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Usurper in solitaria: rubo il trono ad un’Intelligenza Artificiale.

Usurper in solitaria: rubo il trono ad un’Intelligenza Artificiale.

Un gioco di oscure cartacee fazioni direttamente da Kickstarter per questa nuova puntata del mio viaggio in solitaria: Usurper.

Un semplice mazzo di carte blu, gialle, rosse e verdi, più una manciata di carte speciali. A meno che io non stia parlando di UNO, mi riferisco ad Usurper, gioco per 1 o 2 persone edito da Immolation Rite alla sua opera prima, finanziato a Novembre 2020 e consegnato a Marzo con due mesi di anticipo rispetto al previsto, e questo ci piace.

Lo scopo del gioco è raggiungere il maggior numero di punti creando una propria griglia di 9 carte le cui interazioni – dovute ai colori, ai simboli, ai valori e alle posizioni nella griglia stessa – risultino più vantaggiose di quelle dell’avversario. Oppure dell’Intelligenza Artificiale, nel caso della partita in solitaria su cui ci concentreremo in questa sede.


Le regole di un perfetto colpo di stato.

Dopo aver consegnato 2 carte bonus – che permettono di moltiplicare i propri punti a fine partita – all’IA (coperte) e averne presa 1 per sé (scoperta), l’IA ottiene anche una carta a caso dal mazzo, il cui colore sarà svelato solo alla fine della partita. Dopodiché, il giocatore pesca 3 carte, ne tiene in mano 1 e scarta le restanti. Poi pesca la prima carta del mazzo e la posiziona nella griglia dell’IA (dall’alto in basso, da sinistra a destra, senza considerare eventuali restrizioni di posizionamento indicate sulla carta né un’eventuale abilità istantanea della stessa). Questo procedimento continua finché la griglia dell’IA è completa con 9 carte e il giocatore ha 9 carte in mano per comporre la propria griglia, posizionando 1 carta per volta e attivando ogni eventuale abilità istantanea.

Si passa, quindi, al conteggio dei punti per il giocatore solitario:

  • si sommano i punteggi delle carte in griglia, applicando ogni eventuale modificatore (le abilità non istantanee possono essere applicate nell’ordine che si preferisce, al fine di massimizzare il punteggio)
  • si applica l’eventuale moltiplicatore dovuto alla carta bonus

Invece, per quanto riguarda l’IA:

  • si sommano i punteggi delle carte in griglia, considerando positivi anche quelli con il segno “meno” e attivando qualsiasi abilità non istantanea (tranne quelle che chiedono di pescare/rimpiazzare carte)
  • si svela la carta del mazzo pescata nella fase di setup e si considerano +3 punti per ogni carta in griglia che ne condivida il colore
  • poi si considerano +3 punti per ogni carta in griglia che riporti un’abilità istantanea (che, vi ricordo, non era stata attivata in fase di posizionamento in griglia)
  • infine, si svelano le 2 carte bonus e si applicano eventuali moltiplicatori al punteggio


Facile, no? Beh…

Mica facile scegliere le carte migliori: se ne deve scegliere 1 per volta, provando a modificare strategia ad ogni scelta e, soprattutto, immaginandosi le interazioni finali!

Mica facile piazzare le carte nella posizione migliore: al di là delle restrizioni riportate da alcune di esse, altre attivano il proprio potere soltanto in determinate posizioni… ma potrebbe essere maggiormente conveniente metterle dove restano “spente” ma utili per moltiplicare abilità di altre! E in certi casi potrebbe essere perfino meglio approfittare di alcune abilità che permettono di annullarle girandole a faccia in giù!

Mica facile scegliere l’ordine migliore di applicazione delle abilità: teoricamente, si tratto di un puro calcolo matematico… a saperlo fare!!


Punto (usur)per punto:

  • La componentistica lascia a desiderare: le carte sono assolutamente di qualità, ma la scatolina è ridicola, una volta aperta e tirato fuori il contenuto… non ci entra più! È strettissima! Inutile, poi, provarci con le carte imbustate…
  • Le illustrazioni sono soltanto delle sagome nere su sfondo verde, giallo, blu, rosso o viola, ma considerando l’essenza del gioco (interazione tra colori e simboli) sono una scelta assolutamente corretta perché non distraggono, in più conferiscono personalità
  • L’aspetto grafico/contenutistico – template delle carte, icone, stesura dei testi – mi sembra perfetto. Inoltre, i colori sono associati a forme, il che fa sì che questo sia un gioco piuttosto inclusivo
  • L’ambientazione… non pervenuta
  • Le meccaniche sono molto interessanti nella loro semplicità, e questo ha attirato la mia attenzione sin da subito
  • La longevità è molto alta, anche nelle partite in solitaria: mettersi alla prova per raggiungere un punteggio sempre maggiore – contro l’ignoto, diabolico e del tutto casuale, piano dell’IA – spinge a fare molto partite consecutive
  • La scalabilità non l’ho testata, avendo giocato soltanto in solitaria, ma sono certo che in 2 possa solo migliorare, già per il semplice fatto di avere compagnia al tavolo


Meglio giocare da solo che male accompagnato: per farlo, vai su MagicMerchant.it

Armando Intignano

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