Anteprima – Forests of Pangaia su Kickstarter
La campagna di Forests of Pangaia su Kickstarter è arrivata ormai agli sgoccioli ed è un successo degno di nota, con oltre 5000 sostenitori (e l’Italia è tra i 10 paesi più coinvolti).
Forests of Pangaia è un gioco di Thomas Franken approdato su Kickstarter sotto la bandiera di Pangaia Games, il gioco si presenta così:
Sei un giovane spirito della foresta, inviato da Gaia a portare la vita nel mondo. Mentre fai crescere i tuoi alberi nelle distese desolate di Pangaia, dovrai completare una serie di rituali per onorare Madre Natura. Questi rituali libereranno l’energia vitale di Gaia e rappresentano l’inizio di un ciclo senza fine di crescita e decomposizione.
Sì, perché durante la partita muoveremo il nostro segnalino spirito che, tra parentesi, è veramente TANTO somigliante allo Spirito della foresta de La principessa Mononoke, pianteremo semi sulla plancia e cercheremo di completare i rituali che ci conferiranno energia vitale (punti vittoria).
La plancia è modulare e consiste di un insieme di tessere da quattro esagoni adiacenti tra loro, queste tessere rappresentano le quattro tipologie di territorio con cui interagiremo: vento, neve, pioggia, sole. La dimensione della plancia cambia in funzione del numero di partecipanti, così da rendere omogenea l’esperienza di gioco.
La partita
Durante una partita di Forests of Pangaia cercheremo di sfruttare il ciclo di crescita e decomposizione di cui si accenna nell’introduzione per far crescere alberi in posizioni adatte a realizzare rituali (obiettivi) di diverso tipo. Si parte con un solo seme da cui far crescere la nostra foresta, ma sulla nostra plancia potremo sbloccarne altri, assieme ai “cappelli” da sovrapporre agli alberi del nostro colore. Questi “cappelli” sono un po’ il tratto distintivo del gioco, infatti consentono di elevare fisicamente in altezza i segnalini di legno che rappresentano i nostri alberi.
Far crescere i nostri alberi non è proprio economico, ma è essenziale se vogliamo compiere i rituali, che si dividono in tre categorie:
- Percorso: la carta indica due tipi di territorio, dovremo tracciare un percorso usando gli alberi. È possibile usare anche gli alberi di altri colori, ma attenzione a coinvolgere alberi altrui: chi completa l’obiettivo ottiene un punto per albero di livello 1, mentre ogni albero di livello 2+ conferisce risorse bonus a chi lo ha piantato!
- Stella: la carta indica un tipo di territorio, a partire da un nostro albero in quel territorio potremo fare un punto per albero di livello 1 adiacente (fino a 6), ma anche in questo caso gli alberi di livello 2+ non conferiscono punti ma risorse a chi li ha piantati.
- Picco: la carta indica un tipo di territorio, si considera un solo albero di livello 2+ e si ottiene un punto per livello dell’albero.
Fin qui tutto chiaro? Bene, perché adesso parliamo della decomposizione: una volta completato un rituale, tutti i nostri alberi coinvolti ne saranno colpiti. Se l’albero è di livello 2+ basterà togliere un “cappello” per abbassare di un livello l’albero, ma se è di livello 1 al suo posto non rimarrà che un seme.
Ho ridotto all’osso la struttura di Forests of Pangaia, ma a questo punto dovrebbe essere chiaro che tutta la partita sarà un costante tira e molla tra il far crescere le nostre piante e farle decomporre per ottenere risorse e punti vittoria, ma non paragonate Forests of Pangaia a Takenoko, lì è tutto molto semplice, mentre qui le scelte saranno più significative.
Coinvolgere solo alberi alti nei rituali è molto comodo per ottenere risorse e farli crescere ancora, ma non ci darà alcun punto vittoria, viceversa dovremo essere pronti a sacrificare la nostra foresta per innescare il ciclo della vita, se vogliamo portare a casa punti. Nel piantare i semi, poi, potrebbe essere interessante cercare di intuire le intenzioni altrui: costringere una persona a coinvolgere i nostri alberi di livello 2+ nel completamento di un rituale ci darà risorse senza incorrere nella decomposizione degli alberi!
La plancia personale
Vale la pena spendere, poi, due parole sulla plancia personale i Forests of Pangaia: nell’utilizzare i “cappelli” che aumentano l’altezza degli alberi andremo a sbloccare i semi aggiuntivi presenti (ma non utilizzabili) sulla plancia sin dall’inizio. Sbloccare risorsespazi rimuovendo segnalini dalla plancia personale è una cosa che mi è sempre piaciuta parecchio. Qui i segnalini torneranno a occupare la plancia (un po’ come gli edifici potenziati di Terra Mystica vi fanno coprire gli spazi scoperti costruendo case) ma potremo riposizionarli a piacimento. Gli spazi con minori costi di costruzione permettono di salire velocemente con il livello degli alberi, ma quelli più costosi rivelano punti bonus a fine partita, fate i vostri conti.
Costi e tempi
Partiamo dal fatto che il gioco, una volta tanto, sarà anche in italiano, caratteristica cruciale per molti, dopodiché passiamo a capire quanto ci costerà portarlo a casa.
Con il contributo da 49€ si ottiene la copia base, ma con 55€ si può avere quella premium, con 80 segnalini di legno che sostituiscono quelli in cartone. Per 6€ non credo ci sia nemmeno da pensarci. Il numero di stretch goal sbloccati è veramente consistente e la qualità dei componenti è stata portata a ottimi livelli.
La spedizione per l’Italia costa 12€ e, considerando il peso di tutto quel legno, direi che è più che accettabile, abbiamo quindi un costo finale di 67€ (versione premium). Nel costo è incluso anche l’azzeramento di CO2 emessa durante la produzione del gioco, Pangaia Games lo coprirà grazie a un progetto di riforestazione in collaborazione con Tree-Nation. Visto lo spirito del gioco, è un gesto molto apprezzabile.
La data di consegna indicata è marzo 2022, data la vicinanza al capodanno cinese vi consiglierei di incrociare le dita e, comunque, di considerare un paio di mesi extra, non si sa mai.
Vi lascio il link alla campagna, avete ancora 4 giorni, non state a tergiversare, se siete interessati. Nel frattempo, potete far crescere la vostra ludoteca casalinga su MagicMerchant.it
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