The Green Player presenta CHANG’AN
Siete pronti ad un viaggio nell’antica città Cinese di Chang’an? Il percorso è ricco di risorse, ottimizzazioni nelle produzioni e interessanti combinazioni tra le carte a nostra disposizione. Vi racconto in anteprima, il nuovo progetto firmato Deer Games.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana
Aprile 2021. Mi scrive Matteo Gravina di Deer Games e mi dice che ha un nuovo prototipo da farmi provare. Qualcosa di ancora acerbo, ma che devo giocare assolutamente. Ci incontriamo virtualmente su Tabletop Simulator e Teo (guai a chiamarlo Matteo), mi illustra le dinamiche del gioco.
Di tempo ne è passato molto, il gioco si è evoluto molto e nel tempo ho potuto anche riprovarlo in diverse versioni.
Chang’an è un gioco di carte da 2-4 giocatori, della durata di 30-45 minuti, realizzato da Nestore Mangone e Carlo Camarotto, edito da Deer Games.
La campagna di Chang’an è live!
I pledge disponibili sono:
Chang’an: Kickstarter Edition – 30€ che comprende:
- Gioco Base
- Espansione La via della Seta
- Tutti gli Stretch Goal
Chang’an: All-in – 48€ che comprende:
- Gioco Base
- Espansione La via della Seta
- Tutti gli Stretch Goal
- L’espansione Religione
- Il modulo City Coin
- Le monete in metallo
Ma prima di parlare di finanziamenti, mi sembra corretto introdurvi al gioco.
Come si gioca
Durante la dinastia Tang, Chang’an era una delle più grandi città al mondo. I distretti della città devono essere rinnovati e i giocatori sono chiamati a vestire i panni di urbanisti impegnati a costruire i propri distretti al meglio delle proprie forze. Per farlo, ognuno di noi avrà a disposizione una plancia che rappresenta alcuni dei distretti della città e sulle quali andremo a costruire i nostri edifici (e qualche personaggio onorevole che ci aiuterà a migliorare il distretto).
Nel turno possiamo scegliere una delle 3 azioni disponibili:
Prendere nuove carte dal display centrale;
Posizionare da 1 a 3 carte in una delle quattro colonne presenti nella parte alta della nostra plancia, per poi produrre tutte le risorse del tipo indicato dalla colonna;
Costruire una carta a scelta tra quelle presenti in una colonna nella posizione più alta, pagandone il relativo costo e posizionandola nella parte bassa della plancia.
Ci sono molte scelte interessanti nello svolgere le azioni. Ad esempio è importante scegliere dove costruire, sia per i costi differenti, sia per i benefici differenti che una carta può dare a seconda dello slot dove viene costruita. Certo, l’importante è produrre tanto, costruire velocemente, ma soprattutto fare tanti punti vittoria.
Perché dovrei finanziarlo?
Non sono un grande fan dei progetti Kickstarter e non voglio entrare nel merito del credere nell’idea di finanziare un progetto o meno. Chiaramente non posso esimermi dal dirvi che Deer Games è reduce da una campagna condotta molto bene, quella di Momiji.
Mi interessa parlarvi strettamente del gioco, che in tutte le partite mi ha divertito tantissimo. Chang’an è uno di quei giochi che ti mettono alla prova sia con te stesso che con gli avversari, cercando di realizzare il miglior incastro possibile tra le varie carte disponibili in gioco, offrendo una varietà molto elevata di opzioni, in un tempo di gioco ridotto. Io ho sempre avuto la sensazione di voler fare una nuova partita subito dopo aver concluso la precedente.
Soprattutto la varietà è un punto di forza del gioco, perché nella scatola ci sono 5 tipi di mazzi (Commerciale, Politico, Civile, Scienza e Militare) e in una partita se ne selezionano soltanto alcuni (3 per 2-3 giocatori, 4 per 4 giocatori).
Questo vuol dire che a seconda delle configurazioni, sarà possibile sviluppare alcune strategie, piuttosto che altre. E non abbiamo ancora informazioni precise su come Deer Games gestirà la campagna, ma tutto lascia presagire che ci potrebbero essere mazzi aggiuntivi.
Vorrei sottolineare che Chang’an non è un gioco con una forte componente di interazione, ma sicuramente non potrete ignorare i vostri avversari. Innanzitutto dovrete capire quanto stanno correndo (perché la partita termina quando un giocatore costruisce la nona carta, anche se dovrete sempre considerare che non vince chi chiude prima, ma chi ha più punti). Poi non è da sottovalutare l’azione aggiuntiva di turno che permette di rubare le carte che sono esposte nella parte alta della vostra plancia da altri giocatori.
Quest’ultima è l’unica parte del gioco che non ho gradito a pieno, ma riconosco che aggiunge quel quid che rende più interattivo il gioco, e vi potrebbe costringere, a volte, a produrre meno pur di conservare qualche carta preziosa.
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