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The Green Player presenta DREAMEMBER

The Green Player presenta DREAMEMBER

Il Natale ogni anno è una sfida. Il vostro giocatore verde preferito vi racconta la sua. Pronti alla battaglia con Dreamember?

Come ogni anno, quando arrivano le feste, un certo magone ti assale. Tipicamente i mesi di Novembre e Dicembre sono i più pesanti dal punto di vista lavorativo. Gli impegni si accavallano, tutti corrono su e giù per la città, gli appuntamenti diventano una fitta ragnatela indistricabile. Poi, come un’oasi scintillante nel deserto del Gobi, ecco le tanto agognate ferie. A quel punto vorresti recuperare tutte le occasioni perse per giocare, anche perché nella tua testa pensi ingenuamente che ferie significhi avere il tempo di fare tutto quello che ti va, ma è qui che il paradosso si erge davanti a te.

Innanzitutto sai già che dovrai scontrarti con quel cane a tre teste che sono i parenti, che per carità, hai voglia di vedere con tanto affetto, ma sai già che ti proporranno alla prima occasione la soporifera tombolata o, ad andar bene, il cucù (che per la cronaca, dalle mie parti chiamano “il morto”). E già qui muori dentro.

Proprio tu, che spendi 365 giorni l’anno a cercare di migliorare con dovizia la tua amata collezione, cesellando qua e là, alla ricerca della chimera, il parco titoli completo e ricercato, finemente tarato sui tuoi gusti da sommelier del gioco da tavolo. Ti ritrovi tradito proprio da chi ami di più.

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Se non bastasse, nel mio caso (ma non penso di esser l’unico), ci si mettono di mezzo anche le partenze. L’ultimo titolo appena arrivato, pieno di elementi in legno e tessere premium dell’edizione deluxe, con i suoi voluttuosi 4kg di complessità? Aspetterà. Dovrà aspettare. Valigia strapiena, pochissimo spazio per colpa di quei voluminosissimi maglioni e poi si sa, bisogna lasciare un po’ di spazio per riportarsi regali e possibili acquisti, che sicuramente farai passeggiando per i negozi del centro.

Insomma, la situazione ti è chiara e va fronteggiata una desolante realtà: puoi solo provare a combattere tutto questo con titoli piccoli, leggeri e semplici. Ah, e devi sperare che la tombola subisca un processo di autocombustione spontanea.

Prepararsi alla battaglia

Quest’anno ho iniziato a pensarci con buon anticipo a tutto questo. La scelta è ricaduta su Dreamember. Titolo da 2-6 giocatori dell’emergente Ignazio Panades, lanciato da Studio Supernova in quel dell’Internationale Spieltage 2021 in una edizione limitata a tema “Notte stellata” di Vincent Van Gogh.

Il buon Panades credo abbia fatto un’operazione molto interessante, che avviene spesso nel settore del gioco, ma che ritengo sia riuscita con più successo del solito in questo titolo: ricombinare meccaniche di titoli esistenti, per tirar fuori un prodotto estremamente brillante, elegante e soprattutto fresco.

Provando ad astrarre, Dremember potrei descriverlo come una raffinata miscela di Perudo, Uno e un gioco di enigmistica.

Come si gioca a Dreamember

Per giocare si ha a disposizione un mazzo di carte con delle lettere. Ogni giocatore ne riceve 7 e partiamo col dire che l’obiettivo del gioco è finire le carte.

Le lettere sulle carte bianche (memoria) o rosse (oblio) e questo indica che:

  • Se una lettera è bianca, DEVE essere presente nella parola che si vuole formare
  • Se una lettera è rossa, NON DEVE essere presente nella parola che si vuole formare

Quindi nella foto sottostante SALDI è valida. SILENZIO anche. SALIVA no!

Ogni giocatore al proprio turno deve scegliere tra tre possibili azioni:

  • Aggiungere una lettera a quelle presenti: in questo modo, dichiara implicitamente di conoscere una parola che rispetti le regole precedentemente elencate. Se questo è vero o meno, in questo punto conta poco. Capiremo dopo.
  • Pescare una carta: utile quando la nostra fantasia finisce, ma ovviamente è la scelta che si vuole sempre evitare.
  • Dubitare del giocatore precedente: il giocatore prima di noi avrà bluffato? Conosce realmente una parola valida? Inizia il duello!

Quando si dubita, il giocatore che ha subito il dubbio deve immediatamente dare una soluzione. Se non ce l’ha o ne pronuncia una non valida il giocatore in questione pesca due carte, altrimenti le pescherà il giocatore dubitante. Se la parola è “petaloso”, vedete voi che fare.

 “Cavolo, ma è difficile!”

La reazione al primo turno spesso è di stupore: la sfida inizialmente sembra molto ostica, ma con il passare dei turni, tutti i giocatori prendono dimestichezza con l’esercizio mentale necessario a comporre le parole. Tutto poi prosegue in discesa.

Il gioco è di per sé riflessivo: vi troverete in fasi di gioco più silenziose, tutti a fissare le parole persi nei vostri pensieri ed altre che scateneranno molti sorrisi, soprattutto quando, durante le fasi di dubbio, i vostri amici saranno sbugiardati senza pietà.

Ho proposto Dreamember a gruppi molto diversi tra loro e il riscontro in termini di entusiasmo è sempre stato positivo.

E quando dico sempre, intendo anche nella prova più ardua: quella al tavolo con i miei parenti! Mamma, papà e zia. Persone che non giocano mai, super restie a qualsiasi gioco, che quando vedono giocarci ci osservano come extraterrestri mutaforma, che hanno terminato la partita pronunciando “molto interessante questo gioco”. Come si fa a non amarlo?

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La foto rubata durante il gioco pigiamoso in famiglia.

Le carte aggiuntive

Premesso che sono veramente un plus, che potete assolutamente farne a meno e che sinceramente preferisco non utilizzarle, nella scatola sono presenti alcune carte “potere speciale”, che permettono ai giocatori di avere in mano delle carte “Uno-like”, con effetti del tipo “inverti l’ordine di turno” o “salta il turno”.

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La testimonianza visiva della partita con alcuni amici. Giuro che il gioco c’è, anche se non si vede.

Dove trovare Dreamember

Ad oggi, Dreamember non è disponibile nei negozi. Studio Supernova ha previsto la sua uscita nel 2022. La copia che ho in mio possesso fa parte dell’edizione limitata (solo 1000 copie) che la casa editrice italiana ha venduto in occasione delle ultime fiere e continua a vendere in esclusiva sul suo store ufficiale.

Vero, il Natale è ormai alle spalle, ma io fossi in voi, piuttosto che giocare a Tombola, inizierei a prepararmi per Natale 2022…

Nicola "The Green Player"

Software developer di professione, dedica il tempo libero alle sue passioni: gioco, musica, cinema, serie tv e tecnologia. Laureato in Informatica, ha un’esperienza passata da docente nella scuola pubblica. Nerd della prima ora, inizia l’avventura ludica con i videogame all’età di circa 5 anni, passando per anni di Magic: the Gathering a buoni livelli, qualche tentativo maldestro di gioco di ruolo, per poi atterrare sul gioco da tavolo. Dopo un passato in Le Cronache del Gioco e Fustella Rotante, diventa founder di The Green Player. Crede fermamente nel Germanesimo (amen).

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