Viticulture World – Intervista a Francesco Testini
Viticulture è uno dei giochi più conosciuti degli ultimi anni e Francesco Testini ne ha curato un’espansione che lo trasforma in un gioco cooperativo.
In tutti questi anni di amicizia con Francesco Testini, stranamente, non l’ho mai ospitato su Geek.pizza, ho colto l’occasione dell’uscita del suo ultimo lavoro per scambiare quattro chiacchiere con lui.
Ciao Fra, intanto benvenuto su Geek.pizza, per qualche motivo in questi anni non ti ho mai intervistato, rimediamo ora!
Bentrovato carissimo Francesco, sono a tua disposizione!
Raccontaci cosa fai nella vita in tre righe!
Nella vita lavoro a tempo pieno come informatico, ho una bellissima famiglia e quando ne ho il tempo e la possibilità mi dedico alle mie passioni: giochi da tavolo, pallavolo, musica e lingue orientali.
Ci siamo conosciuti nel 2016 a IDEG, in termini di tempo sono 6 anni, in termini di giochi sono almeno una dozzina. Hai la macchina del tempo, ti sei clonato tipo Jango Fett o sfrutti biecamente i tuoi giovani eredi, Viola e Michele?
Nonostante il tempo ridotto, concentro tante energie nei giochi e la mia testa è spesso lì: dalla creazione allo sviluppo, dai test ai contatti con gli editori, cerco di non fermarmi mai. Fondamentale il fattore “C”, la fortuna, che in questi 6 anni è stato dalla mia parte.
Questo sembra proprio l’anno degli autori italiani per Stonemaier Games, Paolo Mori con il nuovo Libertalia e Francesco Testini con Viticulture World.
Abbiamo seguito la vicenda di Cortés e Pizarro e ne abbiamo parlato un paio di mesi fa, quindi farei un passo oltre, se sei d’accordo. Ci racconti come è avvenuto il contatto con Stonemaier Games?
La possibilità di lavorare con Jamey è arrivata in modo del tutto inaspettato grazie a una chiacchierata col mio amico Arnaud (Matagot), che ci ha fatti incontrare. Da lì è nato tutto e sono super contento di aver fatto questa esperienza.
Chi è Mihir Shah?
Mihir è il più grande conoscitore di Viticulture sulla terra. Nonostante sia al suo primo gioco si è rivelato super ispirato, motivato e… anche super pignolo. Un fiume in piena. Poi Mihir nel mio dialetto significa proprio vino, ci credi? Se non è destino questo…
Com’è nata l’idea di trasformare Viticulture in un gioco cooperativo?
L’idea è nata proprio da Jamey, che aveva già messo giù qualcosa a tal proposito da tempo. Dal sodalizio con Mihir è nato però un gioco completamente diverso. Anzi due. Una prima idea, poi messa da parte, e poi il Viticulture World attuale.
Hai mai avuto paura all’idea di mettere le mani su un gioco così famoso?
Paura no, ma sicuramente senso di responsabilità per quello che il gioco rappresenta per molti appassionati. Dopo i primi playtest però ci siamo messi il cuore in pace, perché abbiamo visto che i giocatori apprezzavano molto l’idea.
Qual è la cosa che ti piace di più di Viticulture World?
Oltre alla board che si evolve e i lavoratori stagionali, su tutto mi piace il livello di interazione e discussione che si accende al tavolo e la possibilità di raccontare qualcosa tramite le carte storia. Con il gruppo giusto ci si può calare ancora di più nell’atmosfera.
Qui su Geek.pizza ci piace giocare e quindi facciamo un gioco, oggi buttiamo lì un’idea e vediamo tra 2-3 anni se ci avremo preso o meno.
Turczi : solitario = Testini : cooperativo
Mi piacerebbe, ma non so se posso avere la costanza e il rendimento (oltre che la bravura) di autori che fanno questo di mestiere. In tutti i modi in famiglia adoriamo i cooperativi e sto lavorando proprio adesso ad un’idea cooperativa per un altro gioco che sicuramente conosci.
I tuoi giochi hanno spesso un tema orientale, ci racconti cosa ti lega a quella parte di mondo e come ti approcci al trattare una cultura molto diversa dalla nostra nei tuoi titoli?
Ho studiato (e studio ancora oggi) lingue e culture orientali. Quindi mi viene più immediato attingere da quel mondo. La ricerca e l’ulteriore approfondimento è chiaramente proporzionale a quanto il gioco debba o no aderire alla storia.
E chiudiamo con due domande difficili:
Viticulture: Tuscany è fondamentale o ti piace anche il gioco base?
Tuscany è splendido, dona una ventata di varietà e freschezza al gioco base. In tutti i modi (per i miei gusti personali) lo trovo leggermente più regoloso e spezzettato. Quindi vado un po’ contro corrente e ti dico che preferisco giocare il gioco base o World.
La domanda a cui nessuno scappa, in versione modificata per l’occasione: la tua pizza preferita e il tuo vino preferito?
Ultimamente bufala e ‘nduja da Antonio, il mio pizzaiolo di fiducia (un saluto a tutti gli amici calabresi!). Come vino Morellino di Scansano se possibile.
Un saluto a te, Fra, e grazie per la disponibilità, spero di vederti presto!
Potete preordinare Viticulture World su MagicMerchant.it
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