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IL TRONO DI SPADE – partita all’ultimo tradimento

Uno dei giochi più amati della nostra associazione (Maludici) è lo strategico “Trono di Spade”. Da il meglio di sè in almeno 5 giocatori.

Dopo una domenica pomeriggio in cui sei Casate si sono date guerra fino all’ultimo colpo (e inganno), il nostro maludico Federico, uno dei maggiori fan del Trono di Spade, ci racconta l’epica sfida combattuta e la sua visione del gioco da tavolo.

Rapidità di penna e di spada…

Sono un giocatore di questo fantastico gioco da tavolo che unisce tattica e diplomazia. In soli dieci turni può succedere veramente di tutto: potete allearvi con tutte le altre casate (giocatori) che volete, ma potete anche rompere l’alleanza quando più vi aggrada, cosicché nessuno può sentirsi al sicuro.

Nel gioco base, si parte con sette specifiche carte per ogni casata (Stark, Lannister, Greyjoy, Tyrell, Martell e Baratheon). Le carte Westeros, invece, vengono girate dopo il primo turno di partenza facendo accadere altre cose, come il rifornimento delle scorte, sotto forma di Barili, per il quale contano i territori che possedete in quel momento.

I Barili rappresentano le entrate, la produzione di vettovaglie, materie prime e rifornimenti anche militari su cui potete contare. A seguito di questi rifornimenti potete ampliare il vostro esercito, con le vostre armate che possono essere formate da più unità a seconda di quanti barili vi accaparrate.

Se perdete territori potete perdere anche i rifornimenti e, se esce la carta che vi impone di rimodulare l’esercito, potreste essere costretti a distruggere un cavaliere, per esempio, in quanto eccede il vostro limite di scorte… quindi bisogna fare attenzione all’assetto della mappa.

Quando esce una carta specifica, avviene l’asta per i tre indicatori di influenza:

  • Indicatore del Trono
  • Indicatore influenza dei feudi
  • Indicatore della Corte del Re

Chi possiede l’indicatore del Trono gioca per primo nei vari turni e via via scalando in ordine di influenza per il Trono di Spade.

Possedere l’indicatore Influenza dei feudi da diritto alla Spada di Valyria, la quale aggiunge 1 al punteggio di uno scontro a scelta. Essere al di sopra del proprio avversario nell’indicatore dei feudi vuol dire vincere uno scontro per terra e per mare.

Nel gioco è molto importante possedere una buona flotta posizionata nei mari strategicamente. Le flotte non possono conquistare castelli, ma ti permettono di muovere le truppe con il sistema del trasporto truppe. Basta che tu abbia una sola nave in uno dei mari della mappa e qualsiasi tuo esercito ci può passare, sia in attacco che in ritirata. Inoltre le navi supportano, oppure possono fare un raid, olltre a combattere con altri navi nello stesso sistema che avviene per le truppe terrestri.

L’Indicatore della corte del re da diritto al Corvo.

Il Corvo messaggero offre, a seconda nella posizione, la possibilità di poter giocare ordini speciali, contrassegnati con una stella, che sono i più potenti. Dopo che tutti gli ordini sono stati rivelati sulla mappa, potete cambiare un ordine a vostra scelta , oppure sbirciare la carta relativa al prossimo attacco dei bruti. Esiste, infatti, un indicatore che segnala il prossimo attacco dei Bruti alla barriera: quando ciò accade, tutte le casate devono puntare i loro segnalini potere, acquisiti col possedimento di territori che ne danno diritto, oppure quando un esercito decide di consolidare sul territorio.

E’ molto importante sapere cosa comporta la vittoria dei Bruti, perché i vostri avversari a loro volta decideranno quanto puntare nelle varie aste e quanto per difendere Westeros.

Nel gioco ho studiato le aperture per ogni singola casata, quindi vi dico la verità: non esiste una casata favorita perchè ci sono tante variabili nel gioco.

Ad esempio, potete aver speso tutti i segnalini Potere per ottenere una buona posizione nei tre indicatori di influenza, e il turno dopo esce di nuovo la carta che impone di dovere nuovamente puntare per l’influenza, o difendervi dai bruti.  Insomma, tutto questo rende avvincente il gioco perché non si può mai essere certi di vincere.

Non è un gioco da prendere alla leggera, il consiglio è di leggere bene il regolamento on line . Consiglio anche la versione digitale su Steam. Potete giocare contro il computer, e poi, quando siete pronti, contro avversari da tutto il mondo. Necessario l’inglese per le interazioni, anche se taluni giocano senza mai parlare… ma è una cosa che non mi piace. Che gusto c’è a rimanere in silenzio per tutta la partita? Lo fareste in una partita dal vivo?

È un gioco che richiede tempo e impegno, può quindi non piacere a tutti. Se qualcuno cerca solo svago e spensieratezza, cerchi altro. Chi invece ha la passione, come me, per la strategia, la diplomazia e quelle partite dove può accadere di tutto allora va bene. Partite dal vivo ne ho fatte purtroppo poche, ma on line ormai ho imparato a giocare.

ESPANSIONE – LA MADRE DEI DRAGHI

Parliamo ora della espansione, che aggiunge due casate, Arryn e Targaryen. E’ stata utilizzata nell’ultima partita di cui vi racconto. Arryn è una casata interessante con le proprie carte e partecipa alle aste. Targaryen è la vera chicca dell’espansione. Non partecipa alle aste, ma può ugualmente ottenere segnalini potere. Ha inoltre tre draghi, che partono deboli ma diventano più forti ogni due turni e possono volare dove vogliono. La sfida è mantenerli vivi nei primi turni per poi diventare inarrestabili. Targaryen è l’unica casata che per vincere non deve ottenere sette castelli. Deve invece ottenere altri segnalini obiettivo, sette per vincere, che escono a seconda di cosa dicono carte che girate ad ogni turno come le carte Westeros.

Nell’ultima partita che ho giocato dal vivo nella sede dei Maludici a Malo ho usato la Casata dei Targaryen e mi è piaciuta molto. Ha più carte casata da giocare, quindi bisogna fare attenzione perché il riciclo avviene molto più in là e puoi usare le carte migliori subito e poi trovarti spiazzato, ma a quel punto se ti sono sopravvissuti i draghi hai un’arma in più!

Nella partita svolta con l’espansione eravamo sei giocatori e sono state scelte le seguenti casate: Martell, Baratheon, Stark, Lannister, Tyrell e Targaryen. Essendo in sei, per due casate si è usato il sistema dei Vassalli. A seconda della posizione sull’indicatore di influenza del Trono di Spade, il primo e secondo hanno diritto a scegliere, a turno, un vassallo ogni turno da poter utilizzare. I vassalli hanno proprie carte casata e possono posizionare solo due comandi sulla mappa di gioco e non per tutte le flotte e le armate presenti sul terreno, come invece possono fare la casate principali che concorrono alla vittoria.

Come Targaryen ho dovuto fare i conti principalmente con Baratheon e Martell, miei naturali vicini di casa e non intenzionati ad allearsi. Una delle mie preferite è la casata Martell, mentre con l’espansione il mio desiderio è di giocare ancora i Targaryen.

Nella partita giocata dal vivo hanno vinto i Martell, essendosi mossi bene nella mappa di gioco, aver fatto incursioni sia in territori Tyrell che Targaryen, e poi avendo sferrato un attacco vincente e conclusivo ai Baratheon.

IN CONCLUSIONE

Conoscere il mondo costruito da George R. R. Martin può essere sicuramente importante per godere appieno l’ambientazione de Il trono di Spade. Tuttavia si può giocare anche senza sapere chi è Tyrion Lannister (ad esempio), a patto di aver letto bene e imparato il regolamento.

Vi aspetto in Associazione per fare qualche bella partita (o magari su Steam). Il gioco ha tantissime variabili e penso possa essere avvicinato all’antico gioco degli scacchi, perché ti troverai a studiare le aperture con ogni singola casata, capendo che devi muoverti e conquistare nuovi territori per poi difenderli, dovrai vedere con che casate allearti e a quali dichiarare guerra, e chi tradire… dovrai insomma muovere ogni tuo “pezzo” prevedendo quello che farà l’avversario.

Giocare le partite on line mi ha fatto pensare che nelle partite dal vivo possa essere utile impiegare un timer per far sì che la partita non duri più di due ore… a meno che non si abbia tutto il tempo del mondo e si voglia lasciare liberi i giocatori di riflettere quanto vogliono su ogni movimento. Sembra incredibile ma ci sono così tante cose da fare in questo gioco che il tempo vola e non ci se ne accorge.

Buon gioco allora, all’insegna del divertimento e del tradire ma con rispetto. 🙂