Quel momentaccio brutto – 11 -L’Inetto colpisce ancora
Ho cinque anni, sono sul divano con tutta la famiglia per guardare un film nuovo, consigliato da mio fratello. Ad un certo punto dallo schermo nero appare una scritta in blu: “Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana….” TA TAAAN
E da quel momento la mia vita non sarà più la stessa.
In questa puntata cercherò di unire due mie predilezioni, quella per i giochi da tavolo e quella che mi accompagna da tutta la vita per il più famoso fantasy spaziale, STAR WARS.
Andate in associazione per la serata settimanale e decidete di portare il vostro gioco preferito, il vostro Episodio 4, quello con cui la vostra passione è sbocciata facendovi capire quanto avreste amato questo hobby, quello che ricorderete sempre la prima volta che l’avete intavolato.
Vi sedete al tavolo per aspettare giocatori con i quali condividere la partita e dentro di voi guardate l’orizzonte con due soli in totale calma: siete una forza a questo gioco e la vittoria è già nelle vostre mani prima di iniziare. Tra le persone che vi raggiungono c’è un ragazzo che non avete mai visto, un padawan sicuramente nuovo a questo gioco. Lo guardate con la dolcezza con cui Obi Wan guarda Luke quando gli racconta di suo padre (e ce ne vuole di pazienza per sopportare Luke).
Spiegate le regole e la partita comincia. Impostate immediatamente la vostra tattica preferita, quella che vi fa vincere sempre, e sentite crescere dentro di voi la marcia imperiale ed il potere di Episodio 5 che è INDUBBIAMENTE la cosa più buona che Star Wars abbia mai partorito.
I vostri avversari sono come i ribelli su Hoth, condannati a morte, sgambetti a parte. Il novellino si arrabatta, ci prova, non è neanche così male; vorreste tanto ammansirlo dicendogli che siete suo padre per poi tagliargli una mano per farlo urlare NOOOOOOOOOO per cinque minuti e sentire il Lato Oscuro potente dentro di voi.
La partita prosegue ed “everything is going as planned”, gli altri giocatori vi sembrano piccoli ed innoqui Ewok, nulla possono contro il potere del vostro Impero. Il novellino però non si dà per vinto, il Lato Chiaro ha ancora un baluardo, Episodio 6 si personifica in lui.
Non capite benissimo come sta riuscendo a restare a galla, la sua tattica non vi è chiara e non capite bene perché, sta facendo un giro lontanissimo per cercare di rientrare in partita. Che possa avere forse una possibilità? Questa Minaccia Fantasma vi impietrisce e vi taglia in due di netto Maul style.
Controbattete furiosamente, il gioco diventa un’arena tra le forze del bene e le forze del male, da una parte eroici Jedi con colorate spade laser, dall’altra sgraziati robot e insettoidi schifosi ed il momento più terribile è quando vi rendete conto che non sapete esattamente voi quale dei due schieramenti rappresentate…
Il terreno comincia a sgretolarsi sotto i vostri piedi (non sarà mica sabbia?) come quando vi siete resi conto che la saga che vi ha fatto innamorare da bambini sta diventando una smielatissima love story tra il più fastidioso adolescente di tutti i tempi ed una che più o meno potrebbe essere sua madre (ma non lo è, quella è schiattata malissimo dopo le peggiori ultime parole della storia del cinema ed ho pure il sospetto che si chiamasse Martha). Fortuna che almeno c’è il Conte Dooku…
Ma no! Quel figaccione di conte con la spada storta vi viene strappato via di netto all’inizio dell’episodio successivo in una sequenza iniziale che sembra tratta da Benny Hill!
I have a bad feeling about this…
La partita vi sta volgendo contro in maniera inaspettata, il ragazzo mostra un coraggio da wookie e vi respinge rischiando di farvi ribaltare sulla sedia e finire deretano all’insù (George, tesoro mio, ma com’è possibile che nel montaggio finale tu abbia deciso di tenere quella scena? Spielberg stava male quel giorno?). Sapete, non si capisce bene perché e percome, che se fallirete in esilio dovrete andare, in un luogo paludoso ed inabitabile pieno di creature strane. E penso sia l’unico motivo per andare a Porto Tolle, cozze permettendo.
A questo punto siete sicuri di aver sentito un Risveglio della Forza. Forse è questo ragazzo. In fondo è esattamente come eravate voi alla sua età, solo è tutto più grosso (come la sceneggiatura di Episodio 7) e voi ormai siete dei vecchi contrabbandieri logori che non vedono l’ora di essere tolti dal franchise, cosa che avevate chiesto già un paio di episodi (e decenni) fa, ma invece vi hanno schiaffato in un monolite nero perché non si elimina il personaggio più figo della serie su due piedi.
Siete quasi disposti a cedere il vostro posto nel pantheon per lasciare spazio ad un nuovo lignaggio, come pensavate quando avete visto Episodio 8 e quel finale straordinariamente poetico con bambino e scopa (e i fan che si lamentavano ancora non sapevano quello che sarebbe arrivato, pentendosi amaramente poi).
Potreste essere il suo maestro, come Yoda (quello grande, non quello piccolo “vendi-peluches”) e qui cito per intero l’insegnamento di uno dei miei maestri di vita: “Trasmetti ciò che imparato hai. Vigore, controllo, mmh… ma debolezza, follia, fallimento, anche. Sì, fallimento, soprattutto. Il più grande Maestro, il fallimento è. Luke… noi siamo il terreno su cui essi crescono. Questo è il vero fardello di tutti i Maestri”. E queste parole, lette una volta diventato padre, hanno tutto un altro significato…
Siete in pace, pronti per entrare nella forza e diventare un suo spirito.
La partita, come paventato, finisce con la vittoria del giovane virgulto ed una vostra dolorosa sconfitta, ma avete raggiunto la pace nell’animo che vi permette di andare da lui, mettergli una mano sulla spalla e dirgli “Che la Forza sia con te, sempre”.
Lui vi guarda e vi risponde “Cos’è? Star Trek?”
SBAM! In faccia! Come Episodio 9.
P.S. avrei voluto mettere le immagini dei film, ma sono giorni che ho gli incubi sugli avvocati della Disney che mi danno la caccia vestiti da Mandaloriani…
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