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Moscerino nello spazio: Starship Captains

Grazie alla carta promo che mi hanno regalato a Modena Play, allo stand della Cranio Creations, ho rispolverato con piacere questo gioco, che era stato un po’ messo da parte in favore dei nuovi acquisti. E, dato che si trova in offerta su molti store, ho deciso di parlarvene un po’ per aiutarvi a capire se fa per voi.

Starship Captains in una riga:

Autore: Peter B. Hoffgaard | Artisti: Roman Bednář, Mergen Erdenebayar, Alena Kubíková, Jiří Kůs, Jiří Mikovec, Radim Pech, Jakub Politzer, František Sedláček | Giocatori: 1-4 | Durata: 40-100 | Età: 12+ | Editori: Czech Games Edition, Cranio Creations, Devir, GaGa Games, HeidelBÄR Games, Hobby Japan, IELLO, Lord of Boards, MINDOK, Rebel Sp. z o.o., White Goblin Games.

Le meccaniche in breve

Starship Captains è un gioco di piazzamento lavoratori, con movimento su mappa, a tema spaziale. La particolarità sta nel fatto che i lavoratori svolgono azioni diverse, in base al loro colore.

La storia

Congratulazioni per la vostra promozione a capitano! Come capitani di un incrociatore stellare appena rigenerato, guiderete una squadra di esseri senzienti che hanno dedicato la loro vita agli ideali dell’Unione: forza attraverso la cooperazione, pace attraverso la diplomazia e conoscenza attraverso l’esplorazione. Il vostro equipaggio mancherà pure di esperienza, ma il suo entusiasmo supplisce abbondantemente a questa carenza. Sappiamo che impareranno molto da voi durante il viaggio. E sebbene la vostra nave possa avere alcuni segni di usura, ciò dimostra solo la sua resistenza. Nelle vostre mani, siamo sicuri che diventerà la migliore nave della flotta. È un momento emozionante pe essere un capitano di una nave spaziale. C’è molto lavoro da fare e, se non lo fate voi, lo farà qualche altro capitano. Perciò, se volete essere voi a scrivere la storia, andate avanti! Difendete, negoziate ed esplorate!

Devo confessare che, quando questo gioco è stato portato in Italia dalla Cranio Creations, non lo avevo preso in considerazione come possibile acquisto. Il tema spaziale, chiaramente ispirato al mondo di Star Trek, non mi aveva attirato particolarmente.

Poi mi è capitato di averlo tra le mani e ho notato le simpatiche illustrazioni, ironiche, fumettose e molto colorate, e i bellissimi materiali.

Allora, ho approfondito le meccaniche e, alla fine, ho deciso di acquistarlo, complice una buona offerta, perché mi sono resa conto che, a dispetto dell’impressione che avevo avuto inizialmente, si trattava in realtà di un gestionale, in stile euro, abbastanza leggero e molto, molto carino.

I materiali

I materiali sono tanti e di buona qualità e il gioco intavolato fa davvero un bellissimo effetto.

Le pedine astronave, con cui ci si sposta sulla mappa, sono deliziose. Le plance giocatore, che rappresentano il ponte di comando dell’astronave, sono dual-layer e molto robuste.

Grafica e colori mi piacciono moltissimo e ci sono una tonnellata di segnalini di vario genere, artefatti, navi pirata, danni…

Le miniature rappresentano l’equipaggio e sono in cinque colori diversi: i guardiamarina, rossi, blu e gialli, i cadetti, grigi, e gli androidi (le “lattine”), dorati. Sono miniature semplici, senza troppi dettagli, eppure ci sono diversi stili, posizioni e forme, che rappresentano i diversi membri dell’equipaggio, in perfetto stile Star Trek.

Grazie ad alcuni effetti o carte, i giocatori potranno richiamare a bordo anche degli androidi, che li aiuteranno svolgendo un singolo compito e varranno come jolly per le missioni, ma, una volta utilizzati torneranno nella riserva generale.

Panoramica del gioco

Il gioco si svolge in quattro round, durante i quali i giocatori utilizzeranno i propri lavoratori per effettuare azioni, posizionandoli sulla propria plancia di comando.

I giocatori iniziano la partita con quattro lavoratori disponibili (un guardiamarina per ciascun colore  e un cadetto grigio) e altri tre in coda, ovvero situati nel corridoio della plancia, che diventeranno disponibili nel round successivo.

Dopo aver utilizzato un lavoratore, questo verrà collocato in fondo alla coda nella parte superiore della plancia; all’inizio del round successivo, i lavoratori in coda diventeranno disponibili, nell’ordine in cui escono dal corridoio di attesa, ma tre di essi resteranno sempre nel corridoio. Occorrerà, quindi, pianificare l’ordine di utilizzo dei lavoratori, considerando quali torneranno disponibili nel round successivo.

All’inizio di ogni round, i giocatori otterranno un nuovo lavoratore, un cadetto di colore grigio, che potrà essere utilizzato per le riparazioni, oppure potrà essere promosso a guardiamarina utilizzando una medaglia.

Le azioni disponibili, come ricordato nella comoda scheda riassuntiva fornita a ciascun giocatore, sono “attivare una stanza” (della propria astronave), o “completare una missione”.

Attivare una stanza richiede il lavoratore del colore corrispondente. Le azioni che le stanze consentono di svolgere sono:

  • Movimento – rosso (fino a due spazi sulla mappa con la propria astronave);
  • Attacco ai pirati – giallo (si subisce un danno e si sconfigge la nave pirata, acquisendo il relativo bonus);
  • Acquisto nuove tecnologie – blu (dalla plancia relativa);
  • Riparazione danni – grigio (che può essere svolta da qualsiasi lavoratore).

Il movimento su mappa consente di raggiungere le missioni collocate sui pianeti. Il primo giocatore, che si fermerà su un determinato pianeta, potrà completare, al turno successivo, la relativa missione.

Le missioni costituiscono la principale fonte di punti del gioco e vengono rifornite con un sistema molto interessante, che le fa “ruotare” tra i vari pianeti, evitando che il giocatore che ne abbia appena completata una, possa trovarsene immediatamente un’altra disponibile da completare. In altre parole, dopo una missione, occorrerà sempre viaggiare sulla mappa per raggiungere la successiva.

Per completare le missioni, occorre assegnare lavoratori nel numero richiesto dalla singola carta; se i lavoratori corrispondono al colore richiesto dalla riga cui sono assegnati, ottengono ricompense ulteriori rispetto ai punti vittoria previsti dalla missione.

Le missioni consentono anche di avanzare lungo i tracciati che rappresentano le relazioni con le diverse fazioni: Unione, pirati e “lattine”. Lungo i tracciati potremo riscuotere ulteriori  bonus e alla fine della partita guadagneremo punti in base allo spazio raggiunto.

Il sistema delle medaglie

I giocatori potranno modificare le competenze del proprio equipaggio utilizzando le medaglie, che consentono di cambiare colore ad un lavoratore, o di promuovere un cadetto.

Con tre medaglie, inoltre, i giocatori potranno promuovere a comandante uno dei membri dell’equipaggio.

Un comandante, oltre ad eseguire l’azione base, come un qualsiasi lavoratore, può svolgere un compito aggiuntivo: attivare una nuova stanza, richiamare un membro dell’equipaggio del proprio colore dalla coda (rendendolo immediatamente disponibile) o  risolvere una seconda volta una riga di una missione.

Avere più comandanti a disposizione può tornare molto utile ma occorre tenere a mente che, una volta utilizzati, anche i comandanti finiranno in fondo alla coda come tutti gli altri, per cui non si potranno sfruttare troppe volte (evitando così un eccessivo sbilanciamento).

Personalmente, adoro questo meccanismo di promozione dei lavoratori! È perfettamente pertinente al tema e dà un senso di crescita durante la partita.

La possibilità di modificare le competenze dei lavoratori utilizzando le medaglie, inoltre, lascia una certa libertà di manovra al giocatore che rende il gioco più interessante e variabile.

Cosa ne penso

Starship Captains è un gestionale divertente, che si può proporre facilmente anche a giocatori non troppo esperti, o poco avvezzi agli eurogame.

Aprendo la scatola si potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad un gioco molto complesso, pensato per giocatori esperti, ma, in realtà, si tratta di un titolo abbastanza family, che si spiega facilmente e ha una durata contenuta.

Come dicevo, il gioco dura quattro round, ma risulta piuttosto veloce da giocare. Il numero di azioni disponibili, infatti, è legato al numero di membri dell’equipaggio a disposizione di ciascun giocatore e la ciurma si esaurisce facilmente, poiché per svolgere la maggior parte delle missioni saranno necessari più membri dell’equipaggio (due o tre).

Illustrazioni e materiali riescono a rendere il gioco abbastanza immersivo.

Pur rimanendo un gestionale di stampo euro, si sentono abbastanza i temi dell’esplorazione spaziale, della gestione dell’astronave, della formazione dell’equipaggio.

Nonostante  sia un titolo piuttosto semplice, richiede una certa strategia per assicurarsi la vittoria. Ogni azione deve essere pensata studiando le mosse successive, in modo da trovarsi con l’equipaggio giusto a disposizione nei turni successivi.

È importante, in particolare, gestire attentamente le missioni e i membri dell’equipaggio da assegnare, cercando, magari, di riservarsi un ultimo guardiamarina rosso che, dopo la missione, consenta di viaggiare fino al pianeta successivo.

Ho apprezzato molto il numero di turni variabile, perché consente ai giocatori di personalizzare il flusso di gioco, lasciando una certa libertà di programmare le proprie azioni, magari conservando uno o più lavoratori per il round successivo.

Nel complesso, a me (e alla mia famiglia) il gioco è piaciuto e lo intavoliamo sempre volentieri. Forse non diventerà una pietra miliare del suo genere, né un grande classico, ma è piacevole e divertente e mi sento di consigliarvelo se cercate un gestionale leggero e vi piace l’ambientazione.

Forse può diventare un po’ ripetitivo, dopo qualche partita, perché, pur potendo vantare una certa variabilità nel set up, grazie alle tante carte missione e agli eventi delle fazioni, la sostanza del gioco non cambia.

Personalmente, non mi pongo tanto il problema della longevità, perché mi piace alternare i giochi e, quindi, se mi stanco di un titolo, mi limito a metterlo da parte per qualche tempo per poi riprenderlo con rinnovato piacere dopo un po’.

Se devo trovare un difetto a questo titolo, direi il prezzo. Il prezzo di listino è davvero alto e molti hanno commentato che fosse sproporzionato rispetto all’esperienza che il gioco restituiva. In verità, il costo è probabilmente giustificato dalla ricchezza dei materiali e la valutazione del rapporto tra costo ed esperienza di gioco è estremamente personale. Detto questo, sono contenta di potervi dire che, attualmente, Starship Captains si trova in offerta a prezzi interessanti, per cui può davvero valer la pena di acquistarlo!

Se il gioco vi ha incuriosito e vi va di provarlo, lo trovate (in offerta) su MagicMerchant.it!