Un placido giardino popolato da variopinte farfalle che vengono attirate da sgargianti fiori, oggi vi parlo di A Peaceful Garden.

A Peaceful Garden è un gioco da due persone, molto rapido e compatto, che Studio Supernova pubblica in Italia con il marchio XV Games, si tratta del vincitore del premio “Smart Filler International Contest 2020” ed è, in effetti, un gioco che rientra in quella categoria che io definisco “giochi ciliegia”.

A Peaceful Garden in breve

Autore: Karl Lange | Artista: Jonathan Panada | Giocatori: 2 | Durata: 10-15 | Età: 8+ | Editori: Studio Supernova, XVgames

Il gioco è un astratto ben vestito, che ci vede piantare fiori per attirare farfalle. Un gioco a informazione completa che, grazie alla preparazione “dinamica” consente di avere partite anche molto diverse tra loro.

Nella scatola

La scatola, molto compatta, contiene una plancia divisa in quattro pezzi da montare tipo puzzle, 15 fiori 3D di cartoncino e 9 farfalle 3D, anch’esse di cartoncino.

Sulla componentistica tornerò tra poco, molto bella da vedere, molto meno da maneggiare.

La partita

Una partita a A Peaceful Garden ha una durata variabile, ma sta sempre entro i 15 minuti. La preparazione è pressoché immediata: lo scontro è tra due persone, la contesa avviene su un giardino in miniatura e si combatte a suon di fiori.

Ogni persona riceve un set di fiori, le farfalle vengono prese tra le mani e lasciate cadere (delicatamente) sulla plancia, andranno sparse sugli appositi cerchi disegnati sulla plancia. Attorno a ogni cerchio sono disegnati gli spazi su cui andremo a piantare i nostri fiori.

Le farfalle sono costruite in modo tale che sulle loro ali siano presenti 1, 2, 3 o 4 pallini: questo è il valore della farfalla.

Nel vostro turno andrete a scegliere, per sommi capi, se piantare un fiore o se attirare una farfalla. Piantare un fiore significa posizionare un fiore in uno spazio adiacente a una farfalla, è possibile attirarne una solo quando i fiori del nostro colore attorno a essa sono in numero pari o superiore al valore della farfalla, ovvero il numero dei pallini sulle ali.

Attirare una farfalla vi fa raccogliere i fiori in un numero pari al suo valore, che tornano sì disponibili per attirare altre farfalle, ma che lasciano liberi gli spazi in cui erano piantati. Sì, perché la plancia è concepita in modo tale che gli spazi in cui si piantano i fiori siano spesso adiacenti a più farfalle e scegliere il momento giusto per attirare la farfalla è cruciale, se volete vincere.

I punti sono dati dal valore delle farfalle e dai set che riuscirete a raccogliere (due farfalle di un colore valgono un certo numero di punti, tre farfalle di colori diversi valgono punti extra).

In conclusione

A Peaceful Garden è un “gioco ciliegia”, una partita tira l’altra. La partita è velocissima, anche quando si conosce già il gioco e si rimugina un po’ di più, e c’è sempre un testa a testa interessante.

Il fatto che si possano avere sulla plancia farfalle di valori diversi, poi, rende ogni partita un po’ diversa dalle altre e la tempistica con cui si agisce cambia leggermente.

Partiamo, però, dai punti deboli di questo gioco. Il più macroscopico è l’ergonomia. I materiali sono quelli che sono, le farfalle non hanno grossi problemi, ma i fiori si rompono facilmente se li smontate e rimontate (consiglio: defustellate con molta calma e poi lasciate tutto montato) e non è facilissimo farli stare in piedi in uno spazio tanto ridotto. Io ho risolto con un po’ di pazienza extra ma penso ricorrerò allo scotch a breve per fissare la basetta dei fiori.

L’altro punto debole è anche un suo punto di forza. Il gioco è “un po’ tutto qui”. Chi cerca un gioco dove la persona esperta ha un vantaggio enorme (cosa che accade in molti astratti a informazione completa), qui resterà deluso: il vantaggio c’è, ma in un paio di partite viene colmato.

Perché è un suo punto di forza? Perché A Peaceful Garden risulta estremamente fruibile, spieghi le regole in meno di due minuti e ci puoi giocare con chiunque. Le vibrazioni del treno non lo rendono esattamente un gioco da viaggio, va detto, ma lo spazio che richiede è veramente pochissimo e si può intavolare anche su una panchina.

Quando i bambini ci hanno dato mezz’ora di tregua, durante la visita di mio fratello, ho tirato fuori A Peaceful Garden ed è stato un successo. La sera, anche se eravamo stanchi, prima di andare a letto, mi sono sentito proporre “Farfalle?” E, in men che non si dica, abbiamo fatto altre tre partite.

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