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MolFest: 2 giorni di festival con tanti fumetti, musica, pop culture e anche qualche gioco da tavolo

Ho scoperto quasi per caso che questo festival si sarebbe svolto a un centinaio di chilometri dalla mia meta vacanziera e quindi ne ho approfittato per andarci con tutta la famiglia!

Cos’è il MolFest

MolFest è un festival di cultura pop alla sua prima edizione che si è svolto a Molfetta il 29 e 30 giugno, non un’edizione “pilota” ma un’edizione in grande stile. Con oltre 100 eventi e la partecipazione di 60 associazioni ha attirato 70.000 visitatori!

Gli eventi erano concentrati dopo le 16:00 per evidenti ragioni climatiche: infatti, prima del tramonto del sole, era molto caldo, condizione che non ha scoraggiato i molti partecipanti, alcuni dei quali con abiti cosplay, dall’animare le strade fin dall’inizio della manifestazione.

Il festival non era concentrato in un’area della città, ma era distribuito nelle vie e le piazze del centro rendendo gli spazi molto vivibili e permettendo di godere delle bellezze urbanistiche e architettoniche oltre che degli stand che riempivano le vie.

Cosa ho trovato al Molfest

La cosa che ci tengo a sottolineare per prima è l’ottima organizzazione: molte indicazioni, molte persone impegnate nella riuscita dell’evento e, pur non essendo mai stato nella cittadina, siamo riusciti a muoverci agevolmente tra gli stand (con 2 bambine di 3 e 6 anni!).

Fumetti e disegnatori: avevano un ampio spazio dedicato. Io, non essendo un appassionato di comic, non saprei dirvi molto, ma anche da ignorante è stato affascinante osservare i disegnatori all’opera. Ho anche avuto il piacere di assistere a una sessione di “come nasce un fumetto”, in cui un disegnatore e uno sceneggiatore hanno inventato sul momento delle storie divertendo molto, anche i più piccoli!

Cosplay e macchine sportive: non potevano mancare ovviamente i cosplay e alcuni stand a loro dedicati. Sicuramente le condizioni climatiche non erano adatte a ogni tipo di abito, visto che si era stabilmente sopra i 30 gradi anche a sole tramontato. Uno spazio era anche dedicato a delle repliche di famosi bolidi di film e serie TV. Sono un “nato negli anni 80”, non ho potuto non fare la foto con KITT!

Softair, Laser Tag, Virtual Reality e area esports: queste aree sono state molto apprezzate dai giovani, nel mio caso erano un po’ fuori dal mio target di gita in famiglia quindi le abbiamo viste solo da fuori ma sicuramente hanno contribuito ad arricchire l’evento.

Area Mediavel-Fastasy, Sirene e il Trono di Spade: in un contesto storicamente così affascinante come quello del centro, abbiamo ammirato bellissimi accampamenti medievali in cui era possibile anche cimentarsi nel tiro con l’arco. Una delle cose più apprezzata dalla mie bambine è sicuramente l’aver osservato delle sirene distese in mare, un’esperienza che solo un festival con un location così può offrire. Nel Torrione Passari abbiamo ammirato splendidi allestimenti a tema Il Trono di Spade.

Associazioni culturali e attività per bambini: uno spazio era dedicato anche a molte associazioni locali a scopo culturale (musica, danza, teatro…) che potevano mostrare le loro attività; le mie bambine hanno avuto il piacere di fare qualche lavoretto per spezzare la passeggiata tra gli stand. Questo a dimostrazione di come l’evento sia stato pensato con molta attenzione e coinvolgimento delle associazioni locali e non sia stato “appiccicato” sulla città. Questo coinvolgimento mi fa ben sperare per prossime edizioni!

Cristina D’Avena in Concerto

Eventi live e musica: Ben 3 palchi (più un’area interviste che fa quasi 4) hanno offerto, per tutta la durata dell’evento, attrazioni per ogni gusto.

Interviste, gare di cosplay, musica K-POP ma soprattutto, per i nati negli anni 80, un grande concerto con Cristina D’Avena! Vi assicuro che non ho mai visto tanti 40enni cantare a memoria intere canzoni con passeggini e bambini che li guardano perplessi, chissà se i me contro te faranno lo stesso effetto ai nostri figli tra 40 anni. Prima di Cristina molto divertente e apprezzato dal pubblico anche il live dei Miwa, che non conoscevo, una big band che ha riproposto un fantastico repertorio eseguito in maniera molto coinvolgente, dei musicisti davvero bravi!

Giochi da tavolo e GDR: Dulcis in fundo arriviamo all’area a me più cara. C’era una zona con tavoli dedicati a giochi da tavolo e di ruolo, un’area prestito con diversi titoli e più persone, di diverse associazioni ludiche, disponibili per spiegare i giochi. Quest’area non era enorme, ma adeguata al numero di persone interessate: infatti i tavoli erano pieni ma, con un costante ricircolo, non abbiamo atteso per trovare posto.

Area giochi di ruolo e giochi da tavolo

Essendo in “formazione familiare” e in un evento in cui c’erano molte cose a cui volevo assistere, ho giocato solo a giochi semplici e rapidi.

Abbiamo giocato a Dobble Kids, conoscevamo già il fratello maggiore e questo ha semplicemente qualche simbolo in meno sulle carte e ha degli animali, più facili da nominare rispetto ai simboli del classico Dobble.

Abbiamo inoltre giocato ad Avocado Smash, in questo caso scelto da mia figlia attirata dalla forma della confezione a forma di Avocado. In avocado Smash un mazzo di carte viene diviso equamente tra i giocatori e, a turno, ogni giocatore aggiunge la prima carta del suo mazzetto contando ad alta voce. Quando il numero sulla carta aggiunta corrisponde al numero pronunciato, tutti i giocatori devono colpire il mazzetto centrale smash! e l’ultimo a farlo prenderà tutte le carte del mazzetto.

Il primo giocatore a finire il proprio mazzo personale vince! Il gioco include poi altre carte per cui però vi rimando al regolamento. Vi ricorda Taco Gatto Capra ecc… ? Esatto, sostanzialmente la meccanica è quella con i numeri al posto delle parole e qualche carta che aggiunge qualche twist diverso.

5 cose per cui tornare al Molfest

  1. L’armonia tra l’evento e la città.
  2. La vivibilità dell’evento nelle vie della città.
  3. La diversificata offerta di attrazioni.
  4. Il forte legame con le associazioni territoriali.
  5. Un grande effetto nostalgia che colpirà chi è nell’intorno dei 40.

3 suggerimenti per la prossima edizione

  1. Qualche tavolo nell’area street food che, è vero che va consumato in piedi, ma con dei bambini non è semplicissimo!
  2. Un sito web un po’ più elaborato per consultare il programma.
  3. Una mappa con la posizione di ogni stand (come al Play).

Vi lascio con qualche foto che ho scattato all’evento.