Lo spacciagiochi – La casa delle mannaie
Una casa maledetta, un tesoro da recuperare… ma solo se riuscirete a passare indenni la notte in Casa Crin, in passato teatro di un terribile evento.
La casa delle mannaie è un gioco di Andrea Dado, proprio lui, Dado Critico, che probabilmente conoscete per i suoi scritti. Dopo due libri ambientati nel mondo dei giochi da tavolo (che sono sul mio comodino, ma prima o poi trovo il tempo di leggerli!), Andrea Dado vede il suo nome su una scatolina a tinte cupe pubblicata da Oliphante.
Ho incontrato Andrea a Modena e mi sono fatto autografare libri e gioco, ma non ero riuscito a giocarci fino a qualche sera fa: Andrea era ospite al Polo Nerd. Pur di giocare con lui, ho fatto una scappata dopo la festa di fine anno scolastico del nido e poi ho avuto occasione di provare La casa delle mannaie con un po’ di persone variegate ed eccomi a raccontarvi la mia esperienza.
La casa delle mannaie, in breve
Autore: Dado Critico | Artista: Paolo Vallerga | Giocatori: 3-7 | Durata: 15-30 | Età: 12+ | Editore: Oliphante
La casa delle mannaie è un gioco di bluff e mannaiate a tradimento dove si deve cercare di restare vivi o, in qualche caso, rinsavire.
Nella scatola
Oltre al regolamento, troviamo:
- 63 carte personaggio
- 17 carte monete
- 10 carte speciali
- 7 carte turno
- 7 carte ferita
- 4 carte stanza
- 1 carta chiave
- 1 carta antidoto
Se avete fatto la somma, sono esattamente 110 carte.
Preparazione
Ogni persona al tavolo riceve un mazzetto con le carte di un personaggio (Ci sono sette mazzetti da 9 carte ciascuno, cambia solo la persona disegnata) e riceve, coperta, una carta speciale. Questa carta aggiunge un pizzico di asimmetria, conferendovi un potere peculiare.
Mescolate le sette carte turno e posizionatele al centro del tavolo. Attorno ad esse, posizionate le quattro carte stanza, una per lato del mazzo turno, in modo che le porte raffigurate su ogni carta del mazzo corrispondano a una stanza. Chiave e pozione vanno sotto due differenti carte stanza a caso.

Le carte monete restano a portata di mano, le carte speciali avanzate tornano nella scatola.
La partita
Scopo del gioco è quello di sopravvivere, innanzi tutto. Si tratta di un gioco a eliminazione, sopravvivere fino al settimo turno è uno dei due modi per vincere, ma ci torniamo tra poco.
I turni sono scanditi dal susseguirsi delle carte turno, appunto, che ritraggono le porte delle stanze e il numero di monete che contengono in quel turno. Voi dovrete scegliere e giocare segretamente una carta dalla vostra mano, verranno rivelate tutte simultaneamente.
Le carte, dicevamo, sono 9: due per stanza + 1 carta Armadio, inoltre avete una delle carte speciali (tutte differenti tra loro).
Carte mannaia (una per stanza): colpisce tutti i personaggi che si sono nascosti nella stanza corrispondente. Chi viene colpito riceve una carta Ferita, alla seconda ferita si è eliminati dal gioco (la partita è rapidissima, non temete). Se vengono giocate più mannaie in una stanza senza persone nascoste, tutte le persone
Carta nasconditi (una per stanza): consente di nascondersi nella stanza corrispondente. Chi si è nascosto in una stanza, se non riceve ferite, ottiene le monete contenute nella stanza in quel turno.
Se la persona che si è nascosta è da sola nella stanza e non riceve ferite, oltre alle monete può raccogliere la chiave o l’antidoto, se si trovano lì.
Carta armadio: l’armadio consente di riprendere in mano tutte le proprie carte (salvo l’armadio stesso), a condizione che sia l’unica carta armadio giocata in quel turno, attenzione a non sprecarla.
Risolte le conseguenze del turno e assegnate ferite e monete, si elimina la carta turno in cima al mazzetto e si prosegue con la sottostante.
Vi gira la testa? Niente paura: in un podcast sarebbe impossibile (cit. Jack), ma qui possiamo aiutarci con le foto.
Prendiamo come esempio questa situazione.

La stanza verde era poco appetibile e nessun personaggio ha scelto di entrarvi.
La stanza gialla conteneva la pozione e una moneta. Ci si è nascosta una persona.
La stanza viola conteneva due monete e vi si sono nascoste due persone.
La stanza azzurra conteneva tre monete, ben due persone hanno pensato di colpire chi ci si fosse nascosto, ma non è stata una buona idea, vedremo perché tra un istante.
Ecco cosa è successo in questo turno.

Chi si è nascosto nella stanza gialla ha preso la moneta e la pozione, ha rischiato ma ha avuto una bella ricompensa. Se ci fosse stata un’altra persona non avrebbe preso la pozione.
Chi si è nascosto nella stanza viola ha preso due monete, hanno avuto il tempo di cercarle perché non c’erano persone con la mannaia. In caso contrario avrebbero ricevuto una ferita a testa e nessuna moneta.
Chi è entrato, mannaia in pugno, nella stanza azzurra non ha trovato nessuno che vi si nascondesse e ha sfogato la propria sete di sangue sull’altra persona con la mannaia, ottenendo così una ferita a testa.
Tutto chiaro?
Le carte speciali sono tutte differenti tra loro, ogni carta fornisce un bonus più o meno cattivo: ruba i soldi, evita un colpo di mannaia, fai scartare la chiave o l’antidoto, ecc. e non va dimenticato che chi riceve una ferita, se ha la chiave o l’antidoto, deve lasciare l’oggetto nella stanza.
Fine della partita
La partita termina, tipicamente, quando rimane solo una persona in gioco, ma non è l’unico modo per chiudere la partita. Se una persona riesce a raccogliere la carta Chiave e quella Antidoto, riesce a recuperare la propria lucidità, fugge dalla casa e vince immediatamente.

Se si arriva alla fine del settimo turno e c’è più di una persona rimasta in vita, allora si usano il numero di ferite (ma, nella mia esperienza, arrivare indenni alla fine non è un’opzione) e le monete per lo spareggio.
Conclusioni
La casa delle mannaie è un gioco dove si deve entrare nella testa delle altre persone al tavolo, cercare di capire cosa intendono fare. Le monete sono allettanti, ma non fatevi ingannare: sono completamente inutili a chi viene eliminato dal gioco, lo scopo principale è rimanere in vita e due ferite non sono così difficili da ottenere.
Non ho coperto ogni dettaglio delle regole o delle carte, ovviamente, ma il senso credo si evinca. Si può giocare più silenziosamente, quasi come se si fosse davvero dentro la casa, oppure in maniera meno composta, prendendosela (amichevolmente, s’intende) con chi vi ferisce, apostrofando con epiteti coloriti e promettendo vendetta. Per come sono fatto io, tuttavia, giocarci in silenzio non ha molto senso, si perde una parte considerevole del divertimento. Continuare a mentire spudoratamente per poi stupire il resto della compagnia annunciando le proprie reali intenzioni quando nessuno vi crede più e vincere, è impagabile.
Purtroppo ho avuto modo di giocarci solo fino a 4 persone e non sono in grado di dirvi che esperienza si abbia in più di quattro; ne faccio menzione, perché le stanze restano sempre quattro e, sicuramente, all’aumentare delle carte giocate, l’interazione salirà considerevolmente.
In definitiva, se vi piace il tema (fattore cruciale) e l’interazione “cattiva”, La casa delle mannaie è decisamente un titolo da considerare. Lo trovate su MagicMerchant.it a meno di 20€.