Caricamento in corso

Novità su Kickstarter: Emberleaf by Frank West

Per anni non ho degnato di considerazione le campagne Kickstarter… e adesso sembra che spunti fuori ogni giorno una nuova campagna relativa a giochi che mi sembrano bellissimi! L’ultimo è Emberleaf, di Frank West, attualmente su Kickstarter.

Info sul gioco: Autori: James Tomblin, Frank West | Artisti: James Tomblin, Frank West | Giocatori: 1-5 | Durata: 90-120 | Età: 14+ | Editore: The City of Games

La descrizione del gioco ci informa che Emberleaf è un gioco di peso medio, con componenti splendidi, basato su meccaniche di engine-building e di “card-dancing” (e, aggiungo io, con un pizzico di deck-building), che richiederà profonde e significative decisioni.

Già la descrizione e le immagini dei componenti avevano attirato la mia attenzione.

Insomma, animaletti, peso medio, carte bellissime ed engine-building… praticamente il mio gioco ideale!!

Poi, ho approfondito le meccaniche, grazie anche ai video dell’autore disponibili sulla pagina della campagna, e le mie antenne si sono drizzate ancora di più!

E, se non avessi già esagerato con il crowdfounding quest’estate, siate pur certi che avrei pledgiato questo gioco immediatamente!!

Intanto, ho deciso di parlarvene un po’, anche per attirare l’attenzione degli editori italiani, nella speranza che decidano di localizzarlo.

Elementi chiave del gioco

In Emberleaf i giocatori partiranno con una plancia personale e un mazzo di carte eroe, diverso per ciascun giocatore. La plancia personale ha un numero limitato di spazi sui quali si potranno giocare le carte eroe, ed ospita anche gruppi di animali (ratti, gufi, rane e conigli), che potranno essere collocati sugli edifici che verranno man mano costruiti sul tabellone centrale comune.

Alle plance personali, infatti, si aggiunge un tabellone centrale, diviso in aree dove è possibile costruire edifici, sui quali verranno ospitati animali prelevati dalla propria plancia, guadagnando punti vittoria e sbloccando potenti bonus. Le aree del tabellone sono separate da foreste che nascondono pericoli, che dovranno essere affrontati dai giocatori per ridurre il costo degli spostamenti e per guadagnare punti vittoria.

Come si gioca in breve

Ovviamente non ho avuto modo di provare il gioco, ma vi racconto brevemente come funziona, basandomi su quanto reso noto sulla pagina della campagna.

Durante il proprio turno, i giocatori potranno svolgere una delle due azioni principali:

  1. giocare una carta, attivandone le abilità che consentono di effettuare azioni ulteriori (camminare, combattere, costruire edifici, raccogliere risorse, promettere favori, ovvero acquisire obiettivi di fine partita)
  2. far scorrere le carte sulla plancia, attivando gli effetti legati allo scorrimento e all’uscita delle carte dalla plancia (slide e drop off).

Questo sistema di scorrimento delle carte, che attiva effetti e consente lo svolgimento di ulteriori azioni, creando interessanti combo, è stato battezzato dagli autori “card-dancing” e richiede piazzamenti strategici e un attento tempismo.

Le carte eroe, infatti, hanno diversi tipi di effetti: effetti attivabili quando giocate, effetti attivabili quando scorrono sulla plancia (da qui la denominazione di card dancing) ed effetti che si attivano quando escono dalla plancia (mi ricorda vagamente il funzionamento della plancia di Visconti del Regno Occidentale… ma con gli animaletti!).

Durante la partita, i giocatori potranno acquisire nuove carte eroe, che potenzieranno il loro mazzo.

Come si fanno punti

L’acquisizione dei punti vittoria deriva dalle costruzioni, dai combattimenti, dalla conquista dei trofei disponibili sul tabellone (comuni ai giocatori), e dal completamento delle carte favore, obiettivi di fine partita che vengono acquisiti recandosi nei villaggi. Ciascun giocatore potrà selezionare soltanto una carta favore presso ciascun insediamento, mentre alcune altre potranno essere acquisite grazie a bonus attivati al raggiungimento di determinati punteggi, o sbloccati sulla propria plancia personale.

L’interazione

Da quanto ho potuto vedere dai video disponibili, mi sembra che il tabellone comune crei una bella interazione tra i giocatori. Occorrerà tenere d’occhio gli avversari per non favorirli nelle azioni di combattimento o di costruzione, che possono far ottenere trofei (ad esempio, il giocatore che completa un insediamento, collocandovi l’ultima costruzione, guadagna un trofeo), che accelerano il progredire della partita e forniscono importanti risorse, bonus e punti (garantendo, però, anche un piccolo bonus agli avversari).

Mi sembra, quindi, che si crei un interessante equilibrio tra la necessità di tenere d’occhio la propria plancia, per riuscire a realizzare combinazioni proficue, e la necessità di sorvegliare le mosse dell’avversario.

Conclusione

Non so molto altro sul gioco, ma devo ammettere che mi sembra molto interessante. La combinazione di azioni sulla plancia personale e sul tabellone comune mi sembra ben riuscita e la quantità di interazione sembra sufficiente a renderlo interessante per chi non ama i solitari di gruppo. Per me è decisamente un titolo da tenere d’occhio, sperando magari che venga localizzato in italiano al termine della campagna kickstarter.

Al momento, infatti, i creatori ci informano che il gioco verrà pubblicato soltanto in lingua inglese, ma il testo sulle carte mi sembra poco, poiché le azioni sono rappresentate da icone (anche molto leggibili mi pare), per cui non dovrebbe richiedere una conoscenza particolarmente approfondita della lingua.

Link alla campagna

Se volete dare un’occhiata alla campagna, la trovate qui.

E se non siete fan delle campagne di crowdfounding, ma preferite regalarvi un gioco che arrivi subito nelle vostre mani, troverete sicuramente quello che fa per voi sul nostro store di fiducia MagicMerchant.it.