Giochi Atipici – Inori
Siete pronti a diventare dei capi villaggi e fare offerte agli Spiriti costruendo Altari in loro onore? Con illustrazioni suggestive, materiali di ottima qualità e un gameplay semplice ma profondo Asmodee ci porta Inori!
Dopo una serata ricca di cinghialoni, sono sempre alla ricerca di giochi da proporre a fine serata che riescano a soddisfare il mio palato più delicato. Giochi semplici, con poche regole, che si spieghino in pochi minuti ma comunque abbastanza cattivelli da essere apprezzati anche da chi ha più esperienza. Asmodee in tutta risposta ha portato in Italia Inori, di Mathieu Aubert e Théo Rivière.
Quando il nostro Francesco “The Doctor” Bavastro me l’ha proposto, ammetto che non ero molto convinta. Leggendo qualche riga sul gioco, nonostante avesse meccaniche da me molto amate, mi sembrava troppo semplice, non adatto a due giocatori, non mi aveva proprio preso. Ma non potevo sbagliarmi di più!
Anche in questo caso l’editore punta al pieno rispetto della natura con un packaging completamente plastic free. I materiali, come ci sta abituando Asmodee, sono veramente il top. Dal cartone di ottima qualità, ai meeple in legno passando per i segnalini offerta che sono davvero stupendi, insomma: di certo non rimarrete delusi.

Per quanto riguarda le illustrazioni, personalmente hanno toccato il mio cuore da bambina. Quando ho aperto il tabellone ho avuto proprio un dejà vu: avevo circa 10 anni e una mia amica mi propose di giocare al gioco da tavolo di Magica Doremì, che aveva dei colori molto simili, quei colori rosati che mi hanno portato proprio indietro nel tempo. Forse a voi farà un effetto molto diverso, ma credo che apprezzerete le illustrazioni sulle carte: molto semplici, ma con uno stile particolare, davvero evocative.

L’ambientazione è interessante, ma presente solo sul regolamento.
Nella Valle Inori, i villaggi sono costruiti sotto le fronde di un immenso albero sacro, dove coesistono con Spiriti benevoli, seppur gelosi. Ogni anno, i capi villaggio fanno offerte agli Spiriti e realizzano Altari sul Grande Albero in loro onore. Ricevete il maggior numero di Favori dagli Spiriti per diventare i Custodi dell’anno del Grande Albero!
Tornando al regolamento: è scritto in maniera chiara, scorrevole e riporta esempi che non lasciano spazio a dubbi.

Ma andiamo al gameplay! Ci troviamo davanti a un gioco competitivo. Un piazzamento lavoratori e un gestione risorse davvero strategico: bisognerà valutare le nostre scelte ma anche sfruttare quelle dei nostri avversari.
La partita si svolge in quattro round, chiamati stagioni, alla fine dei quali verrà eseguito un conteggio dei punti al Grande Albero. Durante ogni stagione, giocherete a turno in senso orario e proseguirete finché tutti i vostri indicatori Offerta non saranno esauriti.
Ad ogni turno piazzerete un vostro segnalino offerta su una carta o sul Grande Albero. Per sommi capi, gli spazi sulle carte vi garantiscono risorse immediate e una ricompensa ulteriore, a fine round. La ricompensa, tuttavia, è cospicua solo se tutti gli spazi sulla carta sono occupati, altrimenti otterrete poche briciole.
Questa meccanica fa sì che anche chi gioca contro di voi sia portato a collaborare con voi al completamento della carta, ma di certo non in maniera disinteressata!
Finora non abbiamo parlato del Grande Albero, ma è molto importante sfruttarne gli spazi per far modificare il valore finale dei segnalini di questo o quel colore, va da sé che associare un colore in cui voi siete deboli a un valore basso, darà molto fastidio agli altri giocatori.
Gestire al meglio i nostri segnalini offerta è già una sfida ma anche tenere d’occhio tutto il resto non è facile. Come potete intuire l’interazione è davvero alta. Sia in due giocatori che in quattro, ci saranno tante possibilità di mettere il bastone tra le ruote agli avversari. Non vi nego che, inizialmente, avevo parecchi dubbi che in due giocatori l’interazione si sentisse, ma non è così: giocando tra persone avvezze ai giochi da tavolo, ci siamo dati parecchio fastidio. Con i neofiti invece si è sentita un po’ meno alla prima partita, ma solo perché dovevano entrare bene nel meccanismo, alla seconda partita avevano già ben chiaro come giocare.

In conclusione, Inori è un buon introduttivo alla meccaniche della gestione risorse e del piazzamento lavoratori, ma la sua linearità, vi assicuro, attirerà anche giocatori esperti. Io mi sono divertita ad ogni partita, mi ha lasciato proprio la voglia di rigiocarco e, per ora, lo sto intavolando spesso anche perché ha un setup variabile che rende diversa ogni partita. Per i miei gusti è il gioco perfetto da fare a fine serata, non è innovativo, non introduce niente di nuovo ma nella sua semplicità con i giusti giocatori è veramente piacevole e anche cattivo. Certo forse sono un po’ di parte perché ci troviamo davanti alle mie meccaniche preferite ma se piacciono anche a voi, recuperatelo, vi assicuro che non ve ne pentirete!
Puoi trovare Inori sul sito del nostro negozio di fiducia: MagicMerchant.it