Il Collezionista di Prime Partite – Troyes
Se Kandy Pink mi ha insegnato qualcosa (e Dio solo sa se è così) questa mia prima partita non potrà che intitolarsi Andiamo a Troyes!
Con il mio gruppo di gioco abituale abbiamo un bellissimo rito: ogni anno, quando si avvicina il compleanno, stiliamo una lista di cinque giochi che ci piacerebbe ricevere, ed il regalo verrà scelto da questa lista, cosa che lascia il senso della sorpresa ma che impedisce doppioni (come avvenuto proprio prima di varare questa tradizione).
Basterebbe avervi lasciati a bocca aperta con questo pezzo di impagabile arguzia per finire l’articolo, invece vi farò addirittura dono del racconto della mia prima partita al gioco ricevuto quest’anno (si vede che Natale si avvicina e che siamo tutti più buoni).
Ci troviamo nell’affascinante cittadina di Troyes, nel nord est della Francia (avete mai visto una città con una piazza pentagonale più bella di questa?) e dovremo impegnare le nostre forze per partecipare alla vita cittadina nell’ambito militare (rosso), economico (giallo) o religioso (bianco).
Ad inizio partita metteremo i nostri meeple nei palazzi del potere partendo dal primo giocatore all’ultimo e poi viceversa, piazzamento per piazzamento, fino a riempire tutti gli spazi disponibili. Da qui ogni turno si svolgerà in quest’ordine:
- si riceve una rendita di dieci denari e si devono pagare denari per i lavoratori nei palazzi (due monete per lavoratore nel Palazzo rosso, una moneta per quelli nel Monastero bianco, zero per quelli nel Municipio giallo);
- si tira un dado del colore corrispondente per ogni lavoratore che abbiamo nei palazzi, compresi quelli grigi neutrali, in modo che ogni giocatore abbia la propria riserva di forza lavoro;
- si affrontano gli eventi, cioè carte che vengono girate ogni turno e che hanno effetti sui posizionamenti; inoltre vengono tirati un numero di dadi neri, come indicato sotto le carte, per indicare la forza di potenziali invasori che dovremo respingere con i dadi in nostro possesso (stesso valore o superiore) per guadagnare punti Influenza;
- si entra nel vivo del gioco con la fase azioni che spiegherò in un altro noiosissimo elenco tra poco, finchè tutti i dadi sulla plancia saranno stati usati o tutti i giocatori avranno passato;
- si prosegue per quattro turni in due giocatori, cinque in tre giocatori, sei in quattro giocatori fino al conteggio dei punti.
Se siete ancora svegli a questo punto della spiegazione, o spavaldi e coraggiosi lettori, tra poco vi darò il colpo di grazia con l’elenco delle azioni possibili (proprio a dimostrazione che non è vero che a Natale siamo tutti più buoni), ma prima… come si fanno le azioni?
Tutti i piazzamenti in questo gioco vengono fatti con i dadi: potremo utilizzare gruppi di uno, due o tre dadi dello stesso colore, sommare il loro valore e dividerlo per il numero indicato sulle carte, in questo modo sapremo quante volte potremo fare l’azione.
I dadi possono essere presi dal nostro quartiere (quelli tirati precedentemente) o presi dai quartieri degli altri giocatori o dai dadi neutrali; questo però ci costerà due monete se prenderemo un solo dado, quattro monete per ogni dado preso se farà parte di un gruppo da due, e sei monete per ogni dado preso se farà parte di un gruppo da tre. Detto così sembra di non poter giocare senza una laurea in economia ma vi assicuro basterà qualche lezione serale di contabilità per essere competitivi.
Ed ecco l’elencone delle azioni che ancora non sapevate di desiderare così profondamente:
- attivare una carta: si possono giocare meeple sulle carte in gioco che vengono rivelate round dopo round. Per farlo dovremo pagare una certa cifra per poter piazzare il meeple e, a questo punto, utilizzare il potere della carta;
- piazzare cubetti nella cattedrale: si metteranno cubetti dalla riserva nella cattedrale in base al numero dei dadi bianchi utilizzati, questo ci darà punti di fine partita immediati e punti Influenza;
- piazzare un meeple in uno dei palazzi: si può utilizzare uno e un solo dado per piazzare uno dei nostri meeple nel palazzo dello stesso colore del dado; così facendo faremo scorrere gli altri meeple e quello più esterno verrà espulso dal palazzo (ma in quel round nessun altro meeple di quel colore potrà fare la stessa fine). Questo ci permetterà di avere un dado in più da tirare di quel colore nel round successivo e uno in meno per l’avversario;
- risolvere un evento: come accennato in precedenza la terza fase di gioco ci farà pescare degli eventi che dovremo cercare di risolvere per guadagnare i punti vittoria indicati. Per farlo si useranno i dadi esattamente come per attivare le carte e si metteranno tanti cubetti quanto sarà il risultato della divisione. L’evento viene superato una volta che tutti gli spazi cubetto sono stati occupati e chi ne ha messi di più prenderà la ricompensa più alta ed il secondo la più bassa;
- agricoltura: l’azione più semplice per fare denaro, si giocano dadi gialli e si prende un numero di monete pari alla somma dei dadi diviso due;
- passare: si sceglie di non fare più azioni, ma anche questo può essere remunerativo perché per ogni giro di tavolo dopo aver passato (per cui per ogni azione che non faremo ma gli avversari si) prenderemo una moneta.
A tutto dovremo aggiungere il tracciato Influenza, che è quello che ci permetterà di modificare tiri di dado sfortunati: per un punto Influenza utilizzato potremo ritirare uno dei nostri dadi, per due punti potremo aggiungere un meeple alla riserva personale (solo così potremo utilizzarli e si inizia con soli quattro meeple sui dodici disponibili), per quattro punti si può girare un gruppo di dadi sulla faccia opposta a quella visibile, un modo ingegnoso per limitare l’alea che nei giochi con tiro di dado c’è sempre.
A fine partita si contano i punti ricevuti durante il gioco ed i punti per i meeple piazzati sulle carte, ma entra in scena anche l’ultimo twist del gioco: ad inizio partita ogni giocatore pesca un personaggio famoso che farà fare punti in base a determinate condizioni, personaggio che resta segreto fino al conteggio finale, ma la particolarità è che tutti faranno punti per tutti i personaggi pescati, anche quelli degli avversari, per cui durante la partita dovremo cercare di fare il nostro obiettivo senza essere troppo lampanti e cercare di capire quali sono le condizioni dei personaggi degli altri giocatori. Devo dire di aver trovare questo particolare veramente stimolante, aggiungendo addirittura una parte di bluff e investigazione ad un gioco già completo.
Puntavo Troyes da diverso tempo e devo dire di essere rimasto entusiasta, uno di quei giochi di cui si capisce la grandezza durante la partita e che regala un senso di soddisfazione che raramente ho sentito giocando; lo consiglio davvero a chiunque, forse il miglior piazzamento dadi a cui ho giocato finora (perdoname Pulsar por mi vida loca).
Per la cronaca la partita è stata tiratissima ed è finita quaranta pari, con una successiva furiosa ed incessante ricerca di criteri di spareggio a quanto pare inesistenti, il che sottolinea che i francesi avranno anche la puzza sotto il naso ma non sono per niente competitivi.
Non potete trovare questo specifico gioco su MagicMerchant in quanto è abbastanza difficile da rintracciare, ma tranquilli che ne avrete a disposizione tantissimi altri con nomi di città francesi e non.
Se invece siete curiosi di vedere una delle particolari recensioni di Kandy Pink, che ho citato in apertura, potete dare un’occhiata al suo canale Youtube Candy sul Tavolo.