Giochi Atipici – Inferno
Inferno è un gioco competitivo da 1-4 giocatori edito in Italia da Cranio Creations che prende ispirazione dalla famosa Divina Commedia di Dante Alighieri, adattandone i temi e l’atmosfera per offrire un’esperienza di gioco davvero unica.
Il gioco sfrutta la meccanica del piazzamento lavoratori in maniera innovativa, e con l’ambientazione dell’Inferno dantesco, intavolare il gioco è davvero un piacere! Ma scopriamo perché..

Il tema di Inferno mi aveva colpito già dalla sua campagna Kickstarter, arrivato in retail l’ho subito recuperato. Penso che giochi del genere siano perfetti, per chi come me, ama la storia e la letteratura. Ci troveremo nei panni di abitanti di Firenze in cerca di anime facili prede di lussuria, ira o brama di tradimento, da spedire ai cancelli dell’inferno, davanti al nocchiero Caronte che li trasporterà a destinazione. Tutto questo… per ottenere più punti infamia, ovvero punti vittoria.

Purtroppo, devo ammettere che, a mio avviso, il tema e l’ambientazione non emergono chiaramente. Questo punto di vista è in contrasto con quello di altre persone che hanno giocato con me, le quali invece hanno trovato il tema piuttosto presente e l’ambientazione percepibile, grazie a elementi come il viaggio di Dante nel suo cammino, l’uso di Fiorini e Dracme e il traghettamento delle anime dal fiume Acheronte all’Inferno. Personalmente, però, non sono d’accordo. Le anime, infatti, si riducono a semplici pedine spostate tra i gironi verde, giallo e blu, ma non vengono mai associate ai gironi specifici come quello dei golosi o della lussuria. Inoltre, nessuna di esse sembra possedere caratteristiche che la colleghino a un determinato girone, rendendo l’ambientazione più astratta e distante, nonostante il tema sia indubbiamente interessante.

Passiamo ai componenti. Chi conosce le bellissime miniature dei guardiani della versione Kickstarter non conti di trovale nella versione retail. Nella scatola troviamo, però, ottimi materiali: il cartone delle plance è spesso e le pedine e gli altri componenti sono realizzati con materiali solidi e piacevoli al tatto; traspare una notevole cura nella produzione. Tenete conto, però, che la plancia principale è davvero enorme e rende il gioco poco ergonomico (in quattro giocatori è davvero difficile da far stare tutto sul tavolo). Per il setup, vi consiglio di suddividere i componenti in base al colore di ciascun giocatore, così da ridurre i tempi di preparazione, che all’inizio potrebbero sembrare piuttosto lunghi.
Le illustrazioni sono piuttosto cupe, con tonalità scure, e abituata a colori più vivaci, devo ammettere che non sono proprio nelle mie corde, tuttavia, sono davvero molto curate. L’iconografia è generalmente chiara, anche se ci sono alcune eccezioni: alcune icone non sono immediatamente comprensibili, e questo è in parte dovuto anche al regolamento.

Quest’ultimo, infatti, risulta piuttosto confusionario e le prime partite sono state segnate da numerosi dubbi e incertezze (ho dovuto cercare risposte online) perché alcune cose sembrano solo accennate. La presenza di alcune eccezioni nelle regole, poi, ha amplificato i miei interrogativi, creando non pochi momenti di indecisione. Al contrario, ho trovato davvero affascinanti gli accenni storici, ai personaggi e ai luoghi tipici della Divina Commedia presenti lungo il bordo delle pagine, che aggiungono un tocco di profondità e di richiamo al capolavoro dantesco.

E passiamo al vero punto di forza: il gioco in sé! La rielaborazione della meccanica del piazzamento lavoratori rende Inferno davvero unico nel suo genere. Le anime che vengono traghettate all’Inferno, infatti, non appartengono a un singolo giocatore, ma possono essere mosse da chiunque, rendendo l’interazione tra i partecipanti una parte centrale del gioco.
Il gioco si sviluppa in due fasi: una fase “Inferno”, in cui le anime avanzano attraverso i gironi, e una fase “Firenze”, durante la quale i giocatori svolgono le loro azioni. Nella fase Inferno, le anime si spostano nei vari gironi, fermandosi sugli scudi che determinano il luogo dove il giocatore potrà poi agire durante la fase Firenze. Le due fasi sono strettamente connesse. All’inizio, mi trovavo spesso a concentrarmi troppo sulle azioni da compiere nella seconda fase, dimenticando quella infernale, ma una volta entrata nel meccanismo, sfruttare le anime in modo ottimale è diventato naturale, e quel problema è scomparso.
Un altro aspetto interessante è l’uso di due tipi di monete: le Dracme per l’Inferno e i Fiorini per Firenze. Il gioco è talmente stretto che vi accorgerete che vi mancherà sempre una moneta per completare un’azione. Non preoccupatevi però: Caronte, il traghettatore, vi farà credito in cambio di punti vittoria alla fine della partita.
Una delle fasi che trovo particolarmente coinvolgente è quella dell’accusa, in cui dovrete decidere in quale girone accusare l’anima per farla scendere all’Inferno e avanzare nel vostro tracciato, accumulando punti per la fine del gioco.
Particolarmente interessante è anche l’eccezione delle “Riunioni di famiglia”. Se non potete effettuare una delle azioni standard (per esempio, se non avete spazio nel palazzo per accogliere l’accusatore), questo meccanismo vi costringerà a fare una mossa che, solitamente, indebolisce parecchio la vostra posizione, quindi cercherete di evitarla il più possibile.
Ogni azione deve essere ponderata con attenzione: dovrete decidere se fare scendere un’anima che si ferma su uno scudo utile per voi, ma che l’avversario potrebbe spostare nel suo girone e guadagnare punti, oppure se puntare su un’altra anima. Anche la scelta di dove fare l’accusa è cruciale: il tracciato su cui avanzerete non solo vi permetterà di ottenere il diploma (e quindi i punti a fine partita), ma vi darà anche azioni bonus.
Più accuse vengono fatte, più rapidamente Dante scenderà nell’Inferno, accelerando il gioco in modo che l’interazione sia sempre intensa e dinamica, ma la vera sorpresa di Inferno sono i Guardiani. Sono sei, e in ogni partita ne vengono scelti due, il che rende ogni partita molto diversa dalle precedenti.
Ogni Guardiano ha poteri speciali che possono cambiare radicalmente l’andamento del gioco. Per esempio, con Anteo potremo incatenare un’anima per impedirne il movimento, mentre con Medusa potremo pietrificare un’anima che l’avversario vorrebbe spostare nel girone di appartenenza per ottenere punti vittoria. Utilizzarli al meglio può permettervi di ostacolare i piani degli altri giocatori e rovinare le loro strategie.
Per quanto riguarda il numero di giocatori, in due l’interazione è comunque alta, ma più controllabile e, personalmente, più apprezzabile. In quattro, invece, il gioco diventa più caotico e meno prevedibile: le anime si spostano velocemente e ogni scelta pesa di più. La modalità solitario è sfidante, nonostante non sia la mia preferita, visto che Inferno è un gioco che si basa molto sull’interazione. Tuttavia, se cercate una sfida solitaria, il gioco offre vari livelli di difficoltà.

La durata è piuttosto contenuta per il tipo di gioco: circa un’ora, il che lo rende perfetto per sessioni non troppo lunghe ma comunque abbastanza articolate da richiedere una pianificazione strategica. Può portare a qualche momento di paralisi da analisi, ma non è eccessivo.
Le regole, al netto dei problemi con il regolamento, sono abbastanza semplici da capire, anche se ci vuole un po’ di tempo per padroneggiarle completamente, soprattutto per i giocatori meno esperti: Inferno non è consigliabile a chi è alle prime armi o a giocatori occasionali. Carine anche le varianti presenti nel regolamento per velocizzare la partita, ma anche per aumentare il livello di difficoltà.
In conclusione, consiglio vivamente Inferno, soprattutto se amate il genere che ho descritto. È un gioco che stimola la mente, ma con una durata contenuta. La variabilità data dai Guardiani rende ogni partita diversa e divertente e credo che recupererò le miniature (vendute separatamente e, al momento, in ristampa) perché il gioco merita davvero di essere arricchito per renderlo ancora più bello esteticamente. Se cercate un gioco con un bel tema, un gameplay profondo, molta interazione e comunque veloce, Inferno è sicuramente il gioco che fa per voi!
Trovate Inferno su MagicMerchant.it, per superare Cerbero, all’ingresso provate con la musica, c’era un altro caso in cui ha funzionato…