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Il Collezionista di Prime Partite – RA

Quando l’asta di RA non ha niente a che vedere con Indiana Jones e non ha rovinato la mano di un nazista molto elegante.

In un ambiente che sta vivendo una bolla bulimica che non accenna a placarsi, in cui si pubblicano centinaia se non migliaia di titoli ogni anno (di cui non molti di attestata qualità), fa particolarmente clamore il fatto di vedere una riedizione di un gioco che è uscito originariamente nel 1999 e che quindi è già ufficialmente troppo vecchio per Leonardo DiCaprio.

Attirato da questa mosca bianca ho deciso di volerlo provare: se poi aggiungete che l’asta è una delle mie meccaniche preferite per la tensione che crea al tavolo, che intavolare un Knizia è sempre cosa buona e giusta e che le illustrazioni sono di quel grandioso artista che è Ian O’Toole potete capire perchè fossi così curioso.

GiochiX (che ringrazio per la copia di review) ha pensato di fare un’edizione commemorativa per il venticinquesimo anniversario e bisogna dire che non hanno badato a spese! I materiali sono veramente goduriosi e regalano una ottima sensazione tattile, il sacchetto porta tile ha una splendida illustrazione di Horus ed è talmente grande che lo potrete utilizzare anche come bagaglio a mano in aereo. Ma il punto forte è la statua di RA che vi servirà per dare il via alle aste. Questo statuetta è immotivatamente enorme, ma è impagabile la soddisfazione che avrete battendola fortissimo contro il tavolo stile martelletto da giudice e urlando “Avvio l’asta di RA!!!”. Sul regolamento non c’è scritto che è obbligatorio, ma voi prendetela come house rule consigliata dal vostro Collezionista di fiducia.

Mi piacerebbe molto avere il bel cappellino di Horus
E’ alto due Peppe o poco più!!!

Le regole sono poche e semplici, ma il modo che avrete di interpretarle durante la partita cambierà di volta in volta, soprattutto tenendo sotto controllo la situazione al tavolo.

Nel vostro turno potrete:

  • pescare una tessera dal sacchetto e aggiungerla alla plancia centrale
  • avviare un’asta
  • utilizzare una tessera Divinità dalla vostra plancia personale e prendere una tessera qualsiasi dalla plancia centrale

Se dal sacchetto pescherete una tessera RA la barca avanzerà e si avvierà un asta automatica. Si giocherà per tre ere ed ogni era avrà il suo termine quando nessuno potrà più fare azioni o quando la barca sarà arrivata alla fine del tracciato. Alcuni punti si conteranno alla fine di ogni era mentre altri solo alla fine della terza.

Plancia generale con barca che navigare nel cielo stellato piace a tutti

Ma come si svolge l’asta? Si farà un unico giro di puntate partendo dal giocatore a sinistra di chi l’ha innescata (volontariamente o con la tessera RA) e ognuno potrà puntare uno dei dischi del sole presenti sulla propria plancia personale; chi vince si prenderà tutte le tessere presenti e scambierà il proprio disco solare con quello presente sulla plancia centrale, per metterlo a faccia in giù su quella personale. Se l’asta si innesta per la tessera, tutti i giocatori possono passare e si va avanti a giocare, se l’asta è avviata volontariamente invece se tutti passeranno, chi ha iniziato l’asta sarà costretto a puntare.

Il gioco scorre veloce e continuo anche con pensatori seriali al tavolo (ma parlano di me!) perchè le possibilità di scelta come visto sono poche; il grosso del lavoro sarà valutare quando il piatto sarà veramente interessante per i nostri bisogni o quando sarà più remunerativo chiamare un asta cercando di attirare gli avversari alla puntata per togliergli possibilità future. La meccanica dell’asta si mischia ad una dose di push your luck in cui ogni scommessa diventa decisiva per il proseguo della gara ed alza la soglia di attenzione, infatti non esiste downtime in quanto tutti i giocatori saranno sempre al centro dell’azione, anche solo come osservatori.

La plancia personale, elegante ed austera come le piramidi

I punti si faranno con set collection delle tessere pescate: dai Monumenti che daranno punti per la varietà di tessere diverse e la quantità di tessere uguali ai Faraoni che daranno punti a chi ne ha di più, dalle tessere Cultura che daranno punti per la loro varietà alle tessere Nilo che moltiplicheranno ma solo in presenza di tessere Inondazione fino alle tessere Oro e Divinità che daranno punti fissi, da non dimenticare anche che a fine partita avremo anche i punti dei dischi del sole rimasti sulla nostra plancia.

Ad aggiungere un altro tocco di strategia anche il fatto che ci sono tessere Disastro che ci faranno scartare quelle precedentemente guadagnate e condizioni che ci costringeranno a perdere punti se saremo gli ultimi in qualche maggioranza e che ci costringeranno a non dedicarci solamente al nostro orticello ma a cercare di essere presenti in tutte le categorie di punteggio.

Panoramica delle tessere con, nella parte inferiore, i relativi Disastri

Avendolo provato in tutte le configurazioni di giocatori devo dire che il gioco splende maggiormente a pieno tavolo, con cinque giocatori che si tirano legnate e si pugnalano a tradimento mentre a due giocatori non mi ha molto convinto; bisogna ammettere che è la peggiore modalità per praticamente tutti i giochi di aste, nessuno vuole sentirsi dire “Non sei tu, sono io”.

Capisco perchè RA ha superato la sfida del tempo ed è ancora protagonista al giorno d’oggi! Lo ritengo intavolabile con chiunque, anche neofita, ma al contempo con una profondità che si può davvero capire dopo numerose partite, soprattutto nel timing di chiamata delle aste (e quindi io cosa ne parlo a fare?).

E se ve lo dice uno competitivo come Vegeta che però a questo gioco non ha mai vinto una partita (ma ha più volte sentito il bisogno di invocare Anubi)…

Su Magicmerchant potete trovare tutto quello che cercate su divinità egizie e piramidi e non dimenticate mai che le piene del Nilo portavano il limo e la principale esportazione era la barbabietola da zucchero.

Appassionato come un Asso di Cuori, Romantico come un Asso di Fiori, Spigoloso come un Asso di Quadri, Ma chissà perchè, alla fine sempre Due di Picche. REMEMBER IT