Il Collezionista di Prime Partite – Kingsburg 3° Edizione
Game of Thrones prima di Game of Thrones e non avendo assolutamente nulla a che vedere con Game of Thrones. Incipit clickbait a parte, andiamo a scoprire questo pezzo di storia ludica.
Kingsburg si piazza di diritto nella storia del gioco da tavolo, oltretutto un mattone tutto italiano per cui teniamoci stretta questa opera di Chiarvesio-Iennaco innalzando la bandiera tricolore.
Parliamo di uno dei primissimi giochi di piazzamento e gestione dadi, un titolo ottimo come gateway per nuovi giocatori per quella che è una delle meccaniche più usate in assoluto perchè alla fine, anche solo al gioco dell’oca, chi è che non ha mai tirato un dado? PS. farò mai una puntata sul gioco dell’oca? E perchè tutti abbiamo contemporaneamente pensato a Talisman?
Questa edizione di Giochi Uniti (che ringrazio per la copia di review) contiene anche alcune delle espansioni disponibili, ma non farò alcun paragone con le edizioni precedenti anche perché non le ho mai viste in vita mia (faccio prime partite, figuratevi se ho giocato diverse edizioni dello stesso gioco!).

Il gioco si svolge in 5 anni (in termini di gioco, ovviamente), tutti divisi allo stesso modo seguendo le stagioni, in cui dovremo costruire la città più florida all’interno del meraviglioso regno di Re Tritus.
Ogni anno è così suddiviso:
- Aiuto del Re: il Re concede un dado in più (normalmente ne avremo sempre tre) al giocatore con meno palazzi costruiti nel proprio regno o, in caso di parità, una merce a scelta (le merci sono pietra, legno e oro)
- Primavera/Estate/Autunno: le stagioni produttive, che sono il fulcro del gioco. I giocatori tirano i dadi, li sommano e l’ordine di turno è inverso al risultato ottenuto. Al proprio turno ogni giocatore può piazzare un dado o più dadi (in base alla loro somma) per influenzare un Consigliere e ottenere la relativa ricompensa. I personaggi sono esclusivi, per cui non si possono utilizzare se già occupati da un altro giocatore. Dopo aver ricevuto tutte le ricompense, possiamo spendere risorse per costruire un palazzo nel nostro regno, prendere i punti vittoria e attivare il suo potere

- Premio del Re: un punto vittoria per chi ha più edifici (tra Primavera ed Estate)
- Agente del Re: chi ha meno edifici in questa fase (a parità, chi ha anche meno risorse) avrà il vantaggio dell’agente del re che gli permetterà o di piazzare i propri dadi una volta in uno spazio già occupato da un altro giocatore o costruire due palazzi invece di uno nella fase di costruzione (tra Estate e Autunno)
- Reclutare i soldati: tra Autunno ed Inverno possiamo spendere merci per reclutare soldati che ci serviranno in inverno per difendere il regno
- Inverno: Winter is Coming! Ed ecco l’unica cosa che effettivamente ci ricorda la serie di cui parlavamo all’inizio. Il nostro regno verrà attaccato da diverse tipologia di nemici, noi dovremo avere abbastanza punti battaglia per poterli sconfiggere comprensivi del punteggio di un dado che equivale alle truppe inviate dal re. Se li avremo prenderemo un premio, altrimenti subiremo un danno. Chi avrà il punteggio di forza maggiore prenderà un punto vittoria aggiuntivo.

Alla fine dei cinque anni di gioco vincerà chi avrà più punti vittoria, una cosa mai vista in un gioco da tavolo!
Ritengo che questo gioco sia un must per tutte le associazioni ludiche e le ludoteche, soprattutto per accalappiare nuovi giocatori; il regolamento è molto semplice, ma le ramificazioni nelle scelte daranno al giocatore non abituale la sensazione di fare qualcosa di più complesso di quello a cui potrebbe essere abituato. La pianificazione dà una piacevolissima sensazione di crescita e solitamente il tempo resta abbastanza contenuto.
Per quanto riguarda i giocatori abituali invece il discorso è un minimo differente…
L’età del titolo si sente da alcune sue scelte, soprattutto nella preponderanza dell’alea. Vero che ci sono i modificatori + 2 per i dadi e vero anche che alcuni palazzi hanno poteri che possono mitigare i tiri sfortunati, ma è da ammettere che se tireremo numeri bassi è molto probabile che non potremo fare nulla per vincere la partita. Non che ci sia niente di male in questo, ma al giorno d’oggi sono stati inventati molti più meccanismi di recupero per i tiri sfortunati o addirittura la possibilità che tiri bassi non diano obbligatoriamente vantaggi rispetto a quelli alti, qui invece ci troviamo in una situazione in cui se tirate come me (ho fatto per quattro volte su quindici QUATTRO con tre dadi!) vi troverete tagliati fuori dalla gara per la vittoria finale. Ma se non avete la nuvoletta di Fantozzi sulla testa potrebbe essere un problema secondario.

Anche la gestione del combattimento invernale il più delle volte non creerà tensione in quanto i nemici non sono mai molto forti e tra gli edifici e le truppe del re sarà spesso scontato riuscire a superare la prova. Il non doversi concentrare troppo sulla difesa darà adito a strategie più forti nella scelta di certi palazzi fin dall’inizio, rendendo il gioco meno variegato e più una gara ad arrivare ai medesimi obiettivi.
Nelle espansioni c’è anche la possibilità di avere una minima asimmetria con un potere che viene pescato all’inizio del gioco scegliendo tra tre carte.

Ultimo appunto, se giocato in cinque giocatori la partita può trascinarsi un po’ per le lunghe, la nostra ad esempio (in cui sono finito ultimissimo, umiliato e murato vivo nella cattedrale) è durata circa due ore e mezza, un filo troppo per la profondità effettiva.
Graficamente nulla da eccepire, i disegni sono belli e molto chiari, i materiale in cartoncino forse piccoli ma funzionali; se proprio possiamo fare un’appunto, le plance personali sono un tantino troppo sottili, ma niente che crei problemi.

In conclusione Kingsburg resta un ottimo gioco anche a distanza di diciotto anni (si, il 2007 era diciotto anni fa, asciugatevi le lacrime ed andate a rivedervi “I Fantastici Quattro e Silver Surfer”), ma forse più adatto ai nuovi giocatori che a ludofagi che affrontano due milioni di nuove uscite ogni anno.
Potete trovarlo su MagicMerchant.it e magari controllare che ci sia anche una pozione che trasformi tutti gli uno dei dadi in CUORICINI, CUORICINI, STRAMALEDETTI CUORICINI, CUORICINI…