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Il Collezionista di Prime Partite – Pirati di Maracaibo

Continua il mio amore per il vaccino Pfister e mi butto nei mari caraibici con il suo ultimo lavoro. Seguitemi in questa avventura tra razzie, velieri e le più brutte foto che abbiate mai visto in un articolo!

Alla serata con amici riesco per una volta a convincere anche la mia compagna a giocare e già questa potrei considerarla una vittoria! Capite quanto di rado vinco se devo accontentarmi di questo placebo?

Nonostante Pfister sia in assoluto tra i miei autori preferiti e più giocati, non ho ancora avuto l’occasione di intavolare Maracaibo, per cui mi butto a pesce quando mi viene proposto questo titolo che è “Maracaibo per chi c’ha na certa e gli viene sonno presto”

Il gioco in breve: ogni turno muoviamo la nostra nave nei mari dei Caraibi di tre movimenti con l’unica regola che dobbiamo spostarci di almeno una colonna, la carta sulla quale arriviamo possiamo attivarla se è un’isola, mettere un segnalino se è un palazzo o comprarla e in questo caso ci darà vantaggi immediati o a lungo termine. Quando un giocatore arriva dall’altro lato del mare e attracca al porto di Maracaibo, si ricomincia tutti dall’inizio, così fino alla terza volta quando si innesca la fine della partita. Dovremo razziare le isole , cioè prendere i materiali che sono perle, oro o gemme che avremo la possibilità di impreziosire sotterrandoli (siamo o non siamo bucanieri?). Ogni carta comprata darà punti vittoria a fine partita, dei simboli che potranno servirci da set collection per completare dei contratti e delle rendite che si attiveranno ogni volta che qualcuno arriva in porto. C’è una plancia sulla quale potremo muovere i nostri esploratori per scoprire i dintorni del laghetto e attivare bonus. Inoltre avremo la nostra nave da completare a suon di cubetti per attivare ulteriori ricchi premi e cotillon (con un titolo del genere non puoi non fare trenino con la trombetta ed il cappellino a punta) e l’isola del tesoro dove stoccheremo i preziosi razziati.

Adoro Alexander e la sua particolarità di usare le carte per ogni cosa! E scusate se avete perso una diottria per il riflesso sulle bustine…

La frustrazione è bandita da questo titolo in quanto si potrà sempre fare qualcosa e tutto migliorerà la nostra situazione, una vera e propria insalatona di punti con lime e avocado nella quale potremo scegliere se specializzarci in qualcosa o fare di tutto un po’. Calcolando che venivo dalla devastante esperienza con Alta Tensione direi un toccasana.

Graficamente è un prodotto ben curato: l’arcipelago componibile con le carte è particolare e piacevole a vedersi, le illustrazioni sulle carte sono buone e con enorme varietà, le plance solide e resistenti, soprattutto il nostro bellissimo veliero sul quale potremo incastonare quella chicca della polena (nel mio caso un paguro che sembrava far schifo ed invece è quello che mi ha fatto vin… SPOILER). Devo dire che a livello di ambientazione mi sono sentito più un commerciante che un pirata, avrei aggiunto la possibilità di poter cannoneggiare i vascelli altrui, ma questo è un gioco pacifista in cui non pesterete mai i tentacoli agli avversari.

Nave ed isola del tesoro, perchè non solo ad Agricola si vanga come non ci fosse un domani

Nella nostra partita, giocata in quattro in due ore esatte, ognuno ha preso strade diverse: c’è chi si è concentrato sul razziare ed immagazzinare beni come Amazon, chi si è messo a raccogliere set di carte simili facendosi una Invincibile Armata, chi ha riempito i palazzi del potere e chi ha concentrato la tattica sullo spostamento degli esploratori. O meglio, sul non spostamento degli esploratori, accumulando bonus per ogni passo non fatto. Ed ecco che comincio a farvi capire perchè il paguro è il miglior amico del marinaio… Ho preso il largo nei mari e nel punteggio, sapendo che avrei dovuto compensare le mancate entrate di fine partita; si è rivelata una strategia vincente che mi ha regalato 213 punti ed una larga vittoria! DUECENTOTREDICI! Ogni tanto è bello fare punteggi così opulenti, ci fa stare meglio con noi stessi e con la matematica.

Il caratteristico lago di Maracaibo, che non è il Garda ma ha il suo perchè

Potete ora tornare all’inizio dell’articolo e tirare una riga rossa sopra “convincere anche la mia compagna a giocare e già questa potrei considerarla una vittoria”. Chi si accontenta gode, ma chi vince gode un po’ di più!

Andate sulla mappa del tesoro di Magic Merchant, cercate il vostro forziere pieno di giochi e ricordate: la X è il punto dove scavare!

Appassionato come un Asso di Cuori, Romantico come un Asso di Fiori, Spigoloso come un Asso di Quadri, Ma chissà perchè, alla fine sempre Due di Picche. REMEMBER IT