Prossimamente in arrivo con MS Edizioni: Explorers of Navoria
Con grandissimo ritardo vi parlo di un gioco che ho adocchiato a Bologna Play 2025, nel corner di MS Edizioni, che ha subito catturato il mio sguardo, suscitandomi la impellente necessità di procurarmene una copia: sto parlando di Explorers of Navoria e della sua espansione Forgotten Lands, in arrivo in Italia entro la fine dell’anno grazie, appunto, a MS Edizioni.

Il gioco in breve: Autore: Meng Chunlin | Artista: Meng Chunlin | Giocatori: 2-4 | Durata: 40-80 | Età: 12+ | Editori: Qiling Board Games, Arclight Games, Board Game Rookie, Dranda Games, GaGa Games, Galakta, Gém Klub Kft., HIT Games, Maldito Games, Strohmann Games, Sylex, White Goblin Games
Se mai avete letto qualcuno dei miei articoli saprete che sono irresistibilmente attratta da tutti i giochi che siano carini, colorati e con animaletti; dai giochi che in inglese si definirebbero “cute and pretty”.
Per questo, quando, in quel di Bologna Play, ho visto questo gioco allo stand di MS Edizioni, mi sono subito incuriosita. Ho assistito alla spiegazione delle regole e da lì a voler acquistare il gioco il passo è stato breve.

Non sono riuscita neppure ad attendere la pubblicazione della versione italiana e me ne sono procurata una copia in inglese. Il gioco è privo di testo e, dunque, totalmente indipendente dalla lingua, a parte il regolamento, quindi sono riuscita ad intavolarlo anche con chi non ha alcuna dimestichezza con l’inglese.
Io ho deciso di acquistare anche l’espansione, Forgotten Lands, perché aggiunge piccoli elementi in più (una di quelle espansioni che, secondo me, avrebbero potuto tranquillamente far parte del gioco base) che arricchiscono il gameplay, rendendolo più interessante per i giocatori più navigati.

Explorers of Navoria è un gioco abbastanza semplice, che si può spiegare velocemente a chiunque, ma introduce alcune meccaniche che apprezzo: open draft di carte, piazzamento token (non ce la faccio a definirli lavoratori!), set collection, realizzazione di contratti, movimento su mappa, obiettivi comuni.
Mi piaceva l’idea di aggiungere alla mia collezione un titolo semplice che utilizzasse, però, meccaniche interessanti e variegate, in grado di offrire partite rilassanti ma soddisfacenti, appagando al contempo la vista con i suoi splendidi materiali.
Il gioco
Nella magica terra di Navoria, nuovi e strani continenti sono emersi dal mare. Il Concilio di Navoria ha decretato che dovranno essere esplorati. Tu e un Gruppo di altri intrepidi avventurieri avete risposto alla chiamata. Tutto è pronto per la tua avventura in Explorers of Navoria!
In Explorers of Navoria, estrarrai token azione da una borsa e li userai per draftare (scegliere da una vetrina) carte nel tuo tableau. Le carte avventura ti aiuteranno ad esplorare Navoria, costruire insediamenti nei nuovi continenti, costruire oggetti e risorse e collaborare con le diverse razze di Navoria.
Alcune delle carte avventura ti conferiranno benefici istantanei, incrementando i tuoi poteri, altre ti forniranno abilità permanenti, e contribuiranno a costruire il tuo motore di gioco; tutte le carte ti aiuteranno ad accrescere la tua reputazione con le diverse razze di Navoria, sbloccando bonus di fine partita con un meccanismo di collezione set.
Dopo aver draftato le carte avventura, userai i medesimi token azione estratti dalla borsa durante la prima fase per visitare luoghi nel continente principale di Navoria, in una fase di piazzamento lavoratori. I diversi luoghi hanno ricompense decrescenti su ciascuno dei tre spazi disponibili, quindi vorrai visitare per primo ogni località per aggiudicarti i benefici migliori!
Questa è più o meno (salve eventuali imprecisioni nella mia traduzione) la descrizione del gioco proposta nelle pagine ufficiali dell’editore, descrizione che riassume già le dinamiche del gioco.
I materiali
Il gioco indubbiamente si distingue per i bellissimi materiali, presenti anche nella versione retail. Le carte hanno delle illustrazioni bellissime e molto particolari, i token sono in legno spesso, la borsa in tessuto, le plance robuste… tutto è curato nei minimi dettagli.

Se dovessi trovare un difetto, direi che il tabellone è davvero grande, occorre un tavolo molto ampio per giocarci, considerando che ciascun giocatore avrà una plancia e un tableau di carte. Il regolamento suggerisce di sovrapporle, nascondendo la parte degli effetti immediati, ma anche così occorre comunque molto spazio.
Come si gioca
Il gioco si svolge in tre round, divisi in quattro fasi, che chiamerò per il momento con il loro nome inglese, non essendo sicura di come verranno tradotte nell’edizione italiana: Recruit, Gather, Income, Return.
- Recruit: durante questa fase, i giocatori in ordine di turno ingaggeranno i cittadini di Navoria per farsi accompagnare nell’esplorazione. Come? Selezionando una carta da uno dei mazzi disponibili. Ma non si può semplicemente prendere una carta. Per scegliere da quale mazzo prelevare la carta ci sono due metodi alternativi: a) tentare la fortuna pescando alla cieca dal sacchetto due token (che ricordiamo sono contraddistinti da simboli e colori corrispondenti a quelli dei mazzi di carte), di cui ne sceglierà uno (lasciando l’altro al centro della città); b) prelevare direttamente uno dei token disponibili al centro della città, sapendo, dunque, in anticipo quale colore di carta potrà scegliere. Le carte sono tre ad inizio del round ma non verranno riassortite dopo il turno di ciascuno, quindi l’offerta si va restringendo di turno in turno. Il round termina quando tutti i giocatori avranno acquisito 4 carte (tre, se si gioca in cinque). Questa meccanica di pesca dal sacchetto è molto carina e, anche se aggiunge un elemento di casualità, in un gioco di questo peso non disturba. In ogni caso, se non si vuole tentare la sorte, si può quasi sempre scegliere di prelevare uno dei token visibili nel villaggio.
Gather: durante questa fase, i giocatori, in ordine inverso di turno, preleveranno uno alla volta i token azione posti sui mazzi di carte, collocandoli negli spazi azione del tabellone del colore corrispondente, per raccogliere le ricompense illustrate o svolgere l’azione indicata. Durante questa fase, i giocatori acquisiranno risorse, punti vittoria, avanzamenti lungo i tracciati esplorazione. Le azioni disponibili sono tre per ciascuna tipologia di carta ed offrono ricompense di valore decrescente. Un unico spazio azione, molto ambito, consente di costruire un avamposto commerciale. L’utilizzo dell’ordine inverso di turno in questa fase aiuta chi era rimasto indietro, consentendogli di scegliere per primo quale ricompensa aggiudicarsi, contribuendo a bilanciare il gioco. - Income: durante questa fase, i giocatori riscuotono rendite, fornite dalle carte reclutate nella fase A) e dagli avanzamenti lungo i tracciati esplorazione. Il giocatore più avanti in ciascun tracciato (foresta, ghiacciaio o deserto), otterrà un bonus in punti vittoria. Se si gioca con l’espansione, il bonus cambierà ad ogni round ed è legato alle carte rosse possedute dal giocatore.
- Return: durante questa fase, si prepara il round successivo. Innanzi tutto, gli esploratori dovranno essere spostati nello spazio dell’ultimo avamposto commerciale costruito dal giocatore; questo potrebbe comportare persino il ritorno al punto di partenza, se non ne è stato costruito nessuno, oppure un avanzamento se si è riusciti a costruire un avamposto in posizione più avanzata rispetto al proprio esploratore. Poi si scartano le carte rimaste nella vetrina e si cambia l’ordine di turno in base al punteggio realizzato: il giocatore con il maggior punteggio diventerà il primo giocatore e così via. Al termine del terzo round, non si svolgerà questa fase ma si procederà al calcolo dei punti di fine partita, forniti dalle carte rosse e dalle alleanze con le specie.
Le carte
Le carte hanno effetti diversi in base al colore: le carte rosa consentono di avanzare sui tracciati esplorazione e forniscono punti vittoria in base agli step (bandierine) raggiunte; le carte blu garantiscono rendite in base al numero dei simboli di una data specie posseduti nel tableau; le carte rosse forniscono soltanto punti a fine partita, in base al numero di avamposti costruiti generalmente, ma con l’espansione Forgotten Lands rilevano anche ai fini delle ricompense dei tracciati; le carte verdi forniscono risorse, che possono essere utilizzate per realizzare i contratti indicati sulla plancia giocatore, che forniscono ulteriori bonus. Particolare la regola per collocare le risorse, dovranno essere distribuite tra i diversi spazi della plancia, non potranno essere messe tutte in un singolo spazio. Le carte gialle, infine, consentono di costruire avamposti commerciali.
Tutte le carte, hanno un simbolo di una delle quattro specie di Navoria: umani, goblin, sprite e bestie. Collezionando cinque simboli della stessa specie, ci si aggiudicherà l’alleanza con questa specie, che consentirà di ottenere punti vittoria a fine partita in base al numero di carte della tipologia indicata sulla tessera alleanza presente sul tabellone.
L’espansione Forgotten Lands aggiunge un nuovo mazzo di carte, quelle grigie, che non hanno simboli specie ma valgono come due diversi colori e forniscono bonus ed effetti di diverso tipo.

Impressioni
Explorers of Navoria è un gioco che mescola molto bene strategia ed estetica.
Il gioco si presta ad essere intavolato un po’ con tutti ed è piuttosto veloce, perfetto per le serate in cui non si hanno le energie per un gioco più corposo, ma si desidera comunque qualcosa di sufficientemente strategico.
Infatti, benché il flusso del gioco scorra senza intoppi e le meccaniche siano facilmente assimilabili, ogni carta scelta, ogni token azione utilizzato, impone di considerare numerose e diverse possibilità. Ogni azione, in un modo o nell’altro, porterà punti, ma occorrerà decidere su cosa focalizzarsi, se concentrarsi sui punteggi di fine partita, o anche su quelli di fine round. Non ho ancora giocato molte partite, ma credo che sia importante non restare troppo indietro nel corso della partita, anche in considerazione del fatto che il punteggio influenza l’ordine di turno ed essere ultimi risulta spesso un po’ penalizzante per la scelta delle carte disponibili.
In ogni caso, occorre fare i conti con le opzioni disponibili o, per meglio dire, con quelle che ti verranno lasciate dagli altri giocatori, cercando di ricavare il massimo da quanto ci troviamo a disposizione. Bisogna ottimizzare ogni mossa, anche se non è possibile elaborare strategie a lungo termine.
Tante meccaniche ma tutto si collega
Il gioco presenta tante meccaniche, che però si amalgamano molto bene tra loro. Tutto parte dalla scelta delle carte, ma queste influenzano il movimento sul tabellone, lungo i tracciati, che influenzerà l’assegnazione di punti e indirettamente anche l’ordine di turno. La costruzione degli avamposti determinerà il posizionamento dell’esploratore sui tracciati nel round successivo. L’acquisizione delle risorse servirà a completare i contratti, che faranno avanzare lungo i tracciati. Insomma tutto si amalgama in un mix coerente e scorrevole, assolutamente piacevole da giocare.
Una parte del gioco che, inizialmente, avevo sottovalutato è proprio quella dell’acquisizione e gestione delle risorse, per completare gli ordini sulla propria plancia personale. Si tratta di un gioco nel gioco che può fornire un numero considerevole di punti, agevolando anche il progresso sui tracciati che altrimenti risulta piuttosto lento, se ci si affida soltanto alle carte scelte nel round. Per ciascun contratto completato, infatti, si ottengono punti per le carte verdi possedute (che sono quelle che consentono di acquisire risorse) e avanzamenti lungo i tre diversi tracciati esplorazione e le ricompense aumentano man mano che si costruiscono avamposti commerciali.

Un pizzico di interazione indiretta
Le Meccaniche del gioco prevedono diverse forme di interazione indiretta (come il pool di carte e token azione condiviso, la corsa per le ricompense decrescenti nella seconda fase, gli spazi per l’alleanza con le specie), che creano una competizione rilassata, ma sempre presente. Per quanto difficilmente ci si ritroverà ad ostacolare consapevolmente un avversario, occorre sempre prestare attenzione alle mosse degli altri giocatori ed adattare il proprio gioco di conseguenza.
Il “peso” del gioco
Il gioco, anche aggiungendo l’espansione, resta davvero molto leggero ed accessibile (il rating di complessità indicato su Board Game Geek è di appena 2,24 su 5, per il gioco base, e di 2,69 con l’espansione), ma nonostante questo io lo trovo un buon titolo.
Almeno nella mia collezione, mancava un titolo semplice ma con meccaniche “evolute”, diversi modi di fare punti e una grafica colorata ed accattivante. La maggior parte dei miei titoli più semplici sono in stile puzzle game, mentre il mix di meccaniche di Explorers of Navoria è, per me, assolutamente nuovo e fresco.
Devo ammettere che, rispetto ai titoli cui ormai mi sono abituata, l’ho trovato forse troppo leggero da solo, ma con l’espansione raggiunge un livello medio assolutamente perfetto per serate spensierate ma non troppo.
Numero di giocatori ideale
Ho avuto modo di provarlo in 4 giocatori e mi è piaciuto molto, la progressiva diminuzione delle carte disponibili rende la sfida più tesa. L’ho provato anche in 5 giocatori (player count cui si può arrivare grazie all’espansione) e devo confessare di non averlo apprezzato molto. In 5 giocatori si prenderanno soltanto tre carte per round, che sono decisamente poche per costruire un efficiente motore di gioco. Inoltre, l’ultimo di turno sarà fortemente penalizzato nelle opzioni disponibili. Credo che il numero migliore di giocatori sia tre.
Casuale ma non troppo
Sicuramente si tratta di un gioco abbastanza governato dal caso, nella pesca dei token, nell’uscita delle carte.. In verità trattandosi di un titolo leggero e basato sulle carte secondo me ha un grado di casualità perfettamente accettabile e adeguato al tipo di gioco.
Anche la casualità della pesca dei token non mi ha dato fastidio; innanzi tutto, tutte le carte in un modo o nell’altro sono utili per fare punti; inoltre, i token nel sacchetto sono soltanto tre per tipo e dopo i primi turni si riuscirà a prevedere più o meno quali possibilità ci restano. In ogni caso, si ha quasi sempre la possibilità di prelevare un token già visibile dal villaggio.
Concludendo
Nel complesso, a me Explorers of Navoria è piaciuto (altrimenti non ve ne parlerei!).
Non sarà il titolo più pregevole della mia collezione, ma fa bene il suo dovere, è colorato, piacevole, leggero quanto basta e comunque abbastanza “nuovo” per me e per la mia collezione da renderlo molto godibile.
Certo, non acquistatelo se vi piacciono i giochi impegnativi e spremi meningi, ma se cercate un titolo fresco e semplice, da proporre a chiunque, questo è il gioco che fa per voi!
Quando uscirà in italiano
Se la mia descrizione vi ha incuriosito, sappiate che MS edizioni porterà il titolo entro la fine del 2025, se tutto va bene.
Per ingannare l’attesa, potete farvi tentare da qualche altro titolo sul nostro store di fiducia MagicMerchant.it.