Etna Comics 2025 – Area Inediti: dove nascono i giochi e si coltivano sogni
Ogni anno torno a casa dall’Etna Comics con una nuova storia da raccontare. Ma quest’anno è diverso: torno con una storia vissuta. Emozioni vere, incontri speciali, un’esperienza che porterò nel cuore.
Vivere da dentro l’Area Inediti mi ha fatto comprendere , davvero fino in fondo, quanta passione metteva Massimiliano Cuccia, a cui quest’area è dedicata, in questo mondo. E quanto potente sia l’eredità che ha lasciato. La storia dell’Area Inediti, oggi, è la mia preferita.
Quest’angolo della fiera è diventato negli anni un laboratorio creativo, il cuore pulsante per chi ama non solo giocare, ma anche inventare. È un luogo dove le idee prendono forma, dove i sogni si traducono in meccaniche, tabelloni e carte. Dove si ride, si fatica, si sbaglia, si riprova. E si cresce.

Anche nel 2025, in tantissimi hanno risposto alla chiamata. Autori esperti e nuove promesse si sono messi alla prova nei tre appuntamenti classici: il workshop “Sviluppalo!”, il workshop “Speed Pitch” e il “Working Title”. E io ero lì. Non solo come spettatrice, ma come giurata, accanto a figure del calibro di Massimo Borzì, Rosaria Battiato e Christian Giove. È stato un onore ascoltare gli autori, guardarli dare vita ai loro giochi, e cogliere quel momento speciale in cui un’idea prende forma.
Workshop Sviluppalo! – 50 minuti per stupire
Il workshop più adrenalinico dell’Area Inediti non ha deluso nemmeno quest’anno. Tema 2025: i Giochi Astratti. I partecipanti avevano 50 minuti, una manciata di componenti e vincoli progettuali per creare un gioco e presentarlo alla giuria. Una vera impresa!

A trionfare è stato “Pietro torna indietro”, ideato da Roberta Marchetta, Giovanni Spadaro e Giuliano Longo. Un gioco raffinato e strategico, in cui i giocatori si muovono su una scacchiera lasciando dietro di sé dei cubetti, nel tentativo di raggiungere specifici punti della mappa. Per farlo, dovranno raccogliere particolari combinazioni di cubetti, anche attraversando i percorsi tracciati dagli avversari ma ogni passo ha un prezzo, e i movimenti vanno calcolati con attenzione. Con la sua eleganza e semplicità ha convinto subito noi giurati! Una menzione speciale anche per “La Semina” di Pierpaolo Paoletti: un progetto dal sapore alla The King is Dead che ci ha quasi convinti, ma ha perso punti per non aver rispettato il vincolo delle cinque pedine. Altri prototipi degni di nota: Dominios, Pick Tae-m Hole e Operazione Ape Regina, nati anche grazie alla creatività dei bambini dell’I.C. Giovanni XXIII di Acireale.

Workshop Speed Pitch – Tre minuti per brillare

Tre minuti. Solo quelli. È tutto il tempo che hai per far innamorare la giuria del tuo gioco. E Luigi Vona c’è riuscito alla grande con “Assalto alla Corona”, un gioco di carte pieno di colpi di scena, poteri speciali e tensione strategica. Il pitch è stato chiaro, coinvolgente e ha trasmesso perfettamente il cuore del progetto.
Menzioni speciali per Roberta Marchetta con il suo “War Bluff”, un divertente gioco di bluff linguistico, e Giovanni Spadaro con “La plancia di Noè”, un’interessante gioco con la base del memory.
Working Title – Premio Massimiliano Cuccia

È il premio più ambito, quello che richiede mesi di lavoro e riflessione, ovvero il miglior prototipo della fiera è andato a Ivan La Mantia con “Expertise”, un brillante gioco d’aste dove si costruisce una galleria d’arte, cercando di evitare i falsi e gli sgambetti degli avversari. Il tipo di asta varia a ogni turno, offrendo dinamiche sempre nuove e mantenendo il gioco fresco e stimolante. Un progetto maturo, coinvolgente e con un’alta rigiocabilità. Il giudice Christian Giove ha commentato: “Il gioco è davvero ben fatto, ma dà l’impressione di includere già delle espansioni. Sarebbe meglio prevedere un’introduzione graduale dei contenuti.”. Un’osservazione preziosa per un gioco che ha sicuramente del potenziale.

Ma parlare dell’Area Inediti significa parlare di Massimiliano Cuccia. La sua presenza si sente ovunque: in ogni prototipo fatto a mano, in ogni consiglio condiviso, in ogni sguardo appassionato. “L’Area Inediti è Massimiliano in ogni sua forma”, disse Roberta Marchetta lo scorso anno. E nel 2025 questo si è percepito forte e chiaro.
C’è qualcosa di profondamente umano in questo spazio. Qui ci si mette in gioco, letteralmente. Si portano sul tavolo idee, paure, ambizioni. E si impara che anche un “no” può essere un passo avanti. Si cresce. E si scopre che non si è soli.
Molti prototipi passati da qui sono poi diventati giochi pubblicati. Speriamo che anche “Pietro torna indietro”, “Assalto alla Corona” ed “Expertise” seguano lo stesso percorso. Ma anche se non accadesse, una cosa è certa: chi li ha creati ha trovato il proprio posto nel mondo del game design.
Per me, che vengo da fuori, è stata una delle esperienze più autentiche dell’Etna Comics. Ho conosciuto persone meravigliose, autori straordinari come Christian Giove, con cui ho avuto il privilegio di condividere l’esperienza in giuria durante il Workshop Sviluppalo! Ho provato nuovi giochi come quello di Pierpaolo Paoletti (che voglio assolutamente rigiocare e… vincere stavolta!), o il divertentissimo “Guess My Password” di Rosaria Battiato e Massimo Borzì, una geniale rivisitazione dell’impiccato che mi ha fatto dubitare delle mie competenze linguistiche, e matematiche. (Messaggio per gli autori: Occhiali ha otto lettere, lo giuro! XD)

Mi hanno colpita anche War Bluff di Marchetta e Spadaro, dove ogni turno è una sfida lessicale, e Conium di Gianluca Di Stefano e Salvatore Lo Cicero: un gestionale per giocatori esperti, ricco di idee, forse un po’ da snellire ma davvero promettente.

E infine, una menzione doverosa ai piccoli grandi autori dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Acireale. Con i loro giochi Dino Dash, Speedy Castle e Missione Mare Pulito hanno dimostrato che la creatività non ha età, e che anche i più giovani possono raccontare storie meravigliose… in una scatola.

Naturalmente, non possiamo dimenticare i preziosi interventi che hanno arricchito i quattro giorni della manifestazione. Giovanni Spadaro e Roberta Marchetta ci hanno guidato attraverso il percorso che trasforma un gioco inedito in un party game di successo, presentandoci anche il loro brillante “6 Fuori”. Inoltre, hanno condiviso utili consigli su come leggere e comprendere un contratto editoriale. Infine, il grande Christian Giove ci ha aperto le porte del mondo del game design investigativo, spiegandoci come si costruisce un gioco capace di far sentire ogni giocatore un vero detective. “ Voi non avrete mai il pieno controllo di cosa loro faranno, proprio perché l’investigativo è un narrativo e chi legge ha molto spazio di manovra […] ma in qualche modo ragionando arriveranno ad un ordine sensato, loro saranno soddisfatti ma avrà fatto anche un percorso che a voi era utile.“

Massimo Borzì coordinatore dell’Area Inediti ha dichiarato: ” Sono davvero felice che quest’anno l’Area Inediti abbia raggiunto i 30 iscritti: un numero importante da coordinare, anche se non sempre tutti erano presenti contemporaneamente. La cosa più bella? L’arrivo di tanti volti nuovi, curiosi e appassionati, che si sono avvicinati per la prima volta, anche solo di passaggio, per conoscere da vicino l’Area e le persone che la rendono viva. Molti, anche senza iscriversi, sono venuti alla fine a chiedere informazioni su come partecipare in futuro o su come sviluppare un’idea che avevano nel cassetto. E alla fine, la soddisfazione più grande: su tre premi assegnati, che sono prima di tutto occasioni di stimolo e confronto, più che competizioni, ben due sono stati vinti da autori alla loro prima esperienza.Quando parlo di “nuovo” penso anche agli ospiti che ogni anno si alternano, donando il loro tempo, la loro esperienza e creando momenti preziosi di crescita e confronto. Quest’anno abbiamo avuto l’onore di avere con noi Christian Giove, Luca Bonora e l’Atipica Nerd che sono stati presenze preziose, ottimi giurati e una pazientissimai playtester! Etna Comics, con l’Area Massimiliano Cuccia, si conferma ancora una volta un punto di riferimento irrinunciabile per i game designer siciliani e non solo. Peccato solo che accada una volta l’anno…”
In conclusione l’Area Inediti è un luogo dell’anima. Un crocevia di talenti, sogni e voglia di condividere. È il posto dove i giochi non esistono ancora… ma stanno per nascere. E io, quest’anno, per la prima volta, ho avuto l’enorme emozione di vivere questo miracolo dall’interno, e non solo da spettatrice.
La fonte delle foto delle premiazioni è la pagina ufficiale di Etna Comics