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Lo spacciagiochi: Cabanga

Little Rocket Games localizza un giochino di carte che può dare dipendenza, in una parola… Cabanga!

Cabanga è un gioco di carte molto compatto, dove l’unica cosa che vi è richiesta è conoscere i numeri da 1 a 18 e non avere troppi problemi con i colori.

Cabanga in breve

Autore: Michael Modler | Artista: Kreativbunker | Giocatori: 3-6 | Durata: 20 | Età: 8+ | Editore: Little Rocket Games

Nella scatola

La scatola è compattissima e al suo interno trovate 84 carte.

Preparazione

Mettete in colonna le quattro carte con le maschere, mescolate e posizionate casualmente le otto carte grigie a formare due colonne a sinistra e a destra delle maschere.

Distribuite otto carte a partecipante e si parte!

Nel proprio turno occorre giocare una carta dalla mano, le carte hanno uno dei quattro colori delle maschere e un valore da 1 a 18. Il colore della carta determina la maschera accanto a cui dovremo giocarla, a noi resta da decidere quale carta coprire, se quella a destra o quella sinistra.

Giocata la carta, le altre persone al tavolo potranno approfittare della nostra giocata. Si osserva l’intervallo numerico che abbiamo creato tra le carte

Facciamo un esempio.

Dove giocherò il 12? Ovviamente sopra il 3, in modo da limitare i danni. Tra 6 e 12 ci sono 6 carte, ma chi vuoi che le abbia al tavolo…?

Le carte che si giocano esclamando “Cabanga!” non vanno in mano a chi era di turno, vengono scartate e chi è di turno deve pescarne altrettante dal mazzo, altrimenti girerebbero sempre le stesse carte e il gioco perderebbe un po’ senso.

Vedete i piccoli rombi sulle carte? Quando una persona rimane con la mano vuota a fine turno (occhio, non quando giocate l’ultima carta, perché qualcuno potrebbe esclamare CABANGA! e farvi pescare) la manche ha termine. Ogni rombo vale un punto negativo. Segnateli da qualche parte e partite con il round successivo, finché una persona non arriva a 18 punti negativi e innesca la fine della partita. Chi ha meno penalità, vince.

Conclusioni

Cabanga è un giochino velocissimo, si spiega in un istante, ci si gioca in pochi minuti e una partita tira l’altra, non è nemmeno fondamentale che una persona giochi tutte le manche, si può ritirare quando vuole.

Giorgio apre scatole (Mani di Giorgio, quasi 6 anni)

Se cercate un titolo compatto, da portare in piscina\al mare\in montagna\a un matrimonio (non si sa mai, io a un matrimonio ho giocato a Dobble mentre aspettavo il pranzo), Cabanga è decisamente da considerare, sul tavolo richiede un po’ più di spazio rispetto al già citato Dobble, ma è facilmente gestibile. Un altro punto di forza è che ci potete far giocare veramente chiunque, non è richiesta nessuna esperienza ludica. C’è parecchia fortuna in gioco? Sicuramente sì, ma se una manche va storta, quella successiva andrà meglio… e se non andrà meglio, si può fare un’altra partita non appena è finita questa, non durano più di 15-20′.

Confesso che quando Little Rocket Games ha annunciato Cabanga ho guardato poco convinto la copertina, un po’ anonima… poi ho letto il regolamento e ho intravisto del potenziale e, infine, ci ho giocato diventandone un fan. Va detto che non sono riuscito a giocarci in 5-6, ma solo in 3 e in 4. Aggiungendo qualche partecipante è indubbio che aumenti la dinamicità del gioco (è più probabile che una persona abbia una carta da giocarvi contro) e il livello di insulti bonari al tavolo, ma questo non fa che rendere più interessante il gioco.

Anche esclamare “Cabanga!” ha un senso, benché possa sembrare un orpello. Esattamente come dà soddisfazione annunciare la possibile vittoria imminente all’omonimo gioco con la parola “Uno!”, urlare “Cabanga!” in faccia a un’altra persona è estremamente gratificante; se poi riuscite a giocare due carte in questo modo, parte la modalità Jerry Calà con “Cabanga! Doppia Cabanga!” (se avete una certa età coglierete il riferimento, altrimenti… buon per voi e per la vostra giovinezza).

Per me è decisamente approvato, se vi manca il giochino per arrivare al trasporto gratis su MagicMerchant.it, questa è un’ottima scelta.