L’intervista: Michele D’Aloisio, illustratore di Sancta Sanctorum – the graphic novel
Dietro ogni fumetto c’è un’idea che ha bisogno di essere illustrata, per diventare uno di quei mondi a cui ci affezioniamo tanto. Oggi Geek.pizza fa quattro chiacchiere con Michele D’Aloisio, l’illustratore della graphic novel: Sancta Sanctorum.
Geek.pizza: Ciao Michele, benvenuto su Geek.pizza! Vuoi presentarti ai nostri lettori?
Michele D’Aloisio: Ciao a tutti. Mi sono sempre occupato di disegno, pittura e incisione. lavoravo a Roma e un bel giorno, nel 2006, incontrai Marcello D’Angelo che mi chiese di fare un fumetto… io gli dissi di sì. Prima di allora non mi ero mai occupato realmente di fumetti anche se li ho sempre letti.
GP: Da dove nasce l’idea di Sancta Sanctorum?
MDA: Nasce da un romanzo scritto da Gilbert Gallo. Daniele Solfrini, direttore artistico della District Games e concept artist, qualche tempo fa mi contattò e mi chiese di disegnare una presentazione per il fumetto di Sancta Sanctorum. Il prodotto mi piacque molto, mi intrigò… e dissi sì. Gilbert ebbe una grande idea, una visione alternativa/fantasy dei santi, che tutti noi italiani e non, conosciamo benissimo. Chi di noi non ha un parente con santini? Da allora tutti e tre lavoriamo alla presentazione di Sancta Sanctorum. Abbiamo anche aperto una pagina Facebook per creare un feedback con i nostri potenziali futuri lettori, sull’argomento appunto. Tu quale santo preferisci?
GP: San Giorgio! Mi colpisce l’epicità del combattimento con il Drago, da brava amante del fantasy… In Sancta Sanctorum quindi, l’Italia è schiava degli Oscuri. L’unica salvezza i Santi. Non è così facile però, scegliere chi salvare. Ci aspettiamo quindi un grande spazio per l’etica e la morale all’interno di questo fumetto, oltre ad un bel po’ d’azione.
MDA: La trama è più complessa, i nostri protagonisti sono chiamati “Martiri”, ci sono poi i santi e gli oscuri… il resto lo scoprirete leggendo… eheheheh In oltre al posto delle parole etica e morale, userei mistero, fra leggenda e storia e indefinizione (almeno iniziale)… chi sono realmente i buoni? chi sono realmente i cattivi? Per quanto riguarda l’azione… beh veramente tanta e caleidoscopica!!!
GP: Chi ti segue, nota subito la tua mano nella caratterizzazione dei personaggi. Il personaggio di Egil ricorda Nathan Never, è un omaggio voluto?
MDA: Per me è davvero molto importante la caratterizzazione dei personaggi… Volti diversi anatomie diverse etc. Ogni personaggio, come del resto nella vita reale, ha un suo modo di ridere, incazzarsi, parlare. Non so se ci riesco, ma mi impegno tanto a farli apparire tutti diversi, ognuno con la sua storia. Per quanto riguarda Egil: non è un omaggio voluto, forse a farli somigliare sono i capelli brizzolati e un po “sparati”… non so ma Nathan Never mi è molto simpatico.
GP: C’è un personaggio che ti sta particolarmente a cuore? Come mai?
MDA: No non c’è, per ora, ma disegnare Arian è un piacere!!
GP: Parlando un po’ del lato pratico. Puoi darci qualche indicazione su quando e dove potremmo leggere Sancta Sanctorum?
MDA: Non c’è nulla di certo, lo stiamo presentando a diverse case editrici. Comunque se continuerete a seguirci sulla pagina Facebook lo saprete (quando lo sapremo anche noi)
GP: Una curiosità: il mondo che più vorresti illustrare e quello che invece, non vorresti mai illustrare.
MDA: Non c’è un “mondo” che mi piace di più… poi quanti sono? Mi piacciono le diversità e mi piace modificare lo “stile” in maniera direttamente proporzionale alla storia che sto illustrando. Ora mi sto occupando anche di un fumetto di nome Painkiller, scritto da Federico Mazzei, di prossima uscita su Novel Comix. Qui ho cercato di disegnare in un modo differente, spero noterete le differenze.
GP: Domanda di rito sul nostro sito: qual è la tua pizza preferita?
MDA: Napoli… pomodoro, mozzarella di bufala (rigorosamente) e acciughe.
GP: Grazie di tutto, un saluto e un in bocca al lupo da Geek.pizza!
MDA: Mille grazie a voi!!!
GP: Non vediamo davvero l’ora di poter leggere questa graphic novel. Nel frattempo, vi lasciamo con due video dal canale youtube di Michele d’Aloisio (part 1 and 2) in cui potete gustarvi la realizzazione de “The Black Parade”. Buona visione!
Che ne dite? Ora anche voi non vedete l’ora di leggere Sancta Sanctorum, vero?
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