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Star Wars: Il risveglio della Forza – Nuove interviste a John Boyega e Daisy Ridley

Due degli attori principali del cast parlano del loro ruolo in Star Wars: Il risveglio della Forza (e c’è una domanda sui genitori di Rey)

La Data con, con la D maiuscola si avvicina e le interviste si moltiplicano, ecco la traduzione degli estratti più interessanti scelti da StarWarsNet.

Iniziamo con John Boyega su The Hollywood Reporter

Sono sempre interessato a personaggi che affrontano un cambiamento nella storia. Trovo molto noiosa la lettura di un copione dove il personaggio sa sempre dove fare, sa qual è il suo posto e ha tutta la sua vita progettata. Mi sembra che quei personaggi siano creati per delle storie perfette. La cosa che invece mi ha sempre interessato e che interessa a molte persone, sono i personaggi improbabili. Personaggi che non sempre sembrano stare dove dovrebbero. Finn non è un personaggio che vi aspettereste di vedere coinvolto in questa storia. Finn è uno stormtrooper e non si va granché a scavare nelle vite o nel passato degli stormtrooper. Come si rapportano con tutto ciò che li circonda, come sono stati reclutati, non sappiamo granché del loro passato. Per me è stato molto interessante interpretare questo personaggio.

Nota: in The Clone Wars abbiamo visto il passato dei cloni, non degli stormtrooper, se qualcuno lo stesse pensando. Gli stormtrooper non sono cloni, lo ricordiamo ai più distratti.

Daisy Ridley:

La differenza principale [con me] è che non ha una famiglia e io ho una famiglia a cui sono molto legata. Per il resto direi che abbiamo un approccio simile nei confronti della vita.

Durante il film affronta molte sfide e reagisce nella maniera in cui reagirebbero tutti, per questo motivo credo sia così universale e fantastica: è spaventata, ma affronta le difficoltà. È coraggiosa, intelligente, la vedrete reagire con una gamma variegata di emozioni in tutto il film.

Non è una supereroina, è una ragazza normale che viene spinta in questa storia dalle circostanze, credo non faticherete a riconoscervi in lei. È la storia del suo viaggio, molto emozionante, ma è anche molto più di questo.

THR ha poi affrontato l’argomento genitori di Rey chiedendo se sapremo chi sono entro la fine del film. La risposta non è stata delle più chiare, ma ci si può accontentare:

Certamente, ci sarà una risposta a delle domande. Le domande principali avranno una risposta.

Finn-Banner

Su CNET Boyega ha poi parlato del suo passato e Star Wars.

La sua prima esperienza:

Ho visto per primo La minaccia fantasma, che non è niente male. L’ho guardato a casa e mi piaceva da morire il personaggio che oggi conosciamo come Darth Maul. Rosso e nero, quando lo guardavo mi dava i brividi.
Mi ricordo di aver visto i prequel e non ne ero rimasto così colpito, poi ho visto la trilogia originale e ho detto “Wow!”.

La scena preferita:

È quando Han Solo e Luke sono andati a salvare la principessa Leia e sono nella stanza di controllo. C’è un momento in cui Harrison parla all’intercom, ha uno scambio di battute e poi spara all’intercom. Trovo che sia un momento divertentissimo.

Il suo apporto al personaggio di Finn:

Il carisma è un lato importante di Finn a cui ho dovuto attingere. Finn ha una sicurezza in sé che è anche la mia.
Nelle prime audizioni ho dovuto avere un approccio più teatrale a causa di ciò che c’era scritto sula pagina, ma dopo un po’ ho pensato: “Aspetta, ma questo è Star Wars, Star Wars è diverso da ogni altra cosa, ha una sua cultura, una sua energia” e allora mi sono detto: “Andiamo su YouTube a guardare le audizioni per Star Wars di Mark Hamill e Harrison Ford”. Le ho viste e avevano un approccio spensierato nei confronti del pericolo e nell’essere degli eroi. Un po’ mi sono ispirato a loro. Se guardate Harrison e Mark nell’audizione vedete che fanno cose tipo “La nave sta per esplodere ma, woo hoo! Passiamo a velocità luce!” Mi fanno morire. Non ci sono altri film che fanno una cosa del genere. In un altro film se ne starebbero a piangere e a chiamare a casa, ma in Star Wars si fa “Woo hoo!”

Questi ragazzi diversamente da Hamill e Ford sanno in cosa si stanno cacciando, sanno che avranno gli occhi di tutto il mondo addosso tra poco più di un mese, c’è da farsela sotto, ma al contempo urlare “Woo hoo!”.