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L’episodio di Black Mirror “White Bear” non aveva il colpo di scena finale

L’episodio di Black Mirror “White Bear” non aveva il colpo di scena finale

Ricordate l’episodio 2×02, “White Bear”? L’autore di Black Mirror ha spiegato che il finale originale era molto diverso. (Non leggete se non avete visto l’episodio)

Come sicuramente ricorderete, nell’episodio 2×02 di Black Mirror, intitolato “White Bear”, “Orso Bianco”. L’orso bianco era il pelouche della bambina vittima del brutale assassinio a opera del fidanzato di Victoria, che la ragazza stava filmando.

Il finale rivela che non c’è nessuna apocalisse, nessuna antenna da distruggere, ma inizialmente non era così.

La storia avrebbe dovuto finire con una crocifissione pubblica, molto meno interessante del finale che abbiamo visto in TV.

Certo, il tema del voyeurismo si sarebbe mantenuto, ma non quello della vendetta insensata “da utente di Facebook” (passatemi il termine), che invece emerge scoprendo che si tratta di un parco divertimenti e raggiunge l’apice quando si evidenzia il fatto che le viene ripetutamente cancellata la memoria, rendendo così ogni punizione assolutamente fine a sé stessa. Si tratta solamente di soddisfare il desiderio di vendetta di un’umanità che – come avviene in ogni episodio di Black Mirror – non è poi così lontana da quella in cui viviamo.

Charlie Brooker, autore di Black Mirror, ha raccontato che l’ispirazione è arrivata visitando un’ex base dell’aviazione statunitense cercando un posto dove girare:

Ho visto la casa, la stazione di servizio e poi ho visto la recinzione che circondava quel posto. È stato un flash: “Interessante, c’è una recinzione. Una recinzione. Una recinzione!” e all’improvviso mi è venuta l’idea, sono corso via e in un paio di giorni l’ho scritta.

Insomma, era già tutto pronto, mancava solo il luogo delle riprese, quando il finale è diventato molto più interessante.

Fonte: io9

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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