Anteprima: Viral
Move The Game porterà Viral in Italia, un gioco di infezioni, virus che mutano e quella rottura di scatole del sistema immunitario!
Sei un virus che ha appena infettato un paziente, è il momento di diffonderti e mutare per infettare altri organi. Il tuo obiettivo è quello di ottenere Punti Virali creando crisi negli organi e controllando zone del corpo del paziente, ma tieni sempre d’occhio i virus controllati dagli altri giocatori e il sistema immunitario del paziente!
In questo gioco per 2-5 virus di Gil d’Orey e Antonio Sousa Lara, i giocatori ottengono tessere virus, carte zona e carte mutazione e iniziano a diffondersi nel corpo del paziente, avranno 6 round per diventare il virus più potente!
La partita
L’infezione si svolge in segreto: ogni giocatore sceglie una carta zona e la pone coperta davanti a sé assieme a una carta mutazione, queste carte verranno rivelate simultaneamente e attivate. Le icone sulla carta mutazione indicano cosa potremo fare con i nostri virus, ma un’icona con lo sfondo azzurro può essere attivata solo nella zona corrispondente alla carta zona giocata.
Questa azione verrà svolta una seconda volta in maniera identica, dopodiché le carte andranno poste al di sopra della propria plancia personale, a indicare che non potranno essere usate nel prossimo turno.
È giunto il momento della Ricerca, si controlla se un giocatore controlla un’area e ottiene i relativi punti vittoria, dopodiché innalza il proprio segnalino ricerca sul relativo tracciato.
A questo punto si risolve l’evento (esaurita la pila, la partita è finita) e si ha la risposta del sistema immunitario, che può scatenare una crisi. Per chi ha più virus in un certo organo, questa è un’opportunità di ottenere punti (anche qui abbiamo un controllo delle maggioranze, insomma), ma poi tutti i virus vengono rimossi dall’organo.
Qui potete fare battute sul significato di “Stare sull’organo”, se si dice anche dalle vostre parti.
L’ultima fase del round è la cura. Se il segnalino di un giocatore sul tracciato ricerca è arrivato al livello massimo, è stata trovata una cura per quel virus. Tutti i segnalini vengono rimossi dalla plancia, il tracciato ricerca si azzera e il giocatore ripartirà, un po’ claudicante, nel round successivo.
In tutto questo, grazie alle carte, potrete proteggere i vostri virus con uno scudo, muoverli tra gli organi (ma solo nel senso del flusso sanguigno nelle arterie), attaccare altri virus o assorbirli mentre gli eventi aggiungono varietà ai round, permettendovi di eseguire azioni bonus se rispetterete alcuni requisiti.
Conclusioni
Il gioco sembra piuttosto lineare, alla portata di tutti e garantisce sicuramente una buona rigiocabilità, vista la varietà del setup, il numero delle carte evento e la variante con il draft all’inizio della partita.
Punti deboli: il tema di per sé potrebbe non entusiasmare alcuni, ma la grafica è decisamente simpatica, scordatevi un’ambientazione pesante o inquietante. Lo cito nei punti deboli solo per dire che, a mio avviso, non lo è.
Gioco a due. Il gioco a due usa un giocatore fantasma. Alhambra, 7 Wonders e altri titoli del genere mi hanno sempre convinto pochissimo in due, ma mi piacciono molto in 3+ giocatori, parto quindi con qualche riserva in questo caso, ma una prova a 3-5 giocatori la farei volentieri, anche se sono un po’ spaventato dalla durata: 60-90 minuti, dice la scatola. BoardGameGeek dice che il numero migliore è 4 giocatori e quindi, se vorrete provarlo, vi consiglio di seguire questo suggerimento.
Se anche voi siete stati infettati dalla malattia del gioco (da tavolo, però), vi consiglio di fare un salto su MagicMerchant.it
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