Truccatori di Star Trek: Discovery mostrano il concept originale del Comandante Saru (e non solo)
I make-up artist e designer di Star Trek: Discovery Neville Page e Glenn Hetrick hanno svelato qualche segreto del mestiere in diretta Facebook
Neville Page e Glenn Hetrick sono stati i protagonisti di una diretta Facebook prodotta da CBS nella quale hanno risposto alle curiosità dei fan mostrando alcune clip girate dietro le quinte della serie.
Frai punti salienti della diretta, anche le prime immagini in assoluto del design originale del Comandante Saru!
Saru a dieci occhi
Per i fan che hanno seguito lo sviluppo della serie, non è nuova la notizia che l’aspetto originario dei Kelpiani dovesse essere molto diverso da quello che è poi stato ufficialmente realizzato.
Una delle autrici di Discovery, Bo Yeon Kim, ne aveva addirittura realizzato uno schizzo per rendere l’idea ma adesso siamo in grado di vedere la maschera originale che avrebbe dovuto indossare Doug Jones.
Spiega Neville Page:
Bryan Fuller aveva in mente questa idea di un personaggio pieno di occhi, con una curiosa forma a “V”. Realizzarlo avrebbe significato appoggiarsi pesantemente agli effetti speciali in post-produzione, in particolare per rendere vivi tutti quegli occhi. L’idea era anche quella di dare a Doug Jones una forma molto esotica.
Abbiamo testato varie possibilità per trovare il modo di realizzare al meglio questa maschera ma personalmente non sono mai stato un grande fan delle creature con tanti occhi. Il motivo è che una morfologia del genere dovrebbe rispondere ad un qualche stimolo evolutivo e onestamente non riesco ad immaginare quale fattore renderebbe necessaria una tale ridondanza di occhi.
Quindi è stata una vera sfida riuscire a concretizzare quell’idea e col tempo che abbiamo avuto a disposizione per studiarla e la consapevolezza che dietro quella maschera ci sarebbe stato il grande Doug Jones, avevamo buone speranze di riuscire nell’impresa.
Vedere Doug recitare attraverso la maschera ci ha incoraggiati ma, ad un certo punto, ci siamo resi conto che volevamo che l’interpretazione di Jones si vedesse di più attraverso il trucco. In pratica, di suo restavano solo le labbra e non era abbastanza. Siamo stati tutti d’accordo nel riconoscere questo limite, quindi siamo tornati al tavolo da disegno… e a quel punto sapevamo già cosa cercare.
Molti più Klingon nella seconda stagione
Commentando il loro approccio alla razza Klingon, Hetrick ha promesso che nei nuovi episodi della serie esploreranno più approfonditamente i Casati Klingon:
Se pensate ai Klingon della Serie Classica, di The Next Generation o dei film e alla loro evoluzione, una cosa che mi ha sempre dato noia è constatare che il loro guardaroba è pressoché sempre lo stesso. Il loro aspetto è praticamente uniforme. Quindi è questo il nostro grande obiettivo. Se guardate alla grande varietà di substrati culturali della specie umana, che ha sviluppato enormi differenze tra i popoli pur trovandosi tutta quanta su questo pianeta da un tempo relativamente breve… nell’Impero Klingon, dove non tutti nascono sul pianeta centrale Qo’noS, è normale che ci siano differenze sostanziali fra i vari casati. Abbiamo appena cominciato ad esplorarle, aspettate di vedere la seconda stagione. Abbiamo appena cominciato a percorrere questa strada e c’è ancora molto da sviluppare e svelare man mano che andremo avanti.
Alieni… molto alieni nella seconda stagione
Entrando un po’ più nei dettagli del processo creativo, la coppia di artisti ha spiegato in che modo le questioni di natura pratica finiscono per condizionare il loro lavoro. Spiega Hetrick:
Se sappiamo che un personaggio ha una vagonata di battute in questo o in quel copione, significa che l’attore che lo interpreterà dovrà indossare la maschera almeno 15 ore di fila in un giorno. Questo ci obbliga a trovare un modo per rendere questa esperienza il più confortevole possibile, riducendo il peso delle protesi, permettendo una corretta traspirazione, un angolo di visione senza ostacoli perché – e lo vedrete chiaramente nella seconda stagione – se non fai così rischi che l’attore appaia solo come un tizio sotto una maschera. Perciò, se ad esempio bisogna spostare la posizione degli occhi, bisogna trovare un modo per farlo bene: come si fa a permettere all’attore di vedere attraverso la maschera senza allineare gli occhi del personaggio con quelli dell’attore? Forse si può provare a renderli removibili… bisogna scontrarsi con considerazioni del genere quando si tenta di realizzare design veramente alieni.
Personaggi di contorno più interessanti
Un altro argomento toccato durante la diretta Facebook è stato quello dei personaggi di contorno, visti spesso sullo sfondo del ponte di comando.
Il preferito di Hetrick è Troy Januzzi, un ufficiale che abbiamo visto a bordo della USS Shenzhou nei primi due episodi della serie:
Lo abbiamo visto al timone della nave negli episodi 1 e 2… aveva alle tempie una cosa che abbiamo battezzato LEAL, un dispositivo indossabile che è una specie di hard drive per rendere più facili certe operazioni a bordo delle navi della Federazione.
Non c’è ancora una storia dietro quel personaggio che giustifichi l’uso di quel dispositivo, perché potrebbero indossarlo anche altri personaggi e avere anche un aspetto ed un colore differenti. Ci piace giocare con questa idea del prossimo passo della tecnologia, dove gli indossabili diventeranno quasi un secondo cervello ed è per questo che li troviamo applicati sul viso, così vicini alla corteccia cerebrale. Quindi ci piace mostrare piccoli dettagli di questo tipo e ne vedrete ancora di più nella seconda stagione.
Un alieno classico farà il suo grande ritorno nella nuova stagione
Rispondendo alla domanda di un fan su quale classico alieno della saga vorrebbero realizzare per Discovery, i due artisti hanno detto:
Lo abbiamo già realizzato per la seconda stagione e, se osservate attentamente il materiale promozionale, potreste anche provare ad indovinare di chi si tratta.
È una domanda che ci è stata posta all’inizio della stagione dai produttori esecutivi: quale specie appartenente al canon, non ancora apparsa sullo schermo, avremmo voluto realizzare nei nuovi episodi… abbiamo stilato una lista di possibilità, è stata scelta una di quelle opzioni ed avrà un ruolo molto importante nella seconda stagione. Fenomenale.
Accettando la sfida di rivedere con attenzione il materiale promozionale, una delle scene mostrate nel primo teaser di CBS per la seconda stagione della serie mostra un alieno rettiloide che potrebbe rappresentare una nuova versione dei Sauriani. Sarà a questo che si riferisce il truccatore?
I Borg, un sogno proibito
Ma se volete davvero fare emozionare Page ed Hetrick dovete nominargli i Borg, per i quali avrebbero già in mente mille idee se mai venissero chiamati a realizzarli. Dice Neville:
I Borg devono sembrare Borg, è una scelta estetica ormai consolidata… ma per me la sfida più interessante sarebbe dare una logica a quella scelta, fare un po’ di ingegneria inversa e capire da dove partono e dove arrivano tutti quei tubi e perché. Vorrei dare un senso a quel look, renderlo contemporaneo e aggiornarlo ai gusti e all’esigenza di realismo che ha oggi il pubblico moderno.
Anche Glenn ha voluto dire la sua su questo argomento, spiegando in che modo le attuali tecnologie potrebbero aiutare a svecchiare la classica immagine del collettivo:
Bisogna studiare il lavoro di H.R. Geiger e l’estetica steam-punk per poi trovare il modo di combinare insieme le due cose. Si potrebbe giocare con i colori, mettendo da parte il nero ed il grigio in favore di tonalità più metalliche o color ruggine e rappresentando in modo diverso la componente organica e la pelle. Se alcuni di quegli arti sono entrati in necrosi, i tubi li tengono ancora in vita? Cambia il colore della pelle se il soggetto è stato assimilato da poco o è nel collettivo da più tempo? Il corpo è ancora vivo?
Ci sarebbero veramente tanti concetti con cui giocare, concetti che sono già lì. Michael Westmore Jr. ha inserito laser, giochi di luce e led nelle componenti del trucco Borg ma con la stampa 3D di oggi potremmo fare molto di più e spingerci infinitamente oltre, con più punti luminosi e più parti in movimento.
Il vero volto dei Breen
Per concludere, un fan ha suggerito ad Hetrick di mostrare in Star Trek: Discovery il vero volto dei Breen, il quale ha accolto l’idea con entusiasmo:
Nell’universo nessuno, se non Worf, ha mai visto che aspetto hanno i Breen sotto quel casco. Perciò – e non smetterò mai di dirlo – vorrei assolutamente anch’io togliere il casco ai Breen e vedere finalmente che faccia hanno.
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