WLOG – Giocare e raccontare la storia
Si sa, studiare la storia può risultare noioso e – ammettiamolo – molti libri dedicati ai grandi eventi del passato ci appaiono come dei grossi “mattoni” indigeribili… tranne quando si trasformano in qualcosa di più interessante: un gioco.
Quando ci dedichiamo a un wargame, ad ogni turno siamo chiamati a fare delle scelte: muovo in avanti la cavalleria? Aspetto e bombardo un altro turno? Dove posso piazzare la mia fanteria migliore? E se fosse giunto il momento di lanciare i miei carri armati all’assalto?
In realtà, anche prima, quando il gioco ancora viene scritto, l’autore deve fare le sue scelte.
Caratteristiche della mappa, schieramenti in campo, elementi storici da valorizzare e mille altri dettagli concorrono a creare quello che troviamo dentro le nostre scatole, ossia l’interpretazione che l’autore vuole darci degli eventi rappresentati dal gioco. E in effetti, tutto questo è poi così diverso da quello che fa uno storico, prendendo posizione e portando avanti la versione dei fatti che ritiene più corretta?
I giochi storici hanno ognuno un proprio “carattere” che li distingue da tutti gli altri, all’apparenza così simili? Ne parliamo nella nuova puntata di WLOG: “Giocare e raccontare la storia”!
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