Etherfields: il diario dell’autore – di Michal Oracz
Molti di voi conoscono già giochi come This War of Mine, Neuroshima Hex o Cry Havoc. Un nome collega tutti questi fantastici giochi ed è quello del loro autore, Michal Oracz. Eccovi il Designer Diary di Etherfields, una succosa prossima uscita di Awaken Realms.
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Salve a tutti!
Mi chiamo Michał Oracz, mi piace pensare a me stesso come a un “artigiano” di giochi da tavolo con una certa esperienza ma con ancora molto da imparare. Sono autore di giochi come Neuroshima Hex, This War of Mine: TBG, Theseus: The Dark Orbit e The Edge: Dawnfall. Ho anche collaborato allo sviluppo di altri titoli, specialmente durante i miei anni trascorsi in Portal Games.
Oggi vorrei condividere con voi un progetto molto speciale su cui ho lavorato con il team di Awaken Realms e vi fornisco un po’ di informazioni su ciò che potrete aspettarvi. Nel mio lavoro ho la possibilità di realizzare i giochi che ho sempre sognato e che amerei giocare io stesso. Credo che questo sia fondamentale in ogni processo creativo: fare cose che ritieni importanti e andare oltre i limiti di ciò che la gente pensa sia possibile.
Etherfields è nato alcuni anni fa, partendo dalle illustrazioni molto caratteristiche di un mondo costruito da Adrian Komarski e Ania Myrcha – erano incredibili e davano una grande sensazione di etereo. Ho capito subito che era qualcosa di cui volevo far parte. Avendo un altro gioco tematico e narrativo sul mio curriculum (This War of Mine: TBG) ho voluto utilizzare tutta l’esperienza maturata e implementarla in questo nuovo titolo in una maniera nuova e più accessibile.
Lezioni dal passato
Quando progetti giochi, ci sono sempre scelte da fare: un autore di giochi esperto è in grado di compiere quelle scelte conoscendo l’impatto che avranno sull’intero gioco. Durante la progettazione di This War of Mine: TBG, ci sono state molte scelte difficili, dalla casualità più grande del normale (che simulava l’ingiustizia della guerra) alla complessità del gioco (in modo che potesse avere una rigiocabilità molto alta). Un sacco di domande come: quanto del gioco è possibile calcolare e prevedere, quanta parte è pura narrativa, quando è che il gioco è ingiusto a causa del tema, ecc.
Mentre sostengo le scelte fatte per This War of Mine: TBG al 100%, poiché credo che si adattino molto bene al tema, ho scelto un percorso diverso per Etherfields. Ovviamente i due giochi sono estremamente diversi ma condividono l’aspetto narrativo e un messaggio importante.
In Etherfields, c’è più enfasi sull’accessibilità – la storia non è più un paragrafo di testo in un libro, ma piuttosto tessere e carte con sogni d’arte vividi e citazioni fumettistiche sparse qua e là, che vi trascineranno nell’atmosfera della scena e lasceranno le briciole della storia che dovrete seguire. Queste immagini aggiungono anche ciò che non potrebbero – suoni, voci, ecc. Si adattano perfettamente al mondo dei sogni – non otterrete mai rappresentazioni complete e ben descritte, ma non ne avrete bisogno. Vi servirà, invece, usare molta della vostra immaginazione nella matassa di sogni surreali per trovare una conclusione da soli. Dopo un sacco di test, posso dire che questo modo di narrare storie è molto più veloce e non porta i giocatori troppo fuori dalla partita, facendoli invece divertire tantissimo a creare le proprie interpretazioni.
Un altro aspetto da non trascurare è la comunicazione di un messaggio importante: in This War of Mine questo era davanti agli occhi fin dai primi minuti di gioco. Etherfields sarà molto diverso – avrà un significato molto più metaforico, che dovrete cogliere da soli. Nonostante il gioco a volte possa essere molto serio e a volte spaventoso, vi muoverete fra sogni che trasmettono sensazioni totalmente differenti.
Nota a margine – il tema del gioco non è casuale. Negli anni ho dedicato molto del mio tempo libero alla letteratura sui sogni, ai simbolismi e ad altre scoperte molto interessanti in questo campo. Rimarrete sorpresi di quanto potrete apprendere.Mondo che cambia a piacimento
Una delle cose più interessanti di Etherfields e del tema che porta è l’assoluta libertà del mondo dei sogni. Potrete essere trasportati in un batter d’occhio da un enorme deserto a un’auto claustrofobica persa in mezzo al nulla. I vostri personaggi possono fare di tutto: volare, trasformarsi in oggetti o creare aree completamente nuove.
Per trasmettere questa sensazione, ma anche per dare ai giocatori il senso del controllo su ciò che sta accadendo (che è sempre importante in un buon gioco da tavolo), ho introdotto il deck-building in quasi ogni aspetto del gioco. Non basterà costruirsi il proprio Scrigno dei Ricordi (abilità e risorse) o i propri Strumenti. Prendendo varie decisioni sulla storia o giocando, dovrete creare un mazzo degli incontri, un mazzo dei luoghi o una mappa. Quasi ogni elemento del gioco è basato sul deck-building! – in modo che ogni sogno che visiterete possa influenzare la campagna da lì in avanti.
Cercherò di non anticipare troppe cose, ma come esempio visiterete una fabbrica di fango molto surreale, dove Hollow simili a scimmie mischiano terra e acqua per creare fango. A seconda delle vostre scelte e azioni, potrete aggiungere nuovi Incontri di quel luogo nel vostro mazzo, essi rimarranno lì per il resto del gioco o, magari, potrete trovare qualcosa di utile sulla struttura del Fango in questo sogno che vi aiuterà in tutti i futuri luoghi fangosi.
Tutti questi fattori creano un mondo che si adatta alle vostre scelte, ma mantiene anche una coerenza narrativa, avrete perciò sempre chiare le conseguenze delle vostre azioni.
Questo è il primo articolo del mio Designer Diary – Spero abbiate gradito questo piccolo approfondimento sul gioco! So che probabilmente vorrete sapere di più a proposito del gameplay e nelle prossime settimane scriverò sicuramente qualcosa a riguardo, c’è ancora molto da dire!
Se non lo avete ancora fatto, andate a dare un’occhiata all’anteprima di Etherfields cliccando QUI! Troverete anche i link per il Gruppo Facebook Italiano e per accedere all’anteprima della pagina kickstarter!
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