Volete un wargame davvero per tutte le stagioni? Eccolo qui…
La cosa più incredibile della più versatile, conosciuta e longeva serie di titoli del mondo del wargame è che si tratta di un sistema sostanzialmente nato per caso. O meglio, non nella veste con cui abbiamo cominciato a conoscerlo. Il suo autore, Richard Borg, aveva ideato un regolamento semplice e divertente per battaglie ambientate nel periodo napoleonico diversi anni fa, quando il wargame ancora era nel pieno della sua crisi e in pochi se la sentivano di affrontare regolamenti così complessi e dettagliati. Il problema però è che nessuno o quasi giocava al periodo napoleonico, almeno negli Stati Uniti, e quindi il nostro riuscì solo a piazzarne una versione ridotta ambientata nella Guerra di secessione, poi riadattata in una nuova versione dedicata alla Seconda guerra mondiale da vendere nei gift shop dei musei durante l’anniversario dello sbarco in Normandia. Erano così venuti alla luce Battle Cry e Memoir ‘44, ma nessuno – men che meno il nostro Richard – avrebbe mai potuto pensare che questi due titoli non solo sarebbero stati apprezzati anche da giocatori che non avevamo mai visto un esagono in vita loro, ma che avrebbero dato un contributo notevole alla rinascita dell’intero settore attirando nuovi appassionati e facendo tornare a casa chi se n’era allontanato.
Con le sue carte comando, le mappe divise in settori, i dadi speciali e le unità contrassegnate per colore, la serie Commands and Colors rappresenta oggi un punto di riferimento imprescindibile nel mondo del wargame leggero e per tutti, con titoli che vanno dall’antichità al fantasy, dal Medioevo alla fantascienza. Una versatilità assoluta, un regolamento di base molto intuitivo e aperto all’introduzione di varianti, capace di rappresentare sul tavolo da gioco battaglie di ogni epoca e di ogni tipo. Ma, soprattutto, un gioco dalla notevole profondità strategica, anche nelle sue versioni più essenziali.
Questo è Commands and Colors, il grande sistema di cui parliamo su WLOG!
