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Dune Imperium – Recensione

Dune Imperium – Recensione

Ciao, siamo Jack e Juli e oggi vi porteremo nei meandri di una nuova galassia per parlarvi di Dune Imperium.

Edito da Dire Wolf, e portato in Italia da Asmodee Italia, è un titolo della durata di 60/120 minuti , per 1-4 giocatori, con un’età consigliata di almeno 14 anni.

In una partita a Dune Imperium saranno molteplici le cose che andremo a tenere sott’occhio: alleanze, conflitti, risorse da scambiare e temibili intrighi. Tutto questo sarà possibile grazie a due meccaniche ben amalgamate tra di loro: il piazzamento lavorati e la gestione del mazzo personale.

Dune Imperium sul tavolo

Durante il gioco avremo la possibilità di andare a piazzare i nostri Agenti sul tabellone, giocando sempre una carta dalla propria mano, che indicherà le possibili destinazioni. Se non avremo Agenti a disposizione, non potremo mai giocare delle carte per sfruttare il loro effetto, saremo quindi chiamati a rivelarne le restanti, e se possibile, acquistarne nuove dal mercato. Durante i vari round dovremo sempre tenere d’occhio la parte del tabellone riguardante i combattimenti, alla fine di ogni round, infatti, se ne svolgerà uno, dando ricompense ai vari vincitori. Una volta che tutti avranno completato il round in corso, ci sarà una fase di ripristino e quindi andremo a pescare nuove carte dal proprio mazzo.

Le partite avranno una durata variabile, essendoci due modi per innescarne il termine: al completamento del decimo turno di gioco, oppure quando un giocatore avrà raggiunto il suo decimo punto vittoria alla fine di un round. Attenzione, questa modalità non darà la vittoria automatica a chi chiude la partita, in quanto ci sono delle carte che potrebbero far guadagnare punti aggiuntivi a chiunque ne sia in possesso.

Vogliamo partire da quello che è un pò il suo lato dolente, l’ambientazione.

Purtroppo giocando a Dune Imperiums non si riesce a sentire il trasporto emotivo al tavolo, non ci sembrerà mai di essere dei mercanti di spezie, né tantomeno che questa sia il fulcro principale della saga da cui prende ispirazione il titolo. Anche i colossali vermi di Dune sono rappresentati solo da 3 caselle e un fase “creazione” a fine round un po’ scarna.

Sicuramente da un titolo ispirato ad un film, ci saremmo aspettati qualcosina in più, anche se chiaramente il ritardo dell’uscita nelle sale dovuto al SARS-CoV-2 ha impedito l’utilizzo di illustrazioni più accattivanti, che avrebbero probabilmente costituito spoiler di varia entità.

Stessa lunghezza per quanto riguarda i materiali. Raggiungono la sufficienza, ma risultano un po’ anonimi, l’unica risorsa a posizionarsi in un gradino superiore è l’acqua, sagomata a forma di goccia, e ovviamente azzurra. Il resto è di varie forme geometriche, senza essere in nessuna maniera rappresentativo, o che ci faccia dire “oh guarda, delle spezie!”. Di contro, l’iconografia è chiara e molto intuitiva, sia nel tabellone che nelle carte. Se ci dovessero essere ulteriori dubbi, l’ultima pagina del regolamento presenta una guida alle varie icone e termini aggiuntivi.

A livello di scalabilità possiamo avere giudizi solo positivi, indifferentemente dal numero di persone al tavolo.
In 2 giocatori avremo un automa, rappresentato da un mazzo di carte da girare casualmente, ma se vorremmo sarà possibile affidare questo compito ad un’app (ovviamente gratuita) che lo farà per noi, in modo più bilanciato.
In 3 giocatori, come in molti giochi dello stesso genere, dà il suo meglio, in 4 invece, comincia ad aumentare la lotta per la scelta degli spazi azione, lasciando spesso poco controllo, rinviando così al turno successivo alcune mosse.

Dune Imperium si piazza ad un livello di media difficoltà, partendo da delle regole molto semplici e veloci da spiegare, per passare poi ad un’ottima profondità di gioco. Non sempre si avrà la possibilità di compiere tutti i progetti ideati ed alcune carte intrigo potrebbero ribaltare alcune situazioni, facendo storcere il naso ai malcapitati. Questo però non deve essere visto come un punto negativo, infatti con il passare delle partite si comincerà a familiarizzare con tutti i tipi di carte presenti, preparandoci per un piano B.

Anche se il titolo non offre una profonda gestione del mazzo, la scelta delle nuove carte acquistate ci indirizzerà verso la strada da seguire, offrendoci sempre una strategia diversa da percorrere e quindi una buona variabilità per le partite a venire.

Dune Imperium si è sempre rivelato una buona scelta per le varie serate in cui è stato intavolato.
Non è un gioco che lascia molto spazio alle chiacchiere, dato che durante il turno saremo concentrati su quale carta giocare e quale lasciarci per l’acquisto al mercato; ma nonostante questo non ci siamo mai alzati dal tavolo con il cervello fumante dai troppi ragionamenti, anzi, abbiamo sempre discusso sulle varie strategie attuate, vogliosi di provarle nelle partite successive.

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Le risorse in 3D che vedete nelle foto le potete trovare qui.

Jack Dryke

Jack Dryke, sul pianeta Terra viene comunemente chiamato Giacomo. Membro del LudoCoconutClub, dove si fregia del colore blu rubato con occhioni dolci alla sua ragazza Giulia (Meeple giallo). Amante dei Giochi da Tavolo, Video Games, Cinema.

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