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WLOG Eagles of the Empire

WLOG Eagles of the Empire

E’ uno dei regolamenti più interessanti e accessibili tra i wargame. Ma in pochi lo conoscono, anche tra i wargamer…

Quello di cui parliamo a WLOG questa volta è un po’ un mistero. Un sistema di regole che nasce a metà degli anni Novanta e utilizza come meccanica fondamentale un’interessante ibridazione con il wargame tradizionale: la mappa è divisa non in esagoni, ma in aree all’interno delle quali potete orientare liberamente le unità determinando il loro fronte e il loro retro… basta che c’entrino fisicamente! Il combattimento è risolto con un semplice sistema di bucket of dice, basta tirare il numero di dadi indicati sull’unità e segnare un colpo per ogni 6 ottenuto.

Il comando è alternato, ma con continui tiri iniziativa che ricostruiscono con sorprendente efficacia le diverse caratteristiche dei vari eserciti e la qualità dei loro ufficiali. E su questo impianto davvero essenziale si innesta una lunga serie di regole speciali che riflettono le specificità dei tanti periodi coperti dai diversi titoli pubblicati. Periodi che vanno dall’antichità fino alle guerre della seconda metà dell’Ottocento, tutti rievocati in scenari che non durano più di 2-3 ore e coprono sia battaglie famose che insolite.

Perché questo innovativo sistema, che ha visto titoli pubblicati da ben tre case editrici diverse, non ha avuto successo? Perché addirittura non ha neanche un nome condiviso, venendo indicato solo convenzionalmente con “Eagles of the Empire”? Stiamo parlando di un grande incompreso o di uno dei più clamorosi fallimenti nella storia del wargame?

Per l’appunto, questo è il mistero a cui cercheremo di trovare una risposta in questo WLOG.

Riccardo Masini

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