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Anunnaki: Dawn of the Gods

Anunnaki: Dawn of the Gods

Oggi ci occupiamo della possibile genesi delle leggende/religioni politeiste: si dice che secoli fa degli esseri dai poteri straordinari giunsero sul pianeta chiamato Gaia colonizzandolo e successivamente vennero celebrati come divinità.

Anunnaki: Dawn of the Gods

  • Autori: Simone Luciani, Danilo Sabia
  • Illustrazioni: Paolo Vicenzi, Jara Zambrano
  • Da giocare in: 1 – 5
  • Durata: 60 – 120 minuti
  • Editore: Cranio Creations
  • Meccaniche principali: Area Majority / Influence, Area Movement, Card Play Conflict Resolution, Contracts.

Anunnaki è un euro game ibrido 4x (4X vengono definiti quei giochi in cui si hanno componenti di Esplorazione, Espansione, Sfruttamento risorse e Distruzione dell’avversario… ma in questo caso diciamo 3x, in quanto non ci sono territori da esplorare essendo tutti visibili fin dal principio), nel quale i giocatori impersoneranno delle civiltà aliene provenienti da pianeti nei quali le risorse sono in esaurimento, e che quindi sono in cerca di un nuovo pianeta da colonizzare. Ogni popolazione è guidata da una divinità maggiore e da 4 dei minori liberamente ispirati alla mitologia terrestre.

Ogni giocatore ha a disposizione una plancia personale per la selezione delle azioni e partirà dal proprio pianeta natale potendo poi viaggiare e colonizzare un qualsiasi pianeta, nonché il pianeta Gaia, il quale ha a disposizione molte più risorse, e un’antica civiltà da sconfiggere.

Presentazione di Annunaki al Modena Play

Il turno di gioco è suddiviso in cinque fasi con un ordine stabilito: azione principale, azione secondaria (attivata dal mana), azione gratuita (evocazione delle divinità, finalizzazione contratti), esecuzione delle battaglie, riscatto dei bonus cultura. Importantissimo quindi è comprendere l’andamento del turno e la pianificazione dello stesso per non trovarsi impreparati o impossibilitati a fare quello che si aveva in mente.

Fonte BoardGameGeek.com

L’innovazione più significativa di questo titolo risiede proprio nella plancia giocatore per la selezione delle azioni: anche se viene lasciata piena libertà di poter svolgere quella più gradita, i maggiori benefici si avranno se si riuscirà a pianificare le azioni seguendo un percorso di adiacenze. Ogni volta che ci si sposta lungo una linea si piazzerà un cubetto lungo il percorso seguito e si potrà accumulare del mana qualora si riesca a coprire uno spazio che rappresenta un cristallo; inoltre si potranno evocare le divinità della propria civiltà ottenendo importanti abilità e bonus, ma solo nel caso si riesca a circondare uno dei triangoli o il pentagono centrale con i propri cubetti. La disposizione delle azioni ad inizio partita è la medesima per tutti quanti ma le stesse possono essere evolute in una versione potenziata usando le risorse accumulate.

Come già detto in principio, le risorse in questo gioco non sono infinite e sarà molto facile esaurirle per far progredire la propria civiltà.

Fonte BoardGameGeek.com

Un’altra meccanica molto utilizzata negli euro games è la finalizzazione dei contratti, ovvero degli obbiettivi da conseguire per ricevere una ricompensa, e di certo non poteva mancare in questo, con la particolarità che alcuni di essi sono associati alle civiltà aliene e, quindi, per poter ottenerne le ricompense, si dovrà occupare uno dei territori sul pianeta natale della civiltà a cui appartiene il contratto.

I giocatori, oltre ad accumulare punti, avanzeranno su 4 tracciati che verranno stabiliti a inizio partita e, in base alla posizione sui tracciati, si otterranno dei moltiplicatori per il conteggio finale dei punti vittoria. Qualora un giocatore arrivasse alla fine di uno dei tre tracciati principali (guerra, tecnologia, commercio) si concluderà il turno in corso e infine si proclamerà il vincitore.

L’interazione al tavolo è molto alta, sia per la corsa che si innesca per primeggiare nei tracciati, che per chiudere la partita al momento opportuno; inoltre, essendo i territori e pianeti molto limitati, inevitabilmente ci saranno scontri diretti.

In un’intervista lo stesso Luciani ha affermato che Anunnaki potrebbe lontanamente ricordare Scythe ma sinceramente, dopo averli giocati entrambi più volte, le considero due esperienze ludiche estremamente diverse.

Fonte BoardGameGeek.com

Per darvi le mie opinioni e impressioni, userò appunto Scythe come metro di paragone. Mentre in Scythe, lo scontro è un obbiettivo da raggiungere ma lo stesso viene spesso evitato lasciando la partita in un clima di guerra fredda, in Anunnaki ci saranno diverse occasioni di confronto, sia tra giocatori che con le civiltà già presenti su ogni pianeta, quindi è molto più probabile darsi battaglia. L’avanzamento militare è uno dei tracciati per i punti di fine partita, e si avanza principalmente usando le carte armi.

Le risorse in Scythe sono inesauribili, mentre in Anunnaki bisognerà essere parsimoniosi ed oculati: la raccolta e la gestione delle stesse è molto importante e ci si troverà inevitabilmente a doversi muovere per i vari pianeti per cercare le risorse che ci servono, con il timore che possano ben presto esaurirsi.

Le fazioni / civiltà sono molto diverse tra di loro quindi la scelta delle divinità da utilizzare durante la partita impone al giocatore di far crescere la propria civiltà puntando ad una strategia che deve essere molto chiara, perché il gioco ha un buon ritmo e si rischia di arrivare al termine prima di quanto si fosse pianificato.

Concludendo, attendo impazientemente di poter giocare la sua versione fisica, provare tutti i moduli aggiuntivi, soprattutto la modalità campagna per conoscere la storia degli Anunnaki.

Se volete qualche informazione in più su questo affascinante gioco vi suggeriamo la recensione che ne ha fatto il nostro Meeple con la Camicia.

The Sarge

Ramingo giramondo, ha avuto la possibilità di conoscere molte realtà ludice sparse per l'Italia. I suoi preziosi giochi, lo hanno seguito ovunque durante i suoi numerosi traslochi.

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