Lo spacciagiochi – Kites
Avete mai fatto volare un aquilone? No? Non importa, importa solo che abbiate i nervi saldi, perché Kites è un gioco al cardiopalma.
Kites è uno dei giochi più particolari che abbia provato negli ultimi tempi. L’ho ricevuto prima di Play ma riesco a parlarvene solo adesso, perché bisogna trovare le persone giuste a cui proporlo.
Kites in una riga
Autore: Kevin Hamano | Artista: Beth Sobel | Giocatori: 2-6 | Durata: 10′ | Età: 10+ | Editore: Studio Supernova
In Kites dovrete tenere in volo tutta la squadra di aquiloni, rappresentati da clessidre di diverso colore e contenenti un diverso quantitativo di sabbia, avete capito bene: questo è un gioco cooperativo in tempo reale. La durata di 10 minuti a partita è piuttosto ottimista, di solito finisce malissimo molto prima.
Nella scatola
La scatola, compatta nelle dimensioni (5x15x20cm), come avete visto dalla copertina, ritrae degli sgargianti aquiloni, che rivaleggiano in beltà con quello di Jane e Michael Banks. La lista dei contenuti è presto fatta: 6 clessidre, un mazzo di carte, il regolamento.
Nel dettaglio, 53 sono Carte Aquilone e 12 sono Carte Sfida.
Le clessidre sono colorate, 5 di esse sono mono colore, una è arcobaleno (con sfondo bianco, nel regolamento è indicata come clessidra bianca). La loro durata spazia dai 30 secondi della rossa ai 90 della viola, a intervalli di 15″. La clessidra bianca dura 60″, come quella gialla.
Preparazione
Fate cadere la sabbia delle clessidre da un lato e posizionatele, sdraiate, sul tavolo.
Mescolate le carte (sulle Carte Sfida torno dopo) e distribuitene da 3 a 5, a seconda di quanti siete al tavolo. Non guardate ancora le carte.
Posizionate le carte restanti in uno o più mazzi, facilmente raggiungibili.
La partita
Fate bene attenzione quando il gioco viene spiegato, una volta iniziata la partita non ci saranno pause.
Fate partire la clessidra bianca, quella con l’arcobaleno (l’arcobaleno non è dovuto al mese del Pride, come forse avete immaginato) e precipitatevi a guardare le vostre carte.
Il turno è semplicissimo:
- si gioca una carta
- Si voltano (se le clessidre sono ancora sdraiate, invece, si fanno partire) le clessidre dei colori della carta appena giocata. Le carte con un solo colore possono essere utilizzate per voltare la clessidra di quel colore o la clessidra bianca (non esistono carte arcobaleno).
- Si pesca una carta.
- Passa il turno a chi gioca alla nostra sinistra.
Sostanzialmente giocherete carte colorate per voltare a più riprese le clessidre. Attenzione a non tirare troppo la corda (non ho saputo resistere al doppio senso): potreste trovarvi nella condizione di dover girare nuovamente una clessidra che avevate lasciato molto vicino alla fine, col risultato che non avrà avuto tempo di “ricaricarsi” e la fine della partita potrebbe essere imminente.
Solo la persona di turno può girare le clessidre e la persona successiva non può giocare fintanto che non sono state girate tutte le clessidre, ma può giocare anche se non avete ancora ripristinato la mano.
In Kites si può e si deve parlare, se vedete una clessidra prossima alla fine, fatelo notare ad alta voce, crea un po’ di ansia, ma è fondamentale per portare a casa la vittoria.
La fine della partita
Ci sono due modi per finire la partita: vincere o perdere. Iniziamo dallo scenario più probabile: la sconfitta.
Se anche una sola delle clessidre esaurisce la sabbia, avete perso. C’è una tabellina per vedere quanto il pubblico ha gradito il vostro spettacolo di aquiloni, ma avete comunque perso.
Una volta che tutte le carte sono state pescate dal tavolo, parte il Gran Finale: dovete esaurire tutte le carte che avete in mano, ma attenzione: la clessidra bianca non potrà più essere girata, cercate quindi di giocare con astuzia, tergiversando qualche istante, se necessario, per ottimizzare il tempo che vi darà la clessidra bianca per terminare le carte in mano.
Varianti
Dopo alcune partite riuscirete a padroneggiare il gioco e inizierete a vincere, ed è qui che entrano in gioco le Carte Sfida, che vengono mescolate nel mazzo subito dopo che sono state distribuite le carte iniziali.
Temporale: quando pescate una di queste carte dovete annunciare “Sta per arrivare un temporale”. Nel prossimo turno, sarà l’unica carte che potrete giocare. Il temporale fa girare tutte le clessidre. Questo include anche la clessidra bianca durante il Gran Finale. Ricordate che avevo detto che nessuno può aiutarvi a girare le clessidre? Nemmeno in questo caso!
Groviglio: quanto la pescate non dovete annunciarlo, ma nel prossimo turno dovrete giocare obbligatoriamente il Groviglio, che comporta lo scambio collettivo di carte: date una carta a chi è alla vostra sinistra, quindi una a carta a chi siede alla vostra destra. Il totale delle carte in mano non cambierà, ma si perde un sacco di tempo.
Aeroplano: quando la pescate non dovete annunciarlo, ma nel prossimo turno dovrete giocare obbligatoriamente l’Aeroplano che, con il suo rumore copre le vostre voci e non potrete più parlare fino a che non verrà giocata una carta sopra l’aeroplano. Se c’è più di un aeroplano in gioco, ricordate che vanno coperti tutti prima di poter comunicare verbalmente. Siccome il livello di delirio mi sembrava già sufficiente, questa sfida non l’ho mai provata, confesso.
In conclusione
Da queste righe penso abbiate già intuito se Kites fa per voi o meno, ma cerco di darvi qualche punto di riflessione.
- Il tempo reale è una cosa che io trovo molto interessante, ma soffre tantissimo la presenza di persone più miti. La persona più mite, spesso, non si getta nella mischia e, in presenza di giochi così frenetici non si diverte. Se riconoscete voi o qualcuno del vostro gruppo di gioco in questa descrizione, evitate Kites.
- Alpha Player: se c’è una personalità molto dominante nel gruppo, continuerà a dirvi che colori dovete giocare, in Kites l’atmosfera è divertente quando tutti cercano di dare consigli, se lo fa una sola persona e le altre eseguono gli ordini, non vi divertirete.
- La longevità non è altissima, quando avrete vinto un po’ di partite, non lo tirerete fuori così spesso.
- Se avete bisogno di un gioco per rompere il ghiaccio, magari con un gruppo che è già affiatato di suo, Kites si inserisce bene in queste dinamiche.
- Se avete 10 minuti contati perché c’è qualcuno in ritardo o la pizza in arrivo, in questo lasso di tempo Kites si mette sul tavolo, si fanno due partite e si mette via (seriamente).
La rossa! La rossa! LA ROSSA STA FINENDO! E ANCHE LA VIOLA!
Kites va preso per una attività divertente, per aprire o chiudere la serata, per generare situazioni che diventeranno aneddoti divertenti e, perché no, per fare un po’ di casino. Io l’ho trovato spassoso, mi sono ritrovato in partite che sono finite ancor prima che si facesse il giro della tavola, letteralmente in meno di un minuto, e partite in cui la clessidra biancaarcobaleno si esaurisce proprio sul finale e altre dove si riesce in un’impresa mirabolante e parte il boato di esaltazione collettiva giocando l’ultima carta. L’atmosfera, a Kites, è tutto, ed è il motivo per cui, credo, vorremo rimettere sul tavolo questo gioco tra qualche tempo, magari proprio aspettando che arrivi la pizza.
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