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Dal diario di un viaggiatore anonimo: BEAST

Spingersi fino ai confini delle incontaminate Distese del Nord.

“Siamo arrivati nel silenzio naturale di questo mondo incontaminato, ma avevamo bisogno di risorse per vivere e nel nostro esplorare abbiamo risvegliato qualcosa che ci osserva da lontano, per ora…”


Carta d’identità

Beast - Carta d'identità

Primo impatto: grafica e componenti

Beast - Componenti

Beast nasce da un kickstarter e si vede. Materiale di spessore: plance doppio strato per allocare i segnalini degli upgrade sia dei cacciatori che della bestia, mini mappa con schermo utilizzata dalla bestia per i suoi movimenti nascosti, token ben disegnati, piccole pedine di cartone spesso che indicano i cacciatori, la bestia e le evocazioni, bellissimi meeple in legno rappresentanti animali e personaggi dei villaggi, e infine una gigantesca mappa fronte-retro dove ogni località e posizione ha un effetto foil gradevole alla vista e al tatto, con dei piccoli rilievi. Infine, tante carte per le azioni comuni di tutti i giocatori e quelle personali dei cacciatori e della bestia.
La grafica rende tutto cupo, stile fantasy medievale, ma così deve essere: interpretiamo cacciatori in lande inesplorate, dietro ogni angolo potrebbe esserci un pericolo e dovremo utilizzare tutto il nostro ingegno per sopravvivere. La scatola contiene agevolmente tutti i componenti, anche se, come spesso capita, le carte imbustate non sono state contemplate e negli slot appositi non ci stanno (vorrei fare una raccolta firme da inviare a tutti gli editori). Insieme al materiala troviamo anche un sacchetto tanto bello quanto poco utile al senso di gioco.


“Le Distese del Nord: Terre inospitali, nessuno si è mai spinto così lontano da casa. O forse nessuno è mai tornato indietro per raccontarlo.”


L’utile e il dilettevole: meccanica e tema

Il gioco si articola in 3/4 notti (in base al Contratto scelto in fase di setup), arco di tempo durante il quale i cacciatori dovranno affrontare la Bestia che avrà un suo obiettivo personale da portare a termine, stando ben attenta a non farsi uccidere nel frattempo.
La meccanica del gioco si basa sul movimento nascosto della Bestia che dovrà scegliere con attenzione il momento per attaccare, perché in quel frangente dovrà rivelarsi ed esporsi ai colpi dei cacciatori. Questi avranno abilità uniche che li aiuteranno a intrappolare la bestia e obbligarla ad uscire dalla sua tana.
Il turno di gioco: durante l’Alba (inizialmente) costruiremo la nostra mano con la ben nota meccanica del draft, facendo attenzione a non lasciare ai cacciatori o alla bestia troppe carte utili e ricordandoci che i cacciatori utilizzeranno l’effetto superiore delle carte, mentre la bestia quello inferiore. Poi, durante la fase Giorno, giocheremo un massimo di due carte per turno (una con simbolo blu e una rosso, e qui nasce l’importanza del draft iniziale) per muoverci e compiere azioni: cercare, attaccare, costruire torri, predisporre trappole nascoste; finché tutti passeranno decretando il termine di questa fase. Nell’ultima fase, quella della Notte, controlleremo gli obiettivi che ci permetteranno di ricevere ricompense come carte Talenti, Oggetti o Rancore (la moneta del gioco) che ci aiuteranno a migliorare sbloccando abilità  pagandone il costo in punti rancore.
La sensazione di tensione è palpabile, il tema fantasy medievale scaturisce da ogni componente, dall’artwork delle carte alla mappa scura ma ben definita.

Beast - Tabellone

 Il gioco, dopo la prima partita di ambientazione, scorre agevolmente. La Bestia, dovendo pensare solamente a sé stessa, giocherà più velocemente rispetto ai cacciatori che dovranno per forza confrontarsi per trovare la strategia migliore. Molto importante e da tenere in considerazione è l’ordine di gioco dei cacciatori, che, cambiando di turno in turno, obbliga sempre ad un’accurata pianificazione.
L’asimmetria risulta ben bilanciata, senza favoritismi da una parte o dall’altra. Ogni azione però al suo peso, un draft “sbagliato” o un azione fatta senza il giusto tempismo rischia di far crollare tutta la strategia.


“Qualcosa si nasconde tra le foglie della foresta, sento occhi che mi fissano, sento l’odio che pervade l’aria che respiro…forse questa volta abbiamo esagerato.”


Conclusioni: pro e contro

Beast utilizza la meccanica ben conosciuta del movimento nascosto e la arricchisce accentuando l’asimmetria dei personaggi e regalando ai giocatori una grande variabilità di partita in partita. I 6 cacciatori e le 6 Bestie tra cui scegliere, oltre alle plance Contratto con obiettivi diversi, rendono il gioco davvero longevo.


Di contro si ha la difficoltà nell’interpretazione di certe regole, non ben spiegate nell’articolato manuale, e la traduzione di alcune carte che lascia un po’ a desiderare. Anche la dimensione del testo sulle carte (che cambia a seconda della quantità di caratteri di cui è composta la frase) stona con tutto il lavoro magistrale fatto sulle componentistiche, peccato. Dopo la prima partita, che risulta inizialmente un po’ macchinosa per il flusso di gioco, si ha la voglia di re-intavolarlo subito per esplorare ancora le Distese del Nord, magari con altri cacciatori e altre Bestie da affrontare.
Ovviamente sembra che dia il meglio di sé in 4 giocatori, dove la cooperazione è d’obbligo, ma anche con meno giocatori la scalabilità è ben bilanciata.