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Play 2024, tirando le somme

L’organizzazione di Play 2024 ha fatto un po’ di conti, ecco cos’è stata Play 2024, in numeri.

Il Festival del Gioco – che si chiude stasera a ModenaFiere – segna il sold out con un aumento di pubblico del 20% rispetto all’edizione dello scorso anno. 28mila metri quadri di superficie espositiva invasi pacificamente da oltre 45mila presenze in tre giorni, 800 eventi, 2.500 tavoli di gioco, decine di ospiti. Oltre all’ottimo risultato di pubblico Play ha centrato il suo obiettivo: coniugare al meglio il gioco giocato con la riflessione culturale.

“Gioco ma non solo. Mai come quest’anno Play conferma e rafforza il suo ruolo di evento leader in Italia: abbiamo utilizzato e sfruttato tutti gli spazi a disposizione di Modenafiere, con 28mila metri quadri di superficie espositiva per oltre 200 espositori, sforato il tetto degli 800 eventi in tre giorni, accolto oltre 45mila presenze e 100 classi in visita. A ciò va aggiunto che da tempo la maggior parte degli editori di giochi più importanti puntano su Play per incontrare gli appassionati e, sempre più spesso, presentare in anteprima le loro novità: un chiaro indice di qualità e maturità della manifestazione” ha sottolineato l’AD di ModenaFiere, Marco Momoli.

Spostandoci un attimo dal comunicato stampa, è indubbio che Play sia un fenomeno sempre più di massa e lo dimostrano i racconti di un sabato in cui ModenaFiere ha visto l’arrivo di una slavina di persone nei padiglioni, mettendo a dura prova la capacità della struttura (e dei bagni). Un intero padiglione ha celebrato i 50 anni di Dungeons & Dragons con un sacco di stand dedicati al gioco di ruolo (40+ editori di GDR e libri game nel Padiglione 2, in cui sono intervenuti copiosi ospiti italiani e internazionali).

Nel Padiglione F, poi, sono intervenuti 10 atenei e cinque istituti di ricerca la cui proposta ha coinvolto docenti e studenti grazie a incontri e laboratori, cosa che ho trovato molto interessante e che avrei tanto voluto esistesse quando ero io uno studente. Ho visto un po’ meno spazio, invece, per i più piccoli, mentre l’anno scorso c’era un’offerta molto ampia anche per loro.

Da visitatore \ divulgatore ludico, devo dire che la domenica è stata molto più vivibile di quanto pensassi, ma non so con che entusiasmo abbiano vissuto al Decathlon l’ideona di bloccare gli accessi ai parcheggi sterrati gratuiti che ha portato all’invasione dei posti auto del centro commerciale adiacente a ModenaFiere, su questo punto penso che si potrebbe fare qualche riflessione. Avendo io un pargolo molto piccolo al seguito, invece, ho molto apprezzato la saletta col fasciatoio, di cui ho fatto uso, non ho fatto uso invece del Bagno All Gender, che pare però sia stato mantenuto in maniera civile dal pubblico, né del Punto Rosa (ve ne avevo parlato l’anno scorso) proposto anche in questa edizione e che ho sempre visto utilizzato, ogni volta che ci passavo davanti.

Ci vediamo a Play 2025!

E se non riuscirete ad andare al Modena Play, non preoccupatevi: c’è sempre il