Dal diario di un viaggiatore anonimo: YATAI
Cosa c’è di meglio di un buon fast food giapponese?
“Un profumino invitante giungeva da quella graziosa bancarella con le ruote.”
Carta d’identità
Primo impatto: grafica e componenti
Componenti di buona qualità, con tanti meeple colorati che rappresentano le bevande, i piatti e gli ospiti che visiteranno gli Yatai. I segnalini di legno sono tutti funzionali allo scopo, anche se a mio gusto avrei preferito una scelta di colori più armoniosa e profili più elaborati invece che le semplici forme geometriche. E’ possibile che la scelta sia stata fatta per favorire una maggior chiarezza durante il gioco, il che è lecito.
L’aspetto grafico è in generale ben curato, con qualche chicca da evidenziare. Come il tavolo delle azioni che viene preso d’assalto da un tenero gatto siamese la cui immagine di insieme è formata dall’unione del disegno sulla plancia e del meeple segna-fila a forma di musetto.
Ma veniamo al vero fiore all’occhiello dei componenti: la prima cosa che salta all’occhio ai giocatori amanti del Giappone è sicuramente la plancetta personale completamente disegnata in stile manga. Ebbene sì, sembrerà di giocare sulle pagine in bianco e nero di un tipico albo a fumetti nipponico!
“Gli sconosciuti seduti al mio fianco sono tutti assuefatti dalla conviviale atmosfera dello Yatai. Dopo pochi minuti mi sembrano amici di vecchia data.”
L’utile e il dilettevole: meccanica e tema
Ogni giocatore dovrà gestire uno Yatai, tipica bancarella Giapponese che serve piatti caldi e veloci ai commensali di passaggio, specializzato inizialmente in due dei quattro piatti disponibili. Lo scopo sarà quello di attirare clienti e servire loro cibi e bevande che soddisfino il più possibile i loro gusti. Ogni cliente servito lascerà recensioni, ci permetterà di allargare il nostro Yatai, ci stimolerà ad imparare nuovi piatti o ad aggiungere qualche accortezza alla nostra attività, come le Doggy Bag o i Dolcetti Taiyaki.
La meccanica più interessante del gioco è la selezione delle azioni. La plancetta centrale a forma di tavolo presenta una tabella 2×3 i cui spazi vengono occupati da sei tessere azione. Le altre quattro tessere vengono lasciate visibili di fianco alla plancia.
Nel proprio turno ogni giocatore dovrà selezionare una riga o una colonna ed inserire rispettivamente da sinistra verso destra o dall’alto verso il basso una delle quattro tessere azione disponibili, facendo scorrere quelle già presenti sul tavolo. Al termine di questa operazione la riga o la colonna selezionata presenterà le 3 o 2 azioni che il giocatore potrà eseguire nel suo turno, nell’ordine che preferisce.
Sarà possibile cucinare nuovi piatti, comprare bevande, servire o attirare clienti, riciclare bottiglie vuote per fare spazio nel nostro piccolo ristorantino ambulante.
I clienti sono di diverso tipo (turisti o gente del posto) e hanno gusti diversi. Riuscire a soddisfarli, oltre che sfamarli, ci permetterà di fare più punti. I nuovi commensali verranno pescati casualmente da un sacchetto; dopodiché i giocatori potranno invitarli a sedersi al proprio tavolo o consigliare loro lo Yatai di un altro giocatore, con il fine poco nobile di aumentare la coda alla sua bancarella, provocando uno scontento che si tradurrà nella perdita di bevande offerte gratuitamente o in recensioni negative.
Il gioco scorre bene e il tema si sente grazie alle sue tante piccole accortezze studiate con cura.
“Mentre tornavo a casa, ripensai a quanto amavo quei gusti orientali, così ricchi di spezie, calore e amore per la cucina.”
Conclusioni: luci e ombre
Questo gioco ha attirato fin da subito la mia attenzione per la sua grafica, la sua semplicità di apprendimento e la sua profondità. L’interazione è maggiore di quanto possa sembrare ad una prima lettura del regolamento e va sfruttata nei momenti giusti.
Ogni mossa è da ponderare al meglio perché si hanno solo dodici turni a disposizione per ottimizzare al massimo il proprio Yatai e servire più clienti possibili. Una dose considerevole di divertimento condensato in un gioco essenziale e stimolante!
L’unico punto in cui risulta un po’ debole sono i tracciati relativi alle recensioni che daranno punti a fine partita. Ci sono quattro diversi tracciati ma salire su uno o sull’altro non fa alcuna differenza. A mio parere si poteva approfondire questo aspetto e diversificare maggiormente la specializzazione sui vari aspetti del singolo Yatai.
Complimenti sinceri a questa piccola casa editrice che ha confezionato un vero gioiellino!
I preordini sono aperti! Non fatevelo scappare!