Giochi Atipici – I giochi più interessanti di Essen 2024!

Sono stati mesi intensi, tra lavoro e impegni vari, ma questo non mi ha impedito di aggiornarmi sui giochi più interessanti in uscita a Essen.

Ho sempre definito il Modena Play il regno dei balocchi, ma un giorno mi hanno detto: “Sei mai stata ad Essen? Lì è il vero mondo dei balocchi!” Enormi padiglioni pieni di giochi, in anteprima e non, da provare!

Mancando meno di un mese all’evento dell’anno, per noi giocatori, così ho deciso di fare la mia personale lista tra i giochi, che verranno presentati ad Essen, che mi hanno incuriosito vendendo grafiche e componenti, meccaniche e leggendo qualche regolamento.

Premetto che sono gusti personali, che alcuni giochi potranno non piacervi o interessarvi ma che io, invece, spero in qualche modo di riuscire a trovare e provare. Non vi arrabbiate se, invece, non troverete il titolo che state tanto aspettando: i gusti son gusti! Il listone dei giochi presentati ad Essen è davvero lunghissimo, ho dovuto cosi soffermarmi su quelli che mi hanno colpito di più (anche perché questo articolo sarebbe stato infinito xD), in fondo troverete una breve una lista di giochi che mi hanno incuriosito ma di cui magari ho già parlato in passato o sono già conosciuti grazie anche a chi ha partecipato alle campagne Kickstarter o Gamefound.

Ma iniziamo…

Ada’s Dream

Già dalle prime immagini il gioco mi ha convinto! Dadi, dadi e dadi. Lavoreremo con Ada Lovelace per aiutarla a costruire il primo computer, realizzando il suo sogno. In termini tecnici tutto si traduce in un draft di dadi colorati, ogni colore corrisponde ad un’azione, mentre il valore è collegato a delle carte che avremo in mano, già vedo all’orizzonte tante combo. Anche il motore che andremo a creare sulla nostra plancia ci permetterà di fare punti, insomma, questo gioco è passato direttamente in wishlist!

Black Forest

Uwe Rosenberg torna con questo titolo che già al primo sguardo attrae chiunque ami l’autore. Quando il mio amico Gianluca me ne ha parlato, ho subito rizzato le antenne. Tema medievale tipico dell’autore, in Black Forest, ci ritroveremo a viaggiare tra i villaggi per ottenere l’aiuto dei migliori specialisti; sfruttare le abilità di questi specialisti consente di raccogliere risorse, disporre nuove tessere paesaggio (ad esempio stagni e campi) e costruire una varietà di edifici. Ogni edificio ha le sue caratteristiche alcuni hanno effetti immediati, altri abilità, altri conferiscono punti bonus. L’ampia selezione di edifici e i loro diversi effetti offrono molti percorsi diversi verso la vittoria.

Rispetto ai suoi vecchi titoli, mi sembra interessante l’interazione che si crea su mappa che lo rende meno un solitario di gruppo, anche la ricetta (piazzamento lavoratori con una ruota delle risorse) è simile a quella di Glass Road. Insomma lo zio Rosenberg sta tornando!

Daitoshi

Devir, secondo me, sforna ottimi titoli e questo non sembra essere da meno; incuriosita dalla copertina, ho approfondito subito. L’autore è lo stesso di Barcelona e quindi parte già con un certo vantaggio. Daitoshi è ambientato nell’epoca dello sviluppo delle prime macchine a vapore, dovremo espandere la nostra città, modernizzarla, scoprire e sviluppare nuove invenzioni a vapore, commerciare…

Insomma sembra davvero un mix di meccaniche interessati e che stuzzicano il mio palato!

P.S. il titolo significa “grande città” in giapponese.

Foundations of Metropolis

Per chi ha già giocato a Foundations of Rome, si ritroverà davanti solo un’ambientazione diversa: il gameplay sembra essere rimasto lo stesso. Lo scopo del gioco è diventare il miglior architetto della città, acquistando i titoli di proprietà dei lotti vuoti per costruirvi edifici. I punti di maggior interesse sono l’interazione che si viene a creare, visto che la mappa è in comune, e il grado di complessità contenuto che potrebber renderlo, forse, adatto anche a chi è alle prime armi.

Galileo Galilei

Di questo gioco ho trovato davvero poche informazioni, mi ha attirato più che altro l’ambientazione. Infatti durante la partita avremo il compito di scoprire nuovi pianeti cercando però di sfuggire all’inquisizione. La meccanica di selezione azioni sembra molto bella, grazie al telescopio che si muove su una rondella; ho letto qualcosa ma non mi è del tutto chiaro quindi spero di scoprire presto di più, di certo ha del potenziale!

Intarsia

Ci troviamo di fronte ad un astratto, non proprio il mio genere ma che è comunque da tenere d’occhio perché a molti ricorda Azul (d’altra parte l’autore è proprio Kiesling). Nel gioco dovremo competere per la riprogettazione di un parquet di Cafè di Parigi. Bisognerà dimostrare le proprie abilità, abbellendo il pavimento con eleganti intarsi e ottenendo nuovi strumenti. Dovremo incastrare tutti i vari elementi in legno che, durante la fase di costruzione, potranno essere pagati con carte materiale, e costruiti secondo le precise regole. Chiunque soddisfi il requisito per uno strumento riceve la tessera che da punti. Solo la persona con le migliori capacità di costruzione può garantire il contratto e dare al caffè una nuova vita! Vi è anche una modalità B che siamo curiosi di scoprire se renderà più complesso il gioco.

Men-nefer

L’ambientazione dell’Antico Egitto colpisce sempre! In Men-Nefer (città situata a sud del delta del Nilo) svolgeremo azioni tipiche della cultura Egizia del 3000 a.C: navigare e commerciare sul fiume Nilo, fare offerte al venerato Dio, imbalsamare i cadaveri dei nobili, erigere bellissime sfingi e contribuire alla costruzione delle Grandi Piramidi. Bisogna anche stare attenti a come ci si fa strada attraverso questo mondo terreno, per assicurarsi che Osiride conceda il passaggio ad Aaru, il tanto atteso paradiso celeste dell’aldilà. Come meccaniche ci troviamo davanti un piazzamento lavoratori e la selezione tessere, che sceglieremo di turno in turno in funzione di quale area della vita e della cultura egiziana vorremo sviluppare. Questo titolo mi attira parecchio e sembra essere nelle mie corde, assolutamente da tenere d’occhio!

Minos – Dawn of The Bronze Age

Minos – Dawn of The Bronze Age è, non l’avreste mai detto, ambientato nell’antica Creta. Lo ammetto, mi ha attirato per il suo aspetto, non mi sembra qualcosa di particolarmente innovativo, però l’uso dei dadi mi affascina; con i dadi di valore inferiore ci garantiremo azioni più forti, invece quelli di valore più alto saliremo sui tracciati (con conseguenti benefici). Sono molto curiosa di scoprire se mi stupirà!

Ah, indovinate di chi è la modalità solitario! (la soluzione è scritta sulla copertina)

Resafa

Resafa è la nuova creazione di Vladimir Suchy, che già in passato mi ha conquistato con altri giochi come Woodcraft e Exodus. Localizzato in italia da Tesla Games (Che ringrazio per l’impegno nel portare sempre titoli super interessanti). Ambientato in Medio Oriente, Resafa (che è una città della Siria) ci vedrà assumere il ruolo di mercanti in viaggio per affari. Tutto ruota al giocare carte azione e pianificare attentamente la propria strategia.

Riuscirà Suchy a soddisfarmi anche questa volta?

Rock Hard 1977

Ideato da Jackie Fox (membro della rock band degli anni ’70 “The Runaways”), Rock Hard 1977 ci porta nei panni di un musicista emergente che, in nove round, ovvero in 9 mesi dovrà aumentare la propria reputazione, scrivere canzoni, ottenere bonus di produzione e pubblicità, ottenere accordi discografici suonare ai concerti , guadagnare fama e diventare il miglior nuovo artista dell’anno! Edito da Devir è uno dei suoi pochi giochi dipendenti dalla lingua, speriamo in una localizzazione!

Saltfjord

Autori: Kristian Amundsen Østby, Eilif Svensson | Giocatori: 1-4 | Durata: 45-90 | Età: 14+ | Editore: Aporta Games

Dopo Revive, l’autore sembra portarci un altro titolo super interessante. Saltfjord reimplementa il vecchio Santa Maria, ridesegnandone alcune meccaniche, espandendolo e forse aggiungendo qualcosa che lo rende leggermente più complesso. Le meccaniche a cui andremo incontro sono quelle della gestione dadi (presa, come detto, dal suo predecessore), commercio e creazione di nuove tecnologie. La caratteristica che me lo ha fatto inserire in questa lista è la variabilità, come ad esempio le abilità speciali e le tessere disponibili per il punteggio finale. Poi, ci sono i dadi: che altro si può volere di più?

Tea Garden

Devo essere sincera, l’elemento che mi ha attirato in questo gioco è stata la leggera somiglianza nell’ambientazione con Chai. Anche qui avremo foglie di tè come risorse, ma naturalmente ci troviamo davanti un gioco con meccaniche più complesse. Dovremo costruirci il nostro mazzo, posizionare i lavoratori e gestire le risorse, e produrre tè verde e nero, che sarà anche la moneta del gioco. La cosa che trovo più intrigante è che il valore delle foglie verdi diminuisce a ogni round, mentre quello delle foglie nere aumenta; questa meccanica che richiede di trovare il giusto equilibrio tra le risorse sembra essere davvero interessante.

World Order

Dagli stessi autori di Hegemony arriva World Order. Ero molto indecisa se inserirlo in questa lista, Hegemony sicuramente è un giocone che mi aveva particolarmente colpito: un gioco complesso, asimmetrico, unico nel suo genere. World Order è una una versione “semplificata”, resta da vedere se renderlo più accessibile abbia intaccato la bellezza del suo predecessore. Sicuramente lo terrò d’occhio, spero di non rimanere delusa!

Una piccola menzione a 7 Empires nuova opera di Mac Gerdts di cui però si sa davvero poco: i giocatori lotteranno per il controllo dei più grandi imperi antichi Gran Bretagna, Regno di Francia, Regno di Prussia, Impero russo, Impero asburgico, Impero ottomano e Regno di Spagna. Conoscendo i titoli dell’autore ho grandi aspettative spero solo che in due giri bene!

Non sono poi un’amante delle espansioni quindi non mi sono informata ma sicuramente recuperò quella di White Castle, ovvero Matcha, che aggiungerà una nuova area al tabellone, già i miei occhi sono a cuoricino.

I titoli di cui ho già parlato o che già conoscete per le importanti campagne Kickstarter e Gamefound ma che meritano una menzione sono: