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Giochi Atipici – Flamecraft

Flamecraft è un gioco competitivo per 1-5 giocatori edito da Cardboard Alchemy e portato in Italia da Lucky Duck Games. Uscito da un’ottima campagna kickstarter, non è sicuramente un gioco recente, in Italia è arrivato nel 2022, ma essendo riuscita a provarlo solo adesso voglio dire la mia.

Già durante la campagna Kickstarter, Flamecraft mi aveva attirato e, arrivato nei negozi, è entrato subito in libreria. In realtà ammetto che è rimasto sullo scaffale, a prendere polvere con il cellophane, un po’ di tempo, non perché non volessi intavolarlo, ma perché ho aspettato di recuperare le risorse della versione Deluxe, quelle in legno per intenderci. Un gioco così colorato, bello esteticamente, meritava assolutamente delle risorse sagomate invece di quelle in cartone.

Sia chiaro, nulla da ridire sulla versione base, il tappetino è in neoprene, le carte sono di un’ottima finitura, le pedine dei giocatori sono sagomate e il cartone delle monete e delle risorse è resistente. Come ho fatto io, a parte è possibile acquistare le risorse sagomate in legno, un altro colore di draghetto per i giocatori, le monete in metallo e anche le miniature dei draghi. Premetto che non è facile trovarli, per le risorse ci ho messo due anni! Bisogna dire però che i componenti Deluxe danno un tocco grafico a un gioco che già di base merita tantissimo.

Le illustrazioni di Sandara Tang sono stupende, sono la prima cosa che attira subito l’occhio. Con quello stile delicato e cartoonesco, l’artista riesce a rendere vive le singole scene e i draghetti che ne fanno parte.

L’interno della scatola non ha dei veri e propri inserti ma ha un vano per il playtmat e degli spazi che riescono a tenere perfettamente in ordine tutto il contenuto.

Arriviamo all’ergonomia: non è il punto forte del gioco. Il tabellone occupa tutto il tavolo nel vero senso della parola (in un tavolo rettangolare standard ho avuto difficoltà a farlo stare tutto). 

L’ambientazione è davvero carina e puccettosa, i draghetti saranno artigiani, panettieri, fabbri, erboristi, gioiellieri, tutti intenti a forgiare una gran varietà di merci gustose o utili. Il dettaglio dei nomi dei vari negozi e dei draghi mette in risalto la cura nei dettagli che è stata posta nella creazione di questo gioco, una caratteristica che amo particolarmente e che rende ancora più piacevole il nostro hobby. Al tavolo abbiamo riso mezz’ora per Patatrizio, draghetto intento nel cuocere delle patate che andava a visitare il negozio Mac Dragon’s. 

Il setup, nonostante i diversi elementi è veloce anche se è un po’ macchinosa la creazione del mazzo dei negozi. Il regolamento, invece, non mi è sembrato esaustivo, durante la partita verrà consultato varie volte per cercare di delucidare alcuni dubbi su carte non del tutto chiare, ma le incertezze vi posso affermare che permangono. Però approvo la suddivisione dei vari argomenti con pagine di colore diverso in base al tema trattato.

Ci troviamo davanti a un gioco di piazzamento lavoratori e gestione risorse, meccaniche che mi conquistano sempre. Il gameplay è semplice e lineare, dovremo muoverci nella città cercando di raccogliere le giuste risorse per incantare i negozi e ottenere punti. Le azioni possibili infatti sono solo due: raccogliere e incantare. Ad aiutarci ad ottenere più punti ci saranno anche i Draghi Eleganti (carte obiettivo), che ci permetteranno di aumentare il nostro punteggio sia durante, sia alla fine della partita (Sempre se riuscite a capire la descrizione per ottenerli :P).

Il gioco cerca anche di dare una leggera asimmetria con i Draghi aiutante, che si possono introdurre dopo la prima partita (ma a mio parere anche se siete alla prima partita potete inserirli tranquillamente). Questi draghi danno un’abilità un’unica a ciascun giocatore, ma niente di così stravolgente da rendere il gioco realmente asimmetrico, anche perché è un’abilità che può essere usata una sola volta durante la partita. All’interno della scatola, poi, troverete due mazzi incantesimo, uno viola più semplice e uno dorato leggermente più complesso. Purtroppo neanche quest’ultimo rende la partita realmente complessa, infatti il gioco per i miei gusti ha un enorme difetto: è largo! Davvero largo! Durante la partita sono riuscita a fare tutto senza troppi impedimenti, non ho trovato nessuna fatica nell’incantare i negozi e ottenere punti. Forse qualche Drago Elegante ha delle abilità più complesse ma niente di infattibile. Quando ho visto il gioco con tutte quelle carte con nome diverso speravo di trovare diversa varietà, che ammetto che al setup non manca, ma per quanto riguarda le carte sono rimasta parecchio delusa. I draghi dello stesso tipo hanno tutti la stessa abilità (esempio quelli che fanno il pane ti fanno pescare un nuovo drago o quelli che fanno diamanti ti danno tre risorse diverse) insomma ti ritroverai a fare sempre le stesse azioni. 

In conclusione? Flamecraft per quanto abbia tutte le caratteristiche perfette per me (ottima grafica, ottima ambientazione, materiali eccellenti) ha un gameplay che non è entrato nel mio cuore come mi aspettavo. Ho aspettato due anni per godermelo a pieno con i giusti elementi che potessero rendergli giustizia, e avevo grandi aspettative che non sono state soddisfatte del tutto. Però una cosa devo chiarirla il gioco è validissimo, è un ottimo introduttivo e anche quei giocatori che masticano già qualche conoscenza del gioco da tavolo moderno possono apprezzarlo. È lineare senza troppi fronzoli, e può portare a fare dei bei ragionamenti per fare l’azione nel momento giusto stando anche attenti a cosa fa l’avversario. Vi è anche una leggera interazione ma non così presente da rendere il gioco “più vivo”. Poi, la fortuna nella pesca dei Draghi Eleganti rende il gioco caratterizzato anche da una leggera alea. Resterà in collezione, perché ammetto che la bellezza dal punto di vista grafico è disarmante, ad alcuni miei amici piacerà sicuramente, e qualche partita ogni tanto la farò volentieri, ma non fa per me. Ormai negli anni i giochi stretti, dove devo lottare per ottenere quello che voglio, hanno fatto breccia nel mio cuore, se forse lo avessi aperto quando l’ho acquistato sarebbe stato più adatto a me e mi avrebbe conquistato, col senno di poi chissà…

Volete sapere cosa ne pensa Francesco “The Doctor”? Ecco il link al suo articolo, di un paio di anni fa.

Trovate Flamecraft e una montagna di altri giochi in un negozio incantato: MagicMerchant.it

Sono un’Atipica Nerd appassionata di giochi da tavolo. Lettrice accanita e amante di serie tv. Pensandoci sono una Nerd a tutti gli effetti!