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Giochi Atipici – Everdell Farshore

Il mondo di Everdell torna con una veste nuova e un’ambientazione completamente diversa: la costa! Farshore riprende le meccaniche di Everdell, piazzamento lavoratori, gestione risorse e tableau building, e le rinnova aggiungendo alcune novità davvero interessanti.

Asmodee Italia, che ringrazio per avermi gentilmente omaggiato la copia, porta in Italia Farshore, che si sposta dalle verdi vallate della radura di Everdell a una vibrante ambientazione costiera, con fari, porti e piccole comunità marittime. Gli animali del gioco base lasciano spazio a creature più adatte alla vita marina, come gabbiani, granchi e lontre, mantenendo il tono fiabesco e accogliente. Naturalmente, come nel predecessore, anche in questo caso l’ambientazione è solo un bellissimo contorno, se cercate un gioco ambientato non siete nel luogo giusto.

La qualità dei materiali resta eccezionale: niente da ridire. Sono stata piacevolmente colpita dalle alghe, che ad un primo impatto, e dalle foto, mi sembravano di plastica rigida (proprio quella di bassa qualità) invece anch’esse hanno un finish morbido; le ancore, invece, mi hanno ricordato i ciondoli che usavo per fare braccialetti e collane durante il mio periodo artistico, non le ho apprezzate moltissimo.

Le illustrazioni sono dettagliate e le carte splendidamente realizzate da Jacqui Davis, anche se io continuo a preferire lo stile di Andrew Bosley delle immagini di Everdell classico. Gli inserti sono belli e funzionali: rimettere tutto nella scatola è un vero piacere, tuttavia si ripresenta un problema già noto in Everdell: se lì avevamo l’albero di cartone, qui abbiamo il faro che dovrà essere smontato per essere riposto nella scatola, rischiando di rovinarsi nel tempo. Nonostante sia più piccolo dell’albero, l’ho trovato molto più scomodo: mentre le fronde dell’albero permettevano di sostenere gli elementi senza farli cadere, i piani del faro sono troppo piccoli e basta un minimo movimento perché tutto cada. Dopo la prima partita, ho preferito non montarlo più!

Un punto a favore di Farshore è il regolamento, decisamente più chiaro rispetto a quello di Everdell. Fin da subito risolve quei dubbi che tutti abbiamo avuto alla prima partita del gioco originale; inoltre, ho apprezzato molto la pagina finale con il regolamento riassunto, perfetta per chi ha già familiarità con Everdell e vuole evitare di rileggere tutto. Davvero un’ottima idea!

Ma passiamo al gameplay.

Come nel gioco originale, ogni giocatore gestisce una colonia di animali che deve espandere la propria città attraverso il piazzamento lavoratori e la costruzione di edifici, ma troviamo piccole novità che rendono Farshore più interessante. Una delle principali novità è l’introduzione del sistema del vento, che influenza il movimento delle navi e ci permette di ottenere tesori (risorse jolly) e punti vittoria; il vento cambia ogni round e può fornire bonus o ostacolare alcune strategie, costringendo i giocatori ad adattarsi.

La meccanica delle navi che avanzano è davvero interessante e rende la partita più dinamica rispetto all’originale. Chi ha già giocato a Everdell e si approccia a Farshore potrebbe inizialmente vederlo come un gioco molto simile e affrontarlo con un approccio schematico, rischiando di trascurare le nuove meccaniche, tuttavia sono fondamentali per il gameplay: non vanno sottovalutate: un movimento della nave, per esempio, potrebbe fornire una risorsa jolly proprio nel momento giusto!

Il sistema di cambio stagione rimane pressoché uguale, ma con alcune modifiche che impattano maggiormente il ritmo di gioco. Le carte di Farshore, rispetto a quelle di Everdell, sono molto più chiare e non lasciano spazio a dubbi. Inoltre, in quelle che richiamano il predecessore, i piccoli quesiti vengono risolti direttamente sulla carta, rendendo il gioco più accessibile anche per i neofiti. Eccellente anche l’idea di impilare le carte uguali quando viene rifornita la baia, in modo da avere più variabilità nel mercato. Può diventare un’ottima house rule nel vecchio Everdell per movimentare un po’ il mazzo.

Non ho trovato molto piacevole la sostituzione degli eventi con le mappe che diventano dei moltiplicatori delle stesse, trovavo gli eventi di Everdell più difficili da soddisfare (a volte impossibili, ammettiamolo, se non uscivano le carte giuste) ma più sfidanti. Le porticine del classico, poi, vengono sostituite dalle ancore, che non richiedono due carte specifiche bensì carte appartenenti alla stessa “famiglia” (esempio le carte verdi), ne avremo tre per tutta la partita e dovremo scegliere con cura quando usarle.

 Questa versione stand-alone di Everdell sembra voler introdurre i giocatori alle espansioni, offrendo un assaggio di come sarebbe il gioco base con qualche aggiunta, tuttavia, chi si aspetta un’esperienza completamente nuova potrebbe rimanere deluso: le fondamenta restano molto simili a Everdell, e chi non ha apprezzato il gioco originale difficilmente cambierà idea con questa edizione.

La scalabilità resta invariata, gira bene sia in 2 che in 4 giocatori, con un’ottima rigiocabilità grazie alla varietà delle carte e ai cambiamenti nel vento. In modalità solitaria, le sfide sono ben strutturate, rendendolo una scelta interessante anche per chi gioca spesso da solo.

In conclusione, Everdell Farshore è un eccellente spin-off che conserva tutto il fascino dell’originale, arricchendolo con nuove dinamiche strategiche. Il sistema di navigazione e la gestione del vento rendono l’esperienza più dinamica, ma allo stesso tempo meno intuitiva, soprattutto per chi è abituato alle meccaniche più consolidate di Everdell.

Se amate il gioco originale e cercate un’alternativa con una… ventata di novità, Farshore è una scelta fantastica: offre un’esperienza familiare ma con nuove sfide da affrontare. Badate bene a come vi approcciate a questo gioco, però: come già detto, le nuove meccaniche, se trascurate, possono penalizzarvi pesantemente.

Se non avete mai giocato a Everdell, questa potrebbe essere un’ottima porta d’accesso al suo mondo incantato. Le regole più chiare e alcune semplificazioni rispetto all’originale lo rendono più accessibile, permettendo di immergersi nell’universo di Everdell con un’esperienza fresca e stimolante.

Personalmente, qualche dettaglio, come le illustrazioni, mi fanno preferire il classico Everdell ma penso proprio che Farshore rimarrà in collezione, perché mi piace avere alternative che, pur nella familiarità delle meccaniche, aggiungano quel tocco di cambiamento che di tanto in tanto rende le partite ancora più stimolanti. Una piccola nota dolente: il prezzo, di solito non do troppo peso a questo aspetto, ma 100 pagnotte sono sicuramente una spesa importante ma acquistare Everdell insieme a un’espansione vi porterebbe più o meno sulla stessa cifra. Considerando che Farshore offre fin da subito un’esperienza completa, simile a quella del gioco base più un’espansione, alla fine il prezzo mi sembra giustificato e MagicMerchant.it ci viene in aiuto scontando il prezzo di copertina di Farshore del 15%, ovvero 84,91€. Ho parlato di tempismo in tutto l’articolo… non serve che vi dica di approfittare dello sconto finché dura, vero?

Sono un’Atipica Nerd appassionata di giochi da tavolo. Lettrice accanita e amante di serie tv. Pensandoci sono una Nerd a tutti gli effetti!