Caricamento in corso

Dal diario di un viaggiatore anonimo: AMAZZONIA

Un viaggio nelle profondità della foresta Brasiliana.

“Ed il mare sulle cui coste ero cresciuto ad un tratto mi parve piccolo e limitato dinnanzi alla verde vastità della foresta Brasiliana. Sotto il mio aeroplano c’erano solo alberi, fin dove l’occhio poteva guardare…”


Carta d’identità


Primo impatto: grafica e componenti

Grafica e componenti Amazzonia

Amazzonia si presenta al pubblico con una scatolina compatta che racchiude più di 180 carte e circa 60 token di cartone solido, per lo più semplici segnalini punteggio, fatta eccezione per i 10 meravigliosi token Fauna Selvatica (più belli che utili a dire il vero).
Tutto il comparto grafico è affidato a Vincent Dutrait, un illustratore che di giochi da tavolo ne sa qualcosa (Heat: Pedal to the metal, Lewis & Clark, Glow… per citarne alcuni). Insomma, il gioco attira e cavalca l’onda della tematica naturalistica che negli ultimi anni fa da protagonista nel mondo dei boardgames.
Piccola chicca dal gusto agrodolce, all’interno della scatola le classiche ziplock in plastica sono sostituite da due bustine di carta (tipo quelle del pane, ma in miniatura) , scelta ecologicamente lodevole ma piuttosto scomoda all’atto pratico.


“Amazzonia. Così gli Spagnoli chiamarono questa terra, in omaggio alle donne guerriere che difesero la propria terra natia con un ardore paragonabile a quello delle antiche amazzoni della mitologia greca.”


L’utile e il dilettevole: meccanica e tema

Nell’arco di tre stagioni perseguiremo l’arduo compito di far crescere un’intera foresta, avendo massima cura dell’intero ecosistema pluviale che sopravvive in un perfetto quanto delicato equilibrio. Con una pesca di carte tutt’altro che banale ci cimenteremo in un vero e proprio set collection. Dovremo procurarci i tronchi degli alberi che cresceranno lentamente; le piante dal breve ciclo vitale che deperiranno tra una stagione e l’altra dopo averci conferito i dovuti punti vittoria (o sottratto, nel caso di sovrappopolazioni); gli animali selvatici che sopravvivranno fino al termine della partita donando ulteriori punti vittoria o abilità speciali. Attenzione però, perché non tutte le carte sono positive. Un ecosistema non è composto solo da esseri viventi ma anche dal clima e da eventi esterni come incendi, siccità o malattie.
Nel nostro turno ci confronteremo con tre punti “Nuova crescita”, ciascuno dei quali conterrà un numero variabile di carte coperte. Dopo aver visionato il primo gruppo di carte, dovremo decidere se aggiungerle tutte alla nostra foresta o passare al prossimo punto “Nuova crescita”, confidando in una sorte più favorevole. (In questo caso si aggiunge una carta coperta al luogo rifiutato, arricchendo di fatto il bottino per il prossimo giocatore). Chi rifiuta anche il terzo ed ultimo luogo di crescita dovrà accontentarsi della prima carta pescata dal mazzo coperto. Con un paio di regole ci troveremo ad affrontare un gioco sfidante, con una tematica ben curata e che ben si sposa agli effetti delle singole carte (complice anche il flavor text ricco di curiosità).


“Al mio ritorno passai molte notti insonni. Mi svegliavo di soprassalto, avvolto in un silenzio al quale mi ero disabituato. Nella foresta c’è sempre una scimmia che urla, un uccello che stride, un minaccioso gorgoglio fra le fronde…”


Conclusioni: pro e contro

Coclusioni Amazzonia

Amazzonia regala molto con poco. Con le sue regole semplici da imparare ed un flusso di gioco asciutto, questo gioco nasconde un livello di sfida da non sottovalutare. Bello da vedere come una variopinta rana freccia e pieno di insidie come ogni foresta che si rispetti. Da non dimenticare anche le numerose varianti date dalle carte di livello avanzato che conferiscono a questo piccolo gioiello un’ottima longevità. L’unico neo è la scalabilità: la scatola recita “Gioco per 2 giocatori” e non mente. Apprezzabile lo sforzo di inserire le modalità per 1,3 o 4 giocatori ma, pur rimanendo un gioco godibile in tutte le sue configurazioni, è palese che l’equilibrio perfetto di questo ecosistema sia nel 1vs1.