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Dal diario di un viaggiatore anonimo: WESTERN LEGENDS

Cercare di diventare una nuova leggenda del Far West non è mai stato così divertente!

“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto.”


Carta d’identità


Primo impatto: grafica e componenti

Western legends è davvero un gioco sandbox già all’apertura della scatola. Troviamo l’Emporio da costruire con solido cartone che rimane montato una volta riposto nella scatola, carte di ogni tipo con disegni deliziosi, quasi acquerellati, ingiallite per dare l’effetto vintage.

Le carte sono di diverso formato, dalle piccole per i soldi, equipaggiamento e carte scontro; a quelle di formato standard per le carte poker, personaggio e storia. I disegni sono piccole opere d’arte, personaggi realmente esistiti con un leggero background che ti fa immergere davvero nel selvaggio west.

Miniature per impersonificare cowboy tutte diverse, che però non identificano il personaggio scelto (peccato), ma che ognuno può scegliere liberamente.

Spiace anche per la presenza di una sola miniatura per rappresentare i due diversi personaggi nativi. Completano la grande ricchezza di materiale le plance giocatore doppia faccia per partite con obiettivi personali e non, pepite dorate, due dadi per l’azione miniera, segnalini bestiame, token di legno colorati per i tracciati dei giocatori e indicatore ferite.
Insomma davvero tanta roba che vuole uscire dalla scatola per essere intavolata, ma che non complica né allunga molto il setup iniziale. Tutto spiegato egregiamente nel regolamento, dotato anche di esempi esaustivi e un riassunto delle regole per ogni giocatore che aiuta molto soprattutto nelle prime partite.


“I tipi grossi come te mi piacciono, perché quando cascano fanno tanto rumore”


L’utile e il dilettevole: meccanica e tema

Il turno del giocatore inizia con lo scegliere tra 20 $, due carte poker oppure 10 $ e una carta. Poi potete decidere liberamente cosa fare! L’importante è racimolare tanti Punti Leggenda che vi faranno vincere la partita.

Ho nominato la parola “sandbox”, ma cosa vuol dire? In gergo videoludico diremmo che ci troviamo di fronte ad un gioco Open World. Nel senso che avremo di fronte tantissime possibilità di azioni e potremo agire liberamente. Vuoi andare in Miniera per cercare soldi e pepite (oppure ahimè della inutile ghiaia) da vendere in Banca e infine spendere tutto nel Saloon? Certo, si può fare!

Vuoi essere un cowboy e vendere il Bestiame portandolo alla Stazione dei Treni? Salta in sella!
Oppure ancora, vuoi utilizzare i tuoi soldi per comprare attrezzature e migliorare il tuo equipaggiamento, dalle armi al fidato destriero, oppure per giocare a poker sfidando la sorte? Ma sì, i soldi vanno spesi, no?
Tutto facile, ma nel West la vita era dura, e solo i duri sopravvivevano. Infatti troveremo in giro per la mappa dei banditi che potremo tentare di catturare, ma che ci feriranno, per questo il buon Vecchio Doc potrà guarirci e rimetterci in pista.

Ma se volessi fare il fuorilegge? La scelta è tua ed è anche remunerativa: tra razziare il bestiame, rapinare la banca, o gli altri giocatori, ma attenzione! Lo Sceriffo e i giocatori Marshall ti saranno costantemente alle costole… io ti ho avvisato!

Quindi opterai per Punti Leggenda da fuorilegge facili ed immediati, oppure resisterai fino alla fine della partita come “buono” per racimolare alcuni punti?
Ci sono poi le Carte Storia: una volta che un giocatore nel suo turno compie l’azione indicata potrà collocare un suo segnalino sulla carta Storia, che una volta completata darà dei bonus a chi l’ha svolta e farà muovere lo Sceriffo dove vorremo. Esatto: proprio verso il nostro caro avversario fuorilegge!
Insomma credo che abbiate già capito solo da questo lungo preambolo che il gioco è vastissimo; senza contare che stiamo parlando solamente del gioco base!

Sono infatti presenti altre espansioni che permettono l’aggiunta di personaggi, carte storie, carte evento, carte equipaggiamento, nuove città da esplorare, nuove possibili azioni. Insomma non avrete mai una partita uguale all’altra.


“Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi.”


Conclusioni: luci e ombre

Western legends si presenta come un gioco ostico, al primo impatto, dovuto alle tante possibilità presenti; ma dopo il primo turno di gioco sentirete che la partita scorre via velocemente. L’ambientazione si sente, non è solo appiccicata alle meccaniche; i materiali e la scelta delle illustrazioni sono azzeccate ed evocative.

Le espansioni aumentano ancor di più la vastità di questo mondo in scatola e sinceramente consiglierei l’acquisto quantomeno di Ante-Up.
Forse esiste un metodo più sicuro di altri per accumulare velocemente punti leggenda, ma non credo che questo renda il gioco squilibrato o limiti la libertà di scelta. D’altra parte non sono nemmeno tentato di farlo durante la partita, anzi la bellezza sta proprio nella varietà e nell’esplorazione del West.

Concludo dicendo che il gioco rende e dà il meglio di sé con tanti giocatori al tavolo, perché aumenta l’interazione e rende le vaste praterie più strette, ma anche in soli 2/3 giocatori risulta un piccolo gioiello.
Insomma il mio giudizio è totalmente positivo e non vedo l’ora di cavalcare di nuovo sul mio fidato destriero Furia oppure sul piccolo, ma forte mulo Ruggine!

“- La tua faccia somiglia a quella di uno che vale 2000 dollari.
– Già ma… tu non somigli a quello che li incassa…”