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Devir: piccole scatole, grandi giochi. 3 Ring Circus

Oggi voglio iniziare a parlarvi dei giochi di una casa editrice che ha fatto molto parlare di sé negli ultimi anni, pubblicando una serie di titoli con scatole compatte, prezzi vantaggiosi e giochi di qualità. Sto parlando della Devir, che ha pubblicato e portato anche in Italia moltissimi giochi interessanti, che sono andati sold out in brevissimo tempo.

Sicuramente state pensando a The Red Cathedral e al più recente The White Castle, acclamato come uno dei migliori giochi del 2023. Ebbene no, non vi parlerò di questi due titoli, ma di altri due giochi magari meno noti, ma che hanno riscosso comunque un ottimo successo: 3 Ring Circus e Bamboo.

In questo articolo, nello specifico, vi parlerò di 3 Ring Circus,  gioco di un duo di autori tutto italiano, pubblicato nel 2023. Temo di essermi dilungata troppo nella spiegazione del gioco, quindi se volete sapere direttamente cosa mi è piaciuto potete saltare la spiegazione e andare alla fine dell’articolo!

3 Ring Circus in una riga: Autori: Remo Conzadori, Fabio Lopiano | Artista: Edu Valls | Giocatori: 1-4 | Durata: 45-75 | Età: 12+ | Editori: Devir, KOSMOS

La meccanica in breve: 3 Ring Circus è un gioco di tableau/engine building e set collection, abbinati ad un sistema di movimento su mappa e maggioranze.

Un po’ di lore (che significa la storia, l’ambientazione, lo scenario che fa da sfondo al gioco).

Dato che mi accusano spesso di dare poco spazio alla lore quando spiego un gioco, stavolta parto proprio da qui.  In 3 Ring Circus impersoniamo i direttori di piccoli circhi a tre piste della fine del diciannovesimo secolo, che girano  per gli Stati Uniti d’America tentando di conquistare più fama (ovvero punti) degli altri, cercando di restare al passo con la carovana del celebre Circo Barnum. Questa attraversa le città in direzione opposta alla nostra e, quando avrà terminato il suo tour, decreterà la fine della partita. Dovremo ingaggiare gli artisti più prestigiosi, per esibirci nelle grandi città, ma per farlo dovremo anche guadagnare i soldi necessari per scritturarli, organizzando spettacoli anche nei piccoli paesi. Il tutto tenendo presente che la carovana di Barnum si sposterà ogni volta che noi o i nostri avversari ci esibiremo.

I materiali

I materiali del gioco sono molto belli, secondo me: i tendoni di legno colorati sono deliziosi (a dire il vero sono la prima cosa che ha catturato la mia attenzione e mi ha fatto venire voglia di scoprire qualcosa di più sul gioco) e le illustrazioni delle carte, dall’aria un po’ vintage, si accordano bene con l’epoca in cui è ambientato. Il gioco in sé è indipendente dalla lingua e nella scatola il regolamento è in ben 5 lingue, consentendo di stampare una sola edizione del gioco per paesi diversi, il che secondo me è un’ottima scelta.

Come si gioca

Le regole sembrano piuttosto semplici perché le azioni possibili sono soltanto due: spostarsi ed organizzare uno spettacolo (entrambe le parti dell’azione sono necessarie, non è possibile spostarsi senza organizzare uno spettacolo), o ingaggiare un nuovo artista. Tuttavia, il posizionamento degli artisti e l’organizzazione degli spettacoli hanno una serie di regole aggiuntive che alzano il livello di complessità del titolo.

Vediamole insieme (e non dico “brevemente” perché già so che non riuscirò ad essere breve).

Ciascun giocatore dovrà gestire una plancia, divisa in tre righe orizzontali (le tre piste del proprio circo) sulla quale compaiono simboli che attribuiscono benefici in maniera diversa: alcuni, potranno essere sfruttati finché visibili, mentre altri si attiveranno una volta coperti con una carta artista.

Azione ingaggiare un artista

Ci sono due tipi di carte artista: quelle con il retro blu, denominate carte denaro, che rappresentano sia artisti “minori” da aggiungere al proprio spettacolo sia la valuta del gioco (dollari), e quelle con il retro rosso, denominate carte biglietto, che rappresentano gli artisti più prestigiosi (e costosi) che forniranno punti a fine partita e sono, inoltre, indispensabili per esibirsi nelle grandi città. Ogni carta, ha anche uno specifico effetto riportato in basso.

Gli artisti delle carte denaro forniscono piedistalli che servono ad accrescere il prestigio del circo; normalmente, forniscono un piedistallo, più uno aggiuntivo per ciascun artista del tipo (colore) indicato che li segue nella riga. Gli artisti delle carte biglietto, invece, forniscono punti vittoria in relazione a quelli della tipologia indicata presenti sulla stessa riga o sulla plancia. Possono anche fornire simboli dollaro aggiuntivi o piedistalli.

Gli artisti possono essere scritturati pagandoli in dollari quindi, per le carte blu (le carte denaro, appunto) si dovrà, decidere se utilizzarle come moneta o come artisti da scritturare. Queste carte hanno un valore compreso tra uno e cinque; le carte di valore da 1 a 4 sono anche artisti (clown, piccoli animali, maghi e cavallerizzi), mentre le carte di valore 5 sono carte che possono essere utilizzate soltanto come valuta, oppure attivandone l’effetto immediato indicato nella parte inferiore della carta.

Le carte biglietto rappresentano tre diverse categorie di artisti: animali (arancioni), acrobati (lilla) e speciali (azzurri); ciascuno ha un valore, riportato in alto a sinistra, che rappresenta anche il costo in dollari da pagare per scritturarli.

Le carte biglietto non possono essere usate per pagare altri artisti. Gli artisti, su ciascuna delle tre piste, dovranno essere posizionati in ordine di valore crescente. Una volta posizionato il primo artista, i successivi saranno giocati alla sua destra o alla sua sinistra (facendo scorrere le altre carte verso destra) a seconda che abbiano un valore superiore o inferiore. I bonus di posizionamento sono dinamici, nel senso che si attivano anche dopo che la carta è stata piazzata, quando si verificano le condizioni richieste.

Azione organizzare uno spettacolo.

Per organizzare uno spettacolo, i giocatori iniziano muovendosi sul tabellone di un numero massimo di spazi pari al numero di simboli treno visibili sulla propria plancia. Nel movimento, si saltano tutte le località in cui è già presente un tendone (o in cui non è possibile esibirsi, come vedremo più avanti).

Gli spettacoli possono essere organizzati in piccoli paesi, città medie e grandi città.

Ciascun piccolo paese può ospitare un solo spettacolo. Le città medie hanno degli artisti preferiti, che forniscono un bonus temporaneo di piedistalli, e forniscono punti vittoria o carte biglietto in base al numero di piedistalli posseduto dal giocatore. Gli spazi corrispondenti al numero di piedistalli sono esclusivi, pertanto il giocatore successivo che si esibirà in quella città, se dovesse avere lo stesso numero di piedistalli, dovrà collocarsi sullo spazio inferire, guadagnando ricompense minori. Le grandi città richiedono un artista specifico, di tipologia e valore indicato sulla relativa carta. Nell’immagine sotto, esibirsi a New York richiederà un artista speciale azzurro di valore 13. Inoltre, forniscono punti aggiuntivi se si hanno determinati tipi di artisti alla sinistra e alla destra del protagonista richiesto.

Dopo ogni spettacolo, la carovana di Barnum si muove, in senso antiorario. Quando Barnum raggiunge una grande città, si attiva un conteggio di punti in base alle maggioranze conquistate dai giocatori nella relativa regione. Quando Barnum ritornerà alla città di partenza, la partita avrà termine.

Due regole che meritano un chiarimento

Durante le prime partite, ci sono sorti un paio di dubbi che non hanno trovato risposta nel regolamento. Consultando i forum di Board Game Geek, ho scoperto che gli autori hanno fornito dei chiarimenti, che condivido con voi.

1) Nel movimento, le carovane devono saltare qualsiasi città nella quale non possono organizzare uno spettacolo; questo vuol dire che vanno saltati sia i piccoli paesi già occupati da un tendone, sia le città medie o grandi nelle quali il giocatore si sia già esibito, poiché anche in queste città ogni giocatore potrà organizzare un unico spettacolo (e quindi piazzare un solo tendone). Potranno essere saltate anche le città grandi nelle quali il giocatore non possa esibirsi, perché privo dell’artista richiesto. Secondo quanto specificato dall’autore, Fabio Lopiano, il giocatore dovrà saltare qualsiasi località nella quale non gli sia possibile esibirsi. In questo modo, anche con un solo movimento disponibile, il giocatore potrà sempre raggiungere una località nella quale sia in grado di organizzare uno spettacolo.

2) Se un giocatore si ritrova “bloccato”, perché non ha a disposizione tendoni per organizzare uno spettacolo, né artisti da scritturare (perché non ha carte in mano, o non ha il denaro necessario per giocarle), dovrà prendere una carta denaro e concludere il suo turno. Dopo di che Barnum si sposterà, come se il giocatore avesse organizzato uno spettacolo. Questa regola evita che si creino situazioni di stallo verso la fine della partita, quando i tendoni iniziano a scarseggiare e Barnum non è ancora arrivato a destinazione.

Interazione e scalabilità

Il gioco scala benissimo, perché al variare del numero dei giocatori, alcune aree del tabellone verranno coperte, mantenendo invariato il bilanciamento relativo al numero di città disponibili per esibirsi, e al numero di spostamenti che dovrà fare Barnum per determinare la fine della partita. In due giocatori, verranno piazzati alcuni tendoni di un terzo giocatore fantasma, che serviranno unicamente ai fini del computo delle maggioranze.

L’interazione è abbastanza presente. I giocatori competeranno per accaparrarsi le carte del mercato, per gli spazi sulle città medie e grandi, per le maggioranze nelle regioni. C’è anche una componente di maggioranze sulle esibizioni nelle città che può attribuire un bel vantaggio in termini di punti.

Il fatto che l’avanzamento della carovana di Barnum determini il timing del gioco implica che i giocatori possano influenzare il calcolo di una maggioranza, o la durata della partita, organizzando o meno spettacoli.

Perché mi è piaciuto

La mescolanza di meccaniche rende questo titolo diverso da altri giochi di set collection e tableau building. Il sistema di maggioranze accresce l’interazione e la competizione tra i giocatori.

Bisogna costantemente trovare il giusto equilibrio tra le uniche due azioni possibili nelle loro diverse configurazioni. Occorre scritturare artisti di minor valore per aumentare i piedistalli, che a loro volta ci garantiscono il miglior posizionamento nelle città medie; occorre scritturare artisti più prestigiosi, per guadagnare più punti vittoria, ma anche per poter organizzare spettacoli nelle grandi città; occorre assicurarsi il miglior posizionamento nelle città medie, ma nel contempo occorre esibirsi nelle città piccole per guadagnare i soldi necessari a reclutare gli artisti, oltre che per assicurarsi le maggioranze. Infine, bisogna tener conto del fatto che, ad ogni esibizione, la carovana di Barnum avanza, avvicinando sempre di più il conteggio delle maggioranze e la conclusione della partita.

Sulla propria plancia personale, occorre giocare più artisti su ogni pista (riga), per massimizzare le città grandi e gli scoring di posizionamento, ma bisogna anche completare le colonne per poter giocare le carte popcorn (carte punteggio di fine partita). Durante la mia prima partita, avevo lavorato per massimizzare il punteggio della mia carta obiettivo, da cui avrei ricavato dieci punti, ma la partita è finita senza che sia riuscita a giocarla!

Occorre tenere sempre d’occhio le azioni degli altri giocatori e l’avanzamento della carovana di Barnum, mentre si lavora per ottimizzare la propria plancia, dalla quale si possono ricavare molti punti vittoria, in base al posizionamento degli artisti. Infine, è necessario un continuo adattamento alle condizioni determinate dagli altri giocatori.

Non ho ancora fatto abbastanza partite da giudicarne la longevità, ma le diverse forme di interazione tra i giocatori offrono secondo me sufficiente varietà alle partite da renderlo abbastanza longevo.

Nel complesso, a me il gioco è piaciuto molto, l’ho intavolato più volte in pochi giorni ed è piaciuto anche ai miei compagni di tavolo.

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