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Un’avventura di dadi e vetrate colorate: Sagrada Mastri Artigiani

Come fare a spiegare perché mi è piaciuto un gioco legacy senza fare spoiler e senza rivelare troppo, ma al contempo facendovi capire quali elementi ho trovato interessanti? Sarà una bella sfida, ma spero di riuscirci!

Cos’è un gioco legacy

Prima di iniziare, per chi non lo sapesse, spiego cosa si intende per gioco legacy: come indicato anche nel regolamento, un gioco legacy si articola in una campagna che evolve di partita in partita. Nel corso della campagna, si introdurranno nuove regole e nuovi componenti, mentre alcuni dei componenti iniziali saranno rimpiazzati, modificati in modo permanente (tramite adesivi) o, in alcuni casi, distrutti (e lo so, è una sofferenza, ma fa parte dell’esperienza!).

Sagrada Mastri Artigiani in una riga: Autori: Adrian Adamescu, Daryl Andrews | Artista: Peter Wocken | Giocatori: 2-4 | Durata: 45-60 | Età: 13+ | Editori: Floodgate Games, Matagot; Cranio Creations.

Le meccaniche in breve: Sagrada Mastri Artigiani è un gioco a scenari di selezione e piazzamento dadi in versione roll and write… o meglio roll, write and colour!

I materiali

I materiali, almeno quelli che possono essere svelati in quanto noti già dalla confezione, sono 4 diari, una confezione di matite colorate, 1 temperino, 1 plancia cattedrale, delle scatole in cui riporre carte, alcune buste sigillate, il regolamento, un sacchetto e, naturalmente, i dadi.

Nella confezione (forse un po’ troppo grande rispetto al contenuto, quantomeno in termini di profondità… ma magari ci sono delle ragioni per queste dimensioni che non ho ancora scoperto) è presente anche un blocco di vetrate da utilizzare una volta terminata la campagna. A differenza di altri legacy, alla fine della campagna non avremo una personale versione di Sagrada, ma il pacchetto delle vetrate ci consentirà di rigiocare ancora, con tutte le nuove regole che avremo sbloccato nel corso della campagna. Peraltro, vi faccio notare che il blocco si chiama “pacchetto vetrate 1”… quindi, magari, l’idea è di renderne disponibili altri in seguito.

Tutti i materiali sono di buona qualità. I dadi sono soltanto dieci, due per ciascun colore; sono più grandi di quelli del gioco originale, con bei colori vividi. Sia sui dadi che sulle vetrate, nelle caselle già colorate (che rappresentano un vincolo di posizionamento) sono state utilizzate delle trame che consentono anche ai daltonici di distinguere i colori.

Panoramica del gioco

In ciascuna partita a Sagrada Mastri Artigiani saremo chiamati a completare una vetrata, seguendo gli obiettivi e i criteri che verranno svelati all’inizio di ogni partita, leggendo la carta introduttiva. La vetrata verrà completata nell’arco di 12 round, in ciascuno dei quali ogni giocatore sceglierà, alternandosi nei turni, un totale di due dadi tra quelli disponibili sulla plancia cattedrale.

Una volta scelto un dado, il giocatore deciderà dove piazzarlo nella propria vetrata, rispettando tutti i vincoli di posizionamento, sia quelli standard, presenti anche nel Sagrada originale (due numeri o colori uguali non possono mai trovarsi ortogonalmente adiacenti), sia eventuali vincoli dettati dalle regole speciali della partita. Quindi, utilizzando i colori in dotazione, colorerà lo spazio scelto del colore del dado e vi scriverà il relativo valore (secondo un sistema roll, write and colour).

Se in qualsiasi momento un giocatore dovesse accorgersi di aver violato una delle restrizioni di piazzamento, dovrà barrare con una “X” la relativa casella, che non potrà più essere considerata ai fini del conteggio degli obiettivi e comporterà una penalità di un punto a fine partita.

Prima che gridiate allo spoiler! preciso che tutto quanto mostrato sopra è visibile sul retro della scatola, quindi non ho svelato nulla che non fosse già noto!

Cosa ne penso

Io adoro tutti i giochi legacy, come pure i giochi a campagna. Ho giocato tutte le stagioni di Pandemic Legacy (magari ve ne parlerò), ma anche giochi come Fiabe di Stoffa, Wonderbook, Le Leggende di Andor, il Signore degli Anelli Viaggi nella Terra di Mezzo. Insomma, mi piace moltissimo portare avanti un’avventura e adoro anche le sorprese che riservano i giochi legacy. Non mi disturba neppure l’idea che i giochi legacy si esauriscano dopo un certo numero di partite, perché secondo me l’esperienza che regalano vale il costo della scatola.

Inoltre, mi piace anche… colorare! Lo so che sembra un passatempo da bambini, ma negli ultimi anni si è molto diffusa la moda dei libri da colorare per adulti raffiguranti mandala, giardini fioriti, o altri soggetti ricchi di dettagli. Si dice che colorare sia un’attività rilassante e, sinceramente, io trovo che sia vero. Ho iniziato quando mia figlia era più piccola, per farle compagnia mentre disegnava e lo trovo un passatempo rilassante.

Infine, come forse avrò scritto in qualche altro articolo (perdonatemi, a volte temo di ripetermi), amo molto giocare con mia figlia a tutti i giochi in stile puzzle game, che stimolano le abilità logiche.

Per tutti questi motivi, non potevo lasciarmi sfuggire questa versione di Sagrada, legacy e con elementi di roll and write! E dopo tanta attesa (il gioco è arrivato in Italia in ritardo rispetto alla data prevista originariamente), finalmente l’ho potuto provare, grazie alla Cranio Creations che me ne ha fornito una copia. E mi è piaciuto tantissimo, anzi mi sta piacendo, visto che non ho ancora terminato la campagna.

Ho iniziato la campagna insieme alla mia dodicenne non appena abbiamo ricevuto il gioco (per fortuna è arrivato di venerdì, giusto in tempo per il weekend!) e in due giorni abbiamo fatto quattro partite. Ne avremmo fatte anche di più, ma, avendo curato di colorare le vetrate decorative presenti in ogni pagina, le partite ci hanno preso più tempo del necessario!

Inoltre, non volevamo che il gioco terminasse troppo presto, perché so già che ci mancherà quando sarà finito. Comunque, al momento ho giocato solo quattro partite, ma penso siano sufficienti per darvi le mie impressioni fino a questo punto.

Sagrada Mastri Artigiani è un gioco legacy a campagna che punta più sulla variabilità degli obiettivi e sulla scoperta di nuovi elementi, che sulla storia. Le parti narrative sono presenti, ma non si tratta di testi particolarmente lunghi, quindi, se cercate un legacy con una prevalente componente narrativa, questo gioco non fa per voi. Se invece vi diverte scoprire ad ogni partita qualcosa di nuovo, allora questo è il gioco giusto per voi.

Una delle critiche che comunemente vengono mosse ai puzzle game è che possano diventare ripetitivi. Con Sagrada legacy (anzi, Sagrada Mastri Artigiani) non si avvertirà questo problema, perché ad ogni partita scopriremo elementi nuovi, nuove regole, nuove condizioni di vittoria.

Come dicevo, fino ad ora abbiamo giocato quattro partite. Ebbene, senza rivelarvi nulla, posso però dirvi che ogni partita ci è sembrata completamente diversa. Cambiando obiettivi e restrizioni di piazzamento (e altri elementi che non posso rivelarvi), le partite cambiano moltissimo, imponendoci continuamente di ripensare le nostre strategie e modificare prospettiva. Certo, si tratta pur sempre di Sagrada, ma ogni volta è un Sagrada un po’ diverso.

Se la prima partita ci ha ricordato tantissimo il Sudoku (il popolare gioco enigmistico in cui in ogni riga e colonna bisogna collocare numeri da 1 a 9 senza ripetizioni), le successive hanno posto condizioni completamente differenti, lasciandoci alquanto spiazzate. Trattandosi di giochi che impegnano le abilità logiche, cambiare di volta in volta il tipo di logica richiesto nel piazzamento dei dadi rende la sfida sempre nuova ed interessante.

I diversi strumenti che avremo a disposizione (ancora una volta non sto rivelando nulla di più di quanto mostrato sul retro della scatola) ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi, a mitigare la sfortuna nel draft dei dadi o a massimizzare i nostri punteggi.

Come dicevo sopra, io e mia figlia ci siamo divertite a colorare le vetrate decorative presenti in ogni pagina del diario, attorno all’area di gioco. Secondo me, dedicare un po’ di tempo a colorare questi disegni fa parte dell’esperienza di gioco e credo che chi si limitasse a giocare la singola vetrata senza prestare attenzione al contorno si perderebbe qualcosa. Certo, se siete nemici giurati dei pastelli, non vi importerà nulla di colorare i decori… ma, in quel caso, probabilmente non apprezzereste nemmeno il gioco.

Forse qualcuno rimpiangerà la marea di dadini (piccini) del Sagrada originale, altri, invece, accoglieranno con gioia il cambiamento; mi riferisco a tutti quelli che si innervosivano con il gioco base quando, nel piazzare un dado sulla propria plancia, se ne ruotava accidentalmente uno vicino, finendo per scombinare la vetrata e rischiando di infrangere inavvertitamente le restrizioni di piazzamento (confessatelo, almeno una volta sarà successo anche a voi)!

In conclusione (giuro che adesso concludo!)

A me personalmente questa versione roll and write di Sagrada è piaciuta moltissimo. L’ho trovata fresca e divertente. Anche le componenti legacy mi sono piaciute; apprezzo l’effetto sorpresa che riservano le buste sigillate e le carte storia; non mi dispiace troppo modificare in modo permanente elementi di gioco (ci sono un sacco di adesivi da attaccare!). Visto quanto mi sto divertendo, forse dieci partite mi sembreranno troppo poche, ma per fortuna al termine dell’avventura mi resterà da giocare il pacchetto delle vetrate. E spero che vengano pubblicate delle espansioni.

L’unica vera critica che non posso esimermi dal fare riguarda la scelta di includere nella confezione un solo set di matite colorate, che devono essere passate tra i giocatori!

Considerato che parte dell’esperienza, almeno secondo me, consiste anche nel dedicarsi a colorare le vetrate decorative poste attorno all’area di gioco, magari mentre si attende il proprio turno, sarebbe stato molto più sensato fornire un set di matite a ciascun giocatore.

Peraltro, se guardate l’inserto che vi ho mostrato sopra, noterete che nello spazio dedicato alle matite avrebbero potuto tranquillamente starci 4 set, uno per giocatore.  Quindi trovo proprio irragionevole averne incluso soltanto uno. Chissà, magari c’è una spiegazione che devo ancora scoprire…

Se vi siete lasciati contagiare dal mio entusiasmo, trovate Sagrada Maestri Artigiani su MagicMerchant.it