Lo spacciagiochi – Next Station London
Preparatevi a collegare Londra con quattro linee di metropolitana in questo coloratissimo gioco flip and write.
Ho comprato Next Station London per arrivare al trasporto gratis su MagicMerchant.it un sacco di tempo fa, ed è rimasto sullo scaffale dei titoli da provare da allora, fino a qualche sera fa.
Next Station London in sintesi
Autore: Matthew Dunstan | Artista: Maxime Morin | Giocatori: 1-4 | Durata: 25-30 | Età: 8+ | Editori: Blue Orange \ Ghenos Games.
La scatolina (il gioco è molto compatto) di Next Station London contiene il regolamento in sette lingue, tra cui l’italiano, ma il gioco è completamente indipendente dalla lingua, quindi potete riporre sul fondo della scatola i sei regolamenti che non utilizzerete e preparatevi a leggere diverse pagine, ma non fatevi intimorire perché il gioco è veramente molto, molto accessibile.
Menzione speciale alla chiusura magnetica, che apprezzo parecchio.
Il gioco è un flip and write, ovvero una variante del genere roll and write dove si tirano dadi e si scrive con una matita su un foglio o con un pennarello cancellabile su una plancetta. Nei flip and write si voltano carte invece di lanciare dadi.

Nella scatola
- Un blocchetto con la mappa di Londra
- 4 matite colorate: viola, blu, rosa e verde
- 11 carte fermata
- 5 carte Obiettivo Comune
- 4 carte Potere Matita
Tutto qui, come vi dicevo, il gioco è molto compatto.
Preparazione
La preparazione varia leggermente a seconda del numero di persone al tavolo, ma il succo è sempre che giocherete quattro round, ognuno con una matita diversa in mano.
Prendete un foglio dal blocchetto, mescolate le 11 carte fermata, girate la prima e si parte!

La partita
Ogni round dura dai 5 ai 10 turni, questo perché le carte fermata sono di due tipologie, quando verrà rivelata la quinta carta con il bordo rosa il round avrà termine. Chi ha fatto attenzione si chiederà perché 10 se le carte sono 11, mettete una puntina mentale qui, ci torno tra poco.
Innanzi tutto dovete valutare da dove partire. All’inizio del round partirete dalla fermata con il colore della matita che avete in mano. Nel disegno qui sopra vedrete quella verde (triangolo) e quella rossa (cerchio) sopra il Tamigi, mentre quelle viola (quadrato) e azzurra (pentagono) al di sotto. Questo è l’inizio della vostra linea, a partire dalla seconda Carta Fermata, potrete invece partire da uno degli estremi della linea.
Ogni carta fermata riporta un simbolo (triangolo, cerchio, quadrato, pentagono), stabilito il punto di partenza, dovete trovare un punto di arrivo che riporti lo stesso simbolo, seguendo una delle linee tratteggiate che si diparte dalla stazione di partenza.

Tutto chiaro finora? Giriamo una carta, colleghiamo una stazione con il simbolo indicato sulla carta. Non ci sono stazioni con quel simbolo? Ahia, peccato, si ignorerà quella carta e si traccerà una riga in meno!
Esistono alcune carte speciali, un paio di jolly (valgono per qualsiasi icona) e lo Scambio Ferroviario. Quando (se) viene voltata la carta Scambio Ferroviario, girate immediatamente un’altra carta, potete partire da qualsiasi punto della vostra linea per colorare una tratta che estende la vostra linea: d’ora in poi avrete tre punti da cui partire per continuare a disegnarla. Non sottovalutate questo elemento, può essere molto importante.
Il punteggio
Alla fine del quarto round, tracciata quindi la quarta linea della nostra metropolitana, la partita ha termine e si calcolano i punti. Ogni linea ha un punteggio proprio e ma anche l’intera rete concorre a generare punti. Il grosso dei punti è dato dalla moltiplicazione numero di stazioni collegate in uno dei quartieri (avete notato le righe gialle?), a cui si sommano il numero di passaggi sotto il Tamigi. Punti aggiuntivi sono conferiti dai monumenti che avremo toccato (stazioni con la “corona” tutto attorno) e dal numero di stazioni multi-linea, ovvero quelle interessate dal passaggio di più di una linea colorata.

Moduli aggiuntivi
Dopo un paio di partite in modalità base a Next Station London, probabilmente vorrete provare i moduli aggiuntivi, quel pizzico di curry o noce moscata… o anche tutt’e due a tempo, se vi piacciono.
- Obiettivi comuni: voltate due carte Obiettivo Comune, a fine partita otterrete 10 punti se riuscirete a soddisfarli. Ho trovato molto interessante questo modulo perché aiuta a dare un indirizzo alla partita. Io consiglio di usarlo sin da subito, vi sentirete meno spaesati e avrete un’idea più chiara di cosa fare.
- Potere Matita: ogni matita viene associata a una di queste carte, le potrete usare una volta sola, dovrete cercare di sfruttare al meglio, per ogni colore, il potere associato. Anche quelli che sembrano meno interessanti, usati al momento giusto, hanno il loro perché.

In conclusione
Next Station London mi è piaciuto molto, per diversi motivi, che ora cerco di esporvi.
Innanzi tutto sono un fan dei flip and write: a differenza del lancio del dado, avere un mazzetto di carte ti dà più controllo sul gioco, non che annulli la casualità, non avrebbe alcun senso, ma abbassa di molto la possibilità di partite noiose, gioco volentieri anche ai roll and write, ma preferisco le certe.

Quando sono arrivato in fondo al regolamento ho capito che l’impressione che mi aveva dato inizialmente, era sbagliata. Non è immediato ritrovare le cose nel regolamento, l’ordine logico non mi ha entusiasmato, però il gioco è veramente lineare, io dubito avrete perplessità giocando, tutto fila liscio come l’olio.
Ha anche la modalità solitario, che è un modo gentile per dire che si può giocare anche in 4, ma ogni persona gioca per sé. Che dobbiate passare la matita a chi siede accanto a voi o che la posiate sul tavolo, poco cambia. Si sta insieme, si gioca da soli, per parafrasare uno dei mantra di Lost. Se la cosa vi urta, lasciate perdere questo gioco, se invece vi diverte confrontare a posteriori le reti della metropolitana, allora non esitate oltre. Notate che non potrete avere due foglietti uguali, ogni persona parte da una stazione differente, che la sequenza di carte sia condivisa, non ha alcun impatto sull’originalità del vostro gioco.
Per me è un “sì”, sono arrivato a fare anche tre partite di fila e non vedo l’ora di provare gli altri capitoli della saga, Next Station Tokyo e Next Station Paris. (Spoiler)
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