Spotlight – il gioco da tavolo per piccoli (e grandi) investigatori
Oggi vi parlo di una novità presentata a Essen da Horrible Guild, la casa italiana capace di stupirci sempre con gimmick (in italiano li chiameremo “stratagemmi”) molto divertenti. Spotlight il gioco in cui, con le vostre “analogiche” torce, dovrete scovare i personaggi in una tanto oscura quanto stupenda e affollata mappa.
Il gioco in breve

Autori: Hjalmar Hach, Lorenzo Silva | Artista: Giulia Ghigini | Giocatori: 1-5 | Durata: 15 | Età: 6+ | Editori: Horrible Guild
Spotlight è un gioco cooperativo in cui, in un tempo prestabilito, ogni giocatore dovrà identificare una certa figura in una complessa e bellissima immagine grafica. Per complicare ulteriormente la ricerca, il disegno è sostanzialmente tutto oscurato a meno di un piccolo cerchio di luce (lo spotlight appunto) prodotto dalla nostra torcia.
Come si gioca
Il gioco si svolge in 5 turni, in ognuno dei quali si sceglie una carta casuale e, nel tempo di una clessidra, i giocatori cercano di identificare quante volte appare il soggetto della carta sulla propria mappa. Per farlo dovranno muovere la torcia in ogni sua area ma attenzione, la figura potrebbe essere in diverse posizioni e, a volte, anche parzialmente nascosta.
Al termine della clessidra i giocatori dovranno stimare quante volte appare quella figura nella propria illustrazione (il numerò è ovviamente uguale per ogni giocatore anche se le illustrazioni sono diverse). A questo punto ogni giocatore rivela la scelta fatta: se è inferiore al numero esatto (scritto dietro la carta) avanza di un certo numero di passi sul tracciato, se è uguale ha un passo extra come premio e se invece è superiore ha sballato e quindi resterà fermo.

In seguito viene fatta avanzare la luna, un segnalino che sul tracciato era partito 5 passi indietro. Il suo avanzamento dipende dal numero di lune sul retro della carta e dal risultato mostrato da un dado che viene lanciato in questa fase. Ogni volta che la luna raggiunge o supera un giocatore bisogna capovolgere un Token Rush.
La partita termina immediatamente e si è sconfitti se si deve capovolgere un Token Rush ma non ne restano più di disponibili oppure dopo 5 turni di gioco. Se non si è stati sconfitti dopo 5 turni è possibile determinare il punteggio della partita sommando i Token Rush rimasti visibili e il numero di spazi vuoti tra la luna e il giocatore più arretrato.

La più importante regola, e di fatto l’unica, di cooperazione dei giocatori è quella per cui il giocatore più avanti sul tracciato, 1 volta per turno, può indietreggiare di uno spazio per far avanzare il giocatore più arretrato.
Il regolamento offre, poi, alcune varianti per modificare la difficoltà del gioco, e una modalità competitiva… ma per queste si lascia l’approfondimento al piacere dei lettori, il regolamento è disponibile sul sito della horrible guild.
Cosa ne penso
I giochi Horrible Guild si distinguono sempre per materiali e meccaniche di gioco particolari e innovativi. Anche in questo gioco i materiali sono ottimi e perfettamente funzionali, le grandi e ricche illustrazioni rendono piacevole e impegnativa la ricerca con la torcia “magica”. Lo spazio per riporre i componenti una volta assemblati è un po’ sacrificato ma, se incastrate bene tutto non avrete problemi; inoltre, sfruttare la scatola come tabellone non è di certo una novità ma è sempre molto comodo.
Il gioco include 60 carte e 5 plance su cui effettuare le ricerche e, visto che si usano 5 carte a partita, se ne fate un uso intensivo potrebbe succedere che vi capiti la stessa carta ma, se cambiate a ogni partita le plance, non dovreste avere problemi di rigiocabilità.

Il gioco è indicato dai 6 anni in su, io ci ho giocato molto con mia figlia di 6 anni e l’ho provato anche con mia nipote, sempre di 6 anni, e il target è corretto. Ovviamente però non è detto che sia adatto a tutti i bambini in quanto richiede di stare qualche minuto concentrato su un’illustrazione muovendo la torcia con la mano, e per alcuni bambini potrebbe risultare poco attrattiva come attività.
Da un primo sguardo alle regole poteva sembrare un gioco palesemente competitivo ma credo che, soprattutto se giocato con bambini, la scelta del cooperativo sia stata giusta perché anche se qualche giocatore fa più fatica nel gioco la meccanica di dover “scappare insieme” risulta più appagante.

La ricerca di particolari su una illustrazione non è una novità in sé (vedi Micro Macro) ad eccezione dell’espediente della torcia ma, a parer mio, la perla di questo gioco è ciò che viene dopo: i giocatori, infatti, devono stimare il numero di figure quindi io potrei aver visto 3 figure uguali e azzardare un 7 perché so di essere sbadato oppure averne viste 5 e dire 5 perché so (o penso) di essere stato molto preciso; questa meccanica mette il giocatore nella situazione di dover valutare il proprio lavoro e stimare l’errore, e questa cosa la fa fare con leggerezza a un bambino di 6 anni! Più è alto il numero stimato e più il proprio segnalino avanzerà sul tracciato, quindi c’è anche una piccola componente di azzardo nello stimare quantità un po’ alte proprio per cercare di avanzare di più senza sballare.
Il gioco è poi adatto a tutte le età e, modificando il livello di difficoltà, risulterà impegnativo anche per gli adulti. Inoltre è un cooperativo che non soffre del rischio di avere un alpha player visto che la ricerca e la stima sono fatti in autonomia.

Infine il gioco si spiega in 5 minuti e una partita ne dura 15, quindi un gioco perfetto per tutte le occasioni, dalla pausa pranzo in ufficio alla “dai ti prego, una partita prima di andare a scuola” dopo colazione (in questo caso meglio fare solo 1 turno).
Il gioco per ora non è edito in italiano ma, ad esclusione del regolamento, è indipendente dalla lingua e potete acquistarlo sul sito dell’editore.