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The Green Player presenta Carpe Diem – Guida all’acquisto

Carpe diem: valutate l’acquisto di questo ottimo titolo? Ecco alcuni consigli per scegliere tra le diverse versioni.

Da circa un mesetto ho aggiunto alla mia collezione Carpe Diem. Non è un gioco di recente pubblicazione: ha già 3 anni di vita ed è insolito che io non abbia comprato tempo zero un gioco da tavolo del mio autore preferito. Vi spiego perché.

Carpe Diem – Il gioco in breve

Carpe Diem è un gioco di piazzamento tessere di Stefan Feld per 2-4 giocatori, della durata di circa 45-75 minuti, edito da Ravensburger con il brand Alea. Durante la partita, i giocatori ricoprono il ruolo di influenti patrizi, impegnati nel miglioramento dei distretti sotto la loro influenza, assicurando la prosperità degli stessi tramite la costruzione di edifici e prendendosi cura dei relativi paesaggi circostanti. Quello che in gergo viene definita una “insalata di punti”, dove, chi ne realizza il maggior numero, è il vincitore.

Carpe Die Distretto tessere gioco ravensburger

Inizia il racconto

Carpe Diem viene pubblicato nel 2018. Premettendo che i giochi della linea Alea solitamente arrivano con un po’ di ritardo in Italia e che non sono acquistabili immediatamente con molta facilità, inizio ad interessarmene sfruttando il web, leggendo i primi pareri dall’estero. Parto con un forte interesse (ripeto, parliamo del mio autore preferito), ma fortemente scottato dagli ultimi due lavori di Stefan: L’Oracolo di Delphi (2016) e Merlin (2017), entrambi decisamente sottotono.

Cercando di comprendere se e come acquistarlo, passano mesi e, avendo prenotato un viaggio per Essen Spiel 2019, decido di valutare l’acquisto in tale sede. Arrivo in fiera e la scena è la seguente: lo vedo sul bancone di un espositore e mi fiondo. Prendo la scatola in mano, quando alcuni ragazzi dietro di me mi segnalano che è l’unica copia in vendita di quella bancarella e che ne stanno già valutando loro l’acquisto. Al che chiedo il perché della loro indecisione e mi raccontano che non sanno se quella che hanno lì, davanti a loro, è la prima o la seconda edizione del gioco.

Ebbene sì, perché, nonostante la brevissima vita di questo titolo, scopro che Alea ha immesso sul mercato una nuova edizione. Il che mi ferma nuovamente. Voglio capirne di più.

Carpe Diem first edition

Prima e seconda edizione: le differenze

Le mie ricerche fanno emergere che, oltre ad un leggero miglioramento grafico tra i due indistinguibili retro delle diverse tipologie di tessere (due tonalità di verde “differente” per cui alcuni utenti su BGG suggeriscono di intervenire con un po’ di fai-da-te), c’è un grande cambiamento: la scomparsa della “stella”.

fonte: regolamento del gioco, prima edizione

Una scelta che fa discutere la community, fatta dall’editore per rendere “più semplice” agli occhi dei giocatori il meccanismo di movimento del patrizio sul tabellone, che perplime Feld stesso, ma che di fatto non cambia assolutamente il gameplay.

fonte: BoardGameGeek

Le fondamenta di teoria dei grafi apprese durante l’università, rendono immediato notare che non c’è differenza, ma penso sia comprensibile a tutti con un minimo sforzo: mentre con la vecchia configurazione il movimento possibile del Patrizio verso il nuovo spazio avviene in direzione dei due spazi opposti, nella nuova configurazione avviene verso i due adiacenti, ma di fatto quantità di nodi (gli spazi), distanza tra essi e numero di archi (i collegamenti tra loro) sono perfettamente identici.

Insomma, la variazione a me è piaciuta, ma qualora siate affascinati dalla forma precedente, sappiate che è solo un inganno per la vostra mente.

Voglio acquistare la seconda edizione. Almeno credo.

Effettivamente mi convinco che vorrei la seconda edizione, ma in fase di acquisto sui più disparati store online è complicato comprendere quale edizione si stia acquistando. Cerco l’occasione per acquistare con precisione chirurgica la versione corretta e, nel mentre… Sorpresa! Viene annunciata la terza edizione.

La terza edizione: cosa cambia?

Questa versione porta diverse novità. Carpe Diem arriva con una nuova scatola: bella, bianca ed elegante. Soprattutto, identificabile come versione differente!!! Motivazione? Un cambio in casa Alea: nel 2019 viene interrotta la vecchia linea delle big box, per lanciarne una nuova.

Carpe Diem third edition

La grafica del gioco è notevolmente rinnovata, sia nell’iconografia, sia nella realizzazione degli edifici.

Il regolamento viene notevolmente raffinato e localizzato in italiano (anche se nella confezione il regolamento in italiano è di una versione precedente rispetto a quello inglese, rendendolo, di fatto, poco utile).

Regolamento carpe diem

Il retro delle tessere ora è realmente distinguibile. In un caso sono bianche, nell’altro sono nere. (Alleluia!)

Le plance distretto ora sono simmetriche (quindi tutti i giocatori posizionano di fatto i segnalini pergamena nelle stesse posizioni di partenza. Forse per ulteriore semplificazione?).

Questa edizione, ad ogni modo, mi convince. Signori, abbiamo un vincitore!

Habemus Carpe Diem

Arriva il gioco, lo provo, mi piace. Tanta attesa, ma ne è valsa la pena. Il gioco ha un regolamento in fin dei conti abbastanza semplice e allo stesso tempo un’ottima profondità e rigiocabilità. Qui arriverebbe la parte in cui vi consiglio l’acquisto di questa edizione e storia finita qui. E invece… Non proprio. Dopo qualche giorno, scopro che c’è una piccola differenza in questa edizione che mi lascia perplesso.

Il mistero della cornice

Ogni giocatore durante la partita riceve quattro elementi componibili con incastro, che compongono una cornice che circonda le plance distretto. Sempre su BGG, alcuni utenti notano che c’è probabilmente un errore in questa edizione. Nella precedente, i diversi obiettivi cornice sono presenti in egual numero tra tutte le cornici della scatola (3 per ogni tipo di panorama). In questa edizione, una cornice presenta misteriosamente un vigneto al posto di un giardino (quindi abbiamo 4 vigneti e 2 giardini). Errore? Variazione di regolamento? Propenderei francamente per la prima e se venisse confermato poco male visto che, nel peggiore dei casi, sarebbe risolvibile con una stampa e un po’ di colla, ma ad ora non c’è una dichiarazione in merito da parte della casa editrice.

cornice errata carpe diem
Il secondo obiettivo di questa tessera mostra un vigneto: sarà effettivamente un errore di stampa?

Come procederà la vicenda? Quante altre edizioni del gioco verranno stampate? Troppe domande, alle quali non so ancora rispondere. Nell’attesa, corro a farmi una partita a Carpe Diem.