Lo spacciagiochi – Secret Identity
Anche oggi vi parlo di un gioco da serata di capodanno, un po’ in ritardo, ne convengo. Secret Identity è un gioco che metterà a dura prova la vostra capacità di sintesi.
Secret Identity sulla carta mi pareva interessante, ma limitatamente. Mi aspettavo una cosa un po’ già vista, anche se condita diversamente, tuttavia è bastata la prima serata per ricredermi. In Secret Identity dovremo cercare di far indovinare la nostra identità segreta, appunto, ma per farlo potremo usare solo alcune icone, tenendo a mente che dovremo farci bastare la dotazione di carte per tutta la partita!
Secret Identity in una riga
Autori: Johan Benvenuto, Alexandre Droit, Kévin Jost, Bertrand Roux | Artista: Alain Boyer | Giocatori: 3-8 | Durata: 20-40 | Età: 10+ | Editore: Little Rocket Games
Sicuramente Little Rocket avrà pubblicato anche giochi non esaltanti, ma è l’eccezione che conferma la regola del loro fiuto notevole e questo titolo è l’ennesima conferma di questo fiuto. Avete presente quei giochi che generano aneddoti di cui parlate con gli amici a distanza di mesi? Secret Identity è uno di questi.
Nella scatola
La scatola è la prima sorpresa. Scatola 23×23, un po’ più grande di quelle di Patchwork o 7 Wonders Duel, per capirsi, ed è molto più pesante di quello che mi aspettassi.
All’interno troviamo:
- Plancetta centrale
- 8 “casseforti” personali, in cartoncino
- 64 chiavi personali (in 8 colori diversi), in cartoncino
- 8 chiavi mistero, in cartoncino
- 90 micro carte icona (ognuna rappresenta 2 icone per lato, 4 icone per carta)
- 8 segnalini segnapunti
- 8 segnalini “+30 punti”
- 150 carte personaggio (double face, totale 300 personaggi)
Preparazione
Ponete la plancia sul tavolo, negli spazi numerati da 1 a 8 ponete le carte personaggio. Accertatevi che tutti i personaggi siano conosciuti dai presenti, andiamo da Michael Jackson a Pacman, passando per Angela Merkel: la gamma è molto ampia.
Prendete una plancia cassaforte e le chiavi del relativo colore, posizionate il vostro segnalino colorato sul segnapunti, pescate le carte icona e siete pronti a partire.
Sul tavolo ci sono 8 chiavi mistero (dorate, con i lati squadrati), prendetene una e guardatene il numero sul lato nascosto, dopodiché inseritela nella vostra cassaforte.
Il numero sulla chiave va da 1 a 8 e indica uno degli otto personaggi indicati dalle carte sul tavolo, questa è la vostra identità segreta e dovrete farla indovinare a più persone possibile, usando il minor numero di icone possibile.
Le carte icona riportano 4 icone in totale, potete girarle a testa in giù o sull’altra faccia, queste carte icona (di dimensioni molto, molto compatte) possono essere inserite in una taschina della vostra cassaforte in corrispondenza di una delle luci rosse (negano il concetto dell’icona) o verdi (l’icona rappresenta un tratto del personaggio). Potete usare al massimo 3 icone per round, è meglio usarne il meno possibile, per conservarle per i round successivi, ma al contempo dovete essere sicuri di veicolare il messaggio giusto, possono esserci personaggi con tratti comuni: una corona può indicare sia Elvis, sia Re Artù. Un cerchio nero può farci pensare a Stephen Hawking o a Martin Luther King, per cui bisogna integrare, se possibile, con altre icone.
Tutti possiedono un set di chiavette numerate da 1 a 8, una volta che si ritiene di aver individuato il personaggio indicato da un set di icone, si prende la cassaforte e si inserisce la propria chiavetta al suo interno. Quando ogni cassaforte è “completa”, è il momento della verità: si abbassa lo sportellino delle casseforti e si controlla chi ha indovinato e chi no, raffrontando la prima chiave (quella dorata con i bordi squadrati)
Nella foto qui sopra, una pistola sul lato negativo, un pallino nero e un mirino sul lato positivo… nonviolenza, nero e il mirino… beh, se siete fan degli U2 vi verrà subito in mente “Early morning, April 5th, a shot rings out in the Memphis Sky…” (link) e, senza esitazione metterete la chiavetta n. 3 nella cassaforte rossa.
In questo caso chi ha inserito la chiave grigia non ha colto gli indizi, mentre azzurro, giallo e rosa fanno un punto e rosso ne fa tre (uno per ogni chiave esatta).
Ripetete la cosa quattro volte e chi ha più punti alla fine del quarto round ha vinto.
Conclusioni
Il gioco è molto semplice, ma quando non si hanno in mano icone adatte al proprio personaggio, allora bisogna iniziare a giocare su elucubrazioni come quella della prima foto: montagna sul lato negativo indica Jack di Titanic. Cosa avrà voluto dire? Che Jack, spoiler, è finito in fondo al mare? Che una montagna (di ghiaccio) ha avuto un impatto (ehm) negativo sulla vita di Jack? Poco importa, il messaggio ha suscitato grande ilarità in chi lo ha colto.
Dopo un certo numero di partite, vi renderete conto che i personaggi sono davvero molti, ma capiterà che si ripetano, tuttavia avrete in mano un set di icone diverso dalla volta precedente e i ragionamenti da fare non avranno nulla in comune con quelli precedenti. Non vi basta? Prendete carta e penna e aggiungete personaggi da indovinare, il limite è solo la fantasia.
I materiali sono molto, molto buoni, anche qui vale l’assioma di Splendor che dice che un gioco può essere bello quanto vuoi, ma se abbini dei materiali di un certo livello diventa più bello.
Vi ricorda tanto Concept? Sì, ha dei tratti comuni, il pubblico a cui si rivolge è molto simile, ma ho trovato Secret Identity più compatto, meno dispersivo. Mentre Concept diventa più un’attività di gruppo, qui la struttura del gioco è più definita, i punti vittoria vi importeranno relativamente, ma il senso di competizione è più presente. Come unica nota negativa (a parte un’icona stampata al contrario, dettaglio quasi irrilevante) c’è la durata: tra elucubrazioni e discussioni il gioco dura un po’ più di quanto indicato sulla scatola, non è un grosso demerito, ma non aspettatevi il solito party game da 20′.
Trovate Secret Identity a meno di 30€ su MagicMerchant.it, per me è ampiamente promosso.
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