Il walzer del Moscerino – Maple Valley
Tra le novità in uscita a breve, c’è anche Maple Valley, un delizioso gioco ambientato nel mondo di Creature Comforts, già arrivato tra le mani dei sostenitori della campagna Kickstarter.
La prima pagina del regolamento ci dice che il nostro compito è essere i cuccioli che recheranno più gioia alla sagra di primavera! Devo aggiungere altro? Come si può non amare questo gioco? Nel mio caso, queste premesse, unite agli splendidi componenti e alle bellissime illustrazioni, sono bastate per conquistarmi già dalla campagna Kickstarter.
Ho ricevuto il gioco da pochi giorni e, dopo aver fatto qualche partita, vi espongo le mie impressioni.
Maple Valley in una riga
Autore: Roberta Taylor | Artista: Shawna J.C. Tenney | Giocatori: 1-5 | Durata: 45-75 | Età: 8+ | Editor
La neve si è sciolta e l’annuale sagra primaverile di Maple Valley si terrà stasera! Tu e gli altri piccoli avete il compito di setacciare la foresta alla ricerca di tutto ciò che serve per questo evento. Al sopraggiungere del tramonto, quale sarà l’animaletto avventuroso che porterà più gioia alle celebrazioni di quest’anno? Ambientato nel delizioso mondo di Creature Comforts, Maple Valley è un gioco in cui si percorrono sentieri, si trovano amici e si celebrano nuovi inizi!
Panoramica
Il gioco è ambientato nel tenero e colorato mondo di Creature Comforts (portato in Italia qualche anno fa da Little Rocket Games) e ciò induce, inevitabilmente, a cercare analogie e differenze tra i due giochi, anche per capire se val la pena averli entrambi in collezione. Per me la risposta è “Sì!”, ma io ho una particolare predilezione per questo genere di giochi e ho anche una figlia che mi fornisce la scusa per acquistarli e l’occasione per giocarci.
Inizialmente, ho avuto l’impressione che i giochi fossero molto simili; l’ambientazione è la medesima ed il fulcro di entrambi i titoli è la raccolta di risorse, utili per giocare carte con cui fare punti vittoria. Ma questo è un tema comune a moltissimi giochi e le somiglianze con Creature Comforts finiscono qui (come mi ha fatto notare la mia dodicenne, che fin da subito li ha definiti diversissimi, elencandomi puntualmente tutte le differenze tra i due).
Volendo semplificare, si può dire che Creature Comforts è un gioco di piazzamento lavoratori e piazzamento dadi (alcuni dei quali di valore ignoto) finalizzato alla raccolta di risorse, utili per giocare carte (carte confort, di formato rettangolare, e carte miglioramento, quadrate).
Maple Valley, invece, è un gioco di raccolta risorse tramite movimento su mappa, con una componente blanda di deck building, derivante dalla necessità di ingaggiare nuovi amici animali che ci aiutino a percorrere i sentieri del bosco, ciascuno dei quali ha un’abilità speciale che ne differenzia gli effetti.
La partita
Le carte giocate, chiamate carte preparativo, oltre a fornire punti vittoria (che aumentano se riusciamo a giocare carte che si combinino bene tra loro), ci consentono di contribuire all’organizzazione delle varie feste che si terranno alla sagra di primavera.
Le feste sono delle carte, con tema variabile (lo scambio dei regali, la parata, il falò…), munite di spazi contraddistinti da simboli che identificano un certo tipo di preparativo (cibo, musica, arte…). Il numero di spazi disponibili varia in relazione al numero di giocatori. I giocatori, dopo aver completato un preparativo, possono piazzare una loro zampina sullo spazio del tipo corrispondente disponibile su una delle tre carte festa. Quando la carta verrà completata, se ne attiverà l’effetto riportato in basso, che implica un beneficio per tutti i giocatori, con un ulteriore bonus per chi ha completato la carta. Inoltre, a fine partita, la presenza sulle carte festa assicurerà punti vittoria bonus a chi ha la maggioranza e al secondo classificato, mentre tutti guadagneranno comunque un punto vittoria per ciascuna zampina che siano riusciti a collocare.
Considerazioni
Il numero limitato degli spazi disponibili crea una interessante competizione tra i giocatori (e dunque aumenta il livello di interazione, rispetto al predecessore Creature Comforts), che cercheranno di accaparrarsi la maggioranza su una o più delle tre carte festa in gioco. La competizione, però, non è mai aggressiva, perché tutti bene o male guadagneranno qualcosa. Sicuramente, tutti si affretteranno per piazzare in maggior numero possibile di cubetti perché gli spazi finiscono davvero presto, almeno nella nostra esperienza, in due e tre giocatori.
A mio parere, il gioco risulta molto ben tematizzato e le azioni si accordano con l’ambientazione: si ingaggiano piccoli amici che perlustrino il bosco alla ricerca delle risorse più utili per organizzare una splendida festa, ci si reca negli avamposti per effettuare scambi e il ciclo solare influirà sul numero delle risorse che riusciremo a raccogliere. Anche i diversi animaletti disponibili percorrono sentieri che si adattano alle loro caratteristiche. Lungo la strada, può capitare di imbattersi in delle piccole curiosità (ciottoli a forma di cuore, scarabei e stelle alpine), che offriremo a nuovi amici al villaggio per farci aiutare nella raccolta.
Il gioco è un family game, del resto la casa editrice che lo ha pubblicato si chiama KTBG, acronimo per Kids Table Board Gaming. Per il suo target, il gioco è assolutamente ben congegnato. Non è difficile (ma non è banale né scontato) e si può giocare tranquillamente con bambini e ragazzi, che risultano in grado di giocare in modo competitivo, consentendo a tutti, adulti e ragazzi, di divertirsi al tavolo. Io l’ho giocato con mia figlia, dodicenne, e lo abbiamo utilizzato per introdurre una sua amica (assoluta neofita, che non ha mai giocato a nulla che vada oltre i soliti classici disponibili nella grande distribuzione) al mondo dei giochi da tavolo. Il gioco si è rivelato perfetto per questo scopo, l’amica ha capito e padroneggiato facilmente le poche regole, si è divertita moltissimo e, al termine, della partita ha chiesto di farne subito un’altra. Anche i giocatori con più esperienza lo potranno apprezzare, a patto che si lascino catturare anche dal tema e dall’ambientazione, perché il gioco non manca di idee interessanti.
Il movimento su mappa, che può sembrare banale, acquisisce un livello di profondità maggiore grazie alla necessità di utilizzare, per muoverci, i nostri amici animaletti, che, tuttavia, possono percorrere soltanto un tipo di sentiero (fluviale, roccioso o boschivo). Siamo agevolati nel movimento dal nostro amico iniziale, che può percorrere tutti i tipi di sentiero (ma sempre un solo tipo per movimento) e dai token mappa, che fungono da jolly per estendere il movimento ad un singolo tratto di un diverso colore. Ma i token mappa si possono reperire, solitamente, in un unico luogo sul tabellone, a meno che non vi siano in gioco carte avamposto (che rappresentano elementi variabili sul tabellone) che consentano di ottenerle scambiando altre merci. Anche il reclutamento di nuovi amici può essere fatto in un singolo luogo, il villaggio, collocato al limite inferiore della mappa. Sarà, dunque, necessario pianificare bene il proprio movimento per non rischiare di restare bloccati, specie nella zona centrale e in quella superiore del tabellone.
Questo sistema di movimento si è rivelato molto divertente ed io stessa, che inizialmente avevo giocato senza preoccuparmi più di tanto di pianificare le mie mosse, mi sono trovata, a causa della mancanza di token mappa, a “sprecare” qualche turno per l’impossibilità di recarmi nel luogo che, invece, mi sarebbe risultato più utile.
Anche l’approvvigionamento delle carte richiede la dovuta attenzione, poiché sul tabellone sono presenti soltanto due luoghi in cui si possono acquisire nuove carte preparativo e, dovendo tener conto degli amici a disposizione nella nostra mano, non sempre sarà facile raggiungere questi luoghi.
Il gioco però, in quanto family game, non è mai punitivo e offre tanti sistemi per bilanciare la situazione tra i giocatori. Ad esempio, ad ogni fine round, ci si assicura che tutti i giocatori abbiano lo stesso numero di carte amico da giocare e, se qualcuno ne ha acquistate di più, gli altri avranno a disposizione delle carte “passeggiata”, che consentono di raccogliere risorse anche senza spostarsi sulla mappa e che saranno scartate alla fine del turno. Anche nelle carte festa, come si è visto, sono previsti benefici per tutti i giocatori.
In conclusione, a me Maple Valley è piaciuto moltissimo e sono contenta di possedere sia questo che il suo predecessore, Creature Comforts. Ancora non so dire quale dei due preferisco, credo che lo scoprirò giocandoli entrambi a breve distanza l’uno dall’altro!
Menzione speciale merita il fantastico organizer GameTrayz, incluso nell’edizione Deluxe, ove trovano posto ben ordinati tutti i componenti del gioco.
Potete pre-ordinare Maple Valleys su MagicMerchant.it per riceverlo il giorno di lancio.
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