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Quel momentaccio brutto – 2 – Quella sporca ultima carta

Secondo capitolo delle avventure di un povero giocatore da tavolo, questa volta epico e leggendario nell’affrontare i pericoli del cibo al tavolo da gioco (e non stiamo parlando della pizza all’ananas di Sorbillo).

Questa mattina vi siete svegliati con una stranissima sensazione addosso. Non sapete esattamente cosa sia e perché vi attanagli tanto, sapete solo che sta lì, si annida in profondità, manco fosse Deep Sea Adventure. Oggi sarà una giornata storta, è certo.

Andate al lavoro con questa nuvoletta sulla testa che non vuole saperne di levarsi ed il vostro umore ne risente non poco, siete così irascibili da rischiare di mettere le mani addosso alla cameriera del bar perché vi ha portato un muffin ai mirtilli invece di quello al cioccolato (non voglio neanche pensare cosa sarebbe potuto succedere se aveste ordinato una brioches e fosse arrivata con un croissant).

Anche sull’autobus avete questo senso di persecuzione e di accerchiamento che vi assale, vi sembra che tutti siano pronti a saltarvi alla carotide come quando siete ad una carta dalla vittoria in Villainous, come se non fosse già abbastanza spiacevole essere ad un tavolo di Villainous.

Fortunatamente questo vi fa pensare che però stasera sarete liberi, andrete in associazione a giocare con i vostri amici, un panino unto, una birra german per un gioco german e tutto il mondo tornerà magicamente al suo posto. Tutto bellissimo. Ma perché questo pensiero vi fa pizzicare il naso?

Fuori dalla finestra vedete un corvo che vi fissa con i suoi occhi neri, chiarissimo ed inequivocabile simbolo di sventura imminente. La vostra vita sta per fare la fine della carriera di Massimo Di Cataldo!

Dopo aver cominciato ad organizzare un viaggio a Lourdes insieme a Will di Stranger Things, arrivate al pub per la serata gioco e vi sembra impossibile essere ancora vivi, vegeti e capaci di ricordare come si scrive Sciait…Shaith… Scjyìt… vabbè, quello prima di Expeditions.

Siete totalmente rinvigoriti. Come è possibile che abbiate avuto certi pensieri? Che abbiate ceduto ad ataviche e ridicole paure? Questa è cosa da plebei, da ignoranti, da pusillanimi, da chi mette il vino rosso in frigorifero o crede che Lancashire sia meglio di Birmingham (pace all’anima vostra)!

Voi siete meglio di così e per dimostrarlo a voi e ai quindici disadattati presenti alla serata sfoderate il kickstarter nuovo fiammante appena appena giunto dalla Corea probabilmente a dorso di ramarro visto il tempo che ci ha messo; per questo gioiellino di componentistica avete ipotecato la casa ed estinto il conto che avevate aperto per l’università di vostro figlio, ma niente può battere la soddisfazione di avere le carte bordate e rifinite in oro e le plance giocatore quintuple layer e le miniature in tufo lavorato a mano.

La sensazione di terrore per un attimo fa ancora capolino quando vedete che al vostro tavolo si siede il famigerato Pocohuntos, chiamato così per la straordinaria capacità di ingurgitare fritto annegato in salsine varie ed avere solo una lontana reminiscenza di come sia fatto un lavandino.

Ma a voi non la si fa! La regola “niente cibo al tavolo da gioco” l’avete fatta aggiungere al codice di Hammurabi e tutti devono attenersi ad essa a meno di incorrere nella stessa punizione inferta dal ristorante giapponese che per primo fece provare le delizie di Pierugo.

Ma si sa, la Fortuna è cieca…

Una borsa per terra. Un piede che inciampa. Una spalla che sbatte contro quella del ragazzo al tavolo a fianco che stava tranquillamente sorseggiando una birroccia giocando a Port Royal…

E basta un secondo per passare da Push your Luck a Push your Bock!

Immagine: Freepik.com

E così un fiume di goloso liquido ambrato si riversa sul vostro giovane amore, lo inonda di luppolo e schiuma come le onde sugli scogli, una marea alcolica inarrestabile ed incontrovertibile, ed il naufragar non vi è poi così dolce in questo mare.

Il vostro gioco assomiglia ora alle Terre del Sud alla fine di quell’episodio de “Gli anelli del potere”, quello che vi ha gasato tantissimo finché non vi siete resi conto che il grande piano secolare di Sauron era costruire gli eleganti canali di Amsterdam e che uno dei migliori cattivi della letteratura e del cinema era in realtà un Ingegnere Idraulico. Devastante.

Non riuscite neanche ad essere infuriati da quanto siete abbattuti, non sentite le inutili parole di scuse del giovane Gavrilo Princip lanciate a voi come un salvagente sul Cervino. Gettate i rimasugli della dote di vostra figlia nel più vicino cestino e ve ne tornate a casa con la morte nel cuore.

Fuori dal pub, il corvo vi schitta sulla spalla.

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