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Ticket to Ride: primo viaggio, la versione per bambini di Ticket to Ride

Ciuff ciuuuuuuf Tutti a bordo! Oggi saliamo sui colorati trenini di Ticket to Ride: Primo Viaggio, il fratello minore del famosissimo Ticket to Ride, per vedere se potrebbe essere il regalo perfetto per vostro figlio/nipote/cuginetto.

Ticket to Ride: Primo Viaggio è una versione semplificata del noto Ticket to Ride, indicata per bambini a partire dai 6 anni ma, come in tutti i giochi per bambini, ho imparato che l’età non è un fattore oggettivo quindi preferisco definire quali sono i requisiti per farvi capire se può fare al caso vostro.

Per i giocatori:

  • non è necessario saper leggere, ogni città è accompagnata da un’immaginetta riconoscibile;
  • è necessario saper contare per contare le carte e i treni;
  • è necessario saper maneggiare una mano di carte, dato che durante la partita ogni giocatore avrà 2 biglietti e potrebbe avere anche 6-7 carte treno (non c’è un vero limite) e quindi è necessario che il giocatore riesca a tenere e scorrere le carte senza troppe difficoltà;
  • è necessario conoscere bene i colori, in caso di daltonismo credo sia molto difficile giocare, seppur non impossibile perché ogni colore ha un simbolo che lo contraddistingue;
  • è necessario saper distinguere bene delle immagini, per poter identificare le città sulla mappa.

Ovviamente sono tutte cose che si possono imparare, ma le ho segnalate perché il gioco potrebbe risultare frustrante per giocatori senza queste capacità.

Come si gioca

In Ticket to Ride: Primo Viaggio vince il primo giocatore che riesce a completare 6 carte Biglietto. Ogni giocatore inizia con 2 carte Biglietto e 4 carte Treno e nel proprio turno potrà decidere se pescare carte treno oppure giocare carte per prendere il controllo di una tratta. Alla fine del proprio turno, nel caso in cui un giocatore avesse completato la tratta indicata su una sua carta Biglietto, lo dichiara e pesca una nuova carta Biglietto. Durante l’intera partita avrete quindi sempre 2 carte Biglietto.

Se il giocatore decide di pescare carte treno ne pesca 2 dalla cima del mazzo: a differenza del fratello maggiore, in questo gioco non c’è il mercatino pubblico delle carte.

Per prendere il controllo di una tratta invece, come in praticamente in tutti i Ticket to Ride, è sufficiente scartare carte Treno in numero e colore pari ai trenini richiesti dalla tratta di cui si vuole prendere il controllo.

Ci sono ancora poche cose da sapere: la carta Locomotiva vale come jolly, ovvero può essere usata per sostituire ogni colore e, se un giocatore collega una qualsiasi delle 3 città dell’est con una delle 3 dell’ovest, riceve un biglietto aggiuntivo che conta per raggiungere i 6 punti che faranno vincere la partita.

Cosa ne penso

Sono due i fattori che mi hanno fatto comprare questo gioco: (1) Ticket to Ride Europa è stato uno dei primi giochi moderni a cui mi sono appassionato e (2) ho una figlia di quasi 6 anni.

Partendo dai materiali possiamo tranquillamente considerarlo perfetto così: un bel tabellone solido, con belle illustrazioni, trenini in plastica un po’ più grandi rispetto al classico Ticket to Ride (ma comunque troppo piccoli per i bambini sotto i 3 anni quindi occhio ai fratellini!), il regolamento sta in 2 facciate e, se sapete già giocare a Ticket to Ride, basta considerare che non c’è l’azione di pescare biglietti, non c’è il mercatino dei treni e non ci sono i punti vittoria, ma per il resto è sostanzialmente uguale.

Dal punto di vista delle meccaniche ho notato che le principali capacità su cui va a lavorare sono:

  • riconoscimento delle illustrazioni: infatti sul biglietto è indicata una tratta e il giocatore deve trovare sulla plancia le stesse illustrazioni;
  • ottimizzazione dei percorsi: ovvero trovare la strada più corta che collega le 2 città;
  • ottimizzazione del percorso, in funzione della plancia: ovvero capire come sfruttare le tratte già realizzate per realizzare i nuovi obiettivi;
  • scelta del biglietto da realizzare prima, in funzione della mano di carte Treno che si posseggono.

Ho giocato principalmente con mia figlia di 5 anni e mezzo che era già abbastanza abituata ai giochi da tavolo, ovvero sa stare mezz’ora a un tavolo e con delle carte in mano. A lei il gioco piace e ho notato che mentre le prime 3/4 partite erano abbastanza guidate e a carte scoperte adesso riesce a gestire sia le carte Biglietto che le carte Treno in autonomia e scegliendo di volta in volta quale carta Biglietto è la più immediata da completare.

Il gioco è sufficientemente breve da non risultare noioso ma richiede comunque un bambino sufficientemente paziente perché non è immediato e a volte per poter fare il primo punto bisogna aspettare un po’ di turni. L’ho proposto anche a una nipote della stessa età meno abituata a stare al tavolo e trovando un po’ complessa la prima partita non l’ha voluto riprovare.

Nel complesso sono soddisfatto ed è uno dei giochi che preferiamo fare nei (purtroppo frequenti) pomeriggi di influenza.

E poi per me è un allenamento per quando la sera va a nanna e io mi metto a giocare a Ticket to Ride legacy ma questa è tutta un’altra storia di cui forse vi parlerò a fine campagna…

Se volete fare un bel regalo ai giocatori del domani ecco dove potete trovare Ticket to Ride: Primo Viaggio, se invece volete farvi un regalo per cliccate qua per scoprire quanto è profonda la galleria del trenconiglio.